IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? FILM PER DURI STASERA. ALMENO IN CHIARO. IL PIÙ DIVERTENTE È “WONDER WOMAN 1984”, VERSIONE IPERFEMMINISTA DEI SUPEREROI DELLA DC COMICS CHE HA SPACCATO DI BRUTTO. ANCHE SE IL PROBLEMINO SESSUALE LEGATO ALLA TRIBÙ DI SOLE FEMMINE NON È NÉ RISOLTO NÉ PROPOSTO. LESBICHE? ASESSUATE? BOH?! – IN SECONDA PASSA “APOCALYPSE NOW: REDUX” DI FRANCIS COPPOLA, MA ANCHE IL RARISSIMO PORNO CON MOANA POZZI, “GIOCO DI SEDUZIONE”. LO VEDRETE OVVIAMENTE IN VERSIONE SOFT, CHE VI CREDETE… - VIDEO
-Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Film per duri stasera. Almeno in chiaro. Il più divertente è “Wonder Woman 1984” diretto da Patty Jenkins con la spettacolare Gal Gadot, Canale 5 alle 21, 25, 185 milioni di dollari di budget e 822 milioni incassati in tutto il mondo. E c’era chi credeva che una supereroina donna diretta da una regista militante (“Monster”) non potesse funzionare. Invece questa versione iperfemminista dei supereroi della DC comics ha spaccato di brutto.
Personalmente trovavo Gal Gadot favolosa, atletica e spiritosa quanto basta, non si scompone neanche quando vede il pisello di Chris Pine e porta lo spadone con una certa grazia per le strade di Londra, anche se darà il suo meglio in battaglia. Ma trovavo il film un po’ noioso, con un preambolo con le amazzoni, girato in Italia, tra Castel Del Monte, Palinuro, costa amalfitana, dominato dalle femmine forti Robin Wright come Antiope, la zia addestratrice e Connie Nielsen, la Regina Ippolita, mammina, proprio di cattivo gusto, un po’ kitsch.
Certo, sono americani, lo sappiamo, hanno dei problemini con i miti e la ricostruzione dell’Antica Grecia, ma si rimpiangono un po’ le amazzoni di Terence Young, per non dire di quelle trashissime di Alfonso Brescia che, quando andavano a cavallo, erano maschi pelosi con la parrucca. Qui le ragazze sono tutte belle e atletiche e Robin Wright sembra Mads Mikkelsen femmina, ma l’effetto quadretto col cielo finto è bruttino. E il problemino sessuale legato alla tribù di sole femmine non è né risolto né proposto.
Lesbiche? Asessuate? Boh?! Quando entra in campo il soldato americano Steve Trevor, Chris Pine, trascinandosi dietro un bel po’ di esercito tedesco proveniente dalla Prima Guerra Mondiale, per fortuna, almeno si entra nel cuore del film, Dalia Prince, la nostra supereroina, almeno si pone il problema sessuale nella sua testa, anche se ci vorrà oltre un’ora per vederla correre verso il fuoco dei cattivi con lo spadone in mano e ancor di più per capire qualcosa della propria sessualità. Ma il film funzionò benissimo e aprì la strada a un nuovo genere di supereroine.
Invece, in zona machos, si va dal Tom Cruise di “L’ultimo samurai” di Edward Zwick con Ken Watanabe, William Atherton, Iris alle 21, a “L’immortale”, opera prima diretta e interpretata da Marco D’Amore che si giocò la carta della rinascita di Ciro Di Marzio in “Gomorra” con un film interamente dedicato a lui, Cine 34 alle 21. All’epoca, quando lo abbiamo visto colpito al cuore proprio da Genny e poi gettato a mare come un sacco, devo dire che c’eravamo cadut i un po’p tutti, noi fan di Gomorra. E tutta la serie successiva, ahimé, era senza Ciro. Defunto.
Invece, grazie al fatto (ma guarda…) che il proiettile si è fermato a un centimetro dal cuore, si scopre che non solo non è morto, ma lo ritroviamo protagonista di questo film tutto suo. Ricco di un cast di napoletani bravi più o meno sconosciuti, a parte l’apparizione di Nello Mascia come Don Aniello, e del russo Aleksey Guskov (Il concerto, Le confessioni) come terribile boss russo, più che uno spin-off, è un film che sembra costruito, esattamente come certe puntate della serie, con due storie che vanno in parallelo e devono scavare più a fondo nel personaggio di Ciro Di Marzio.
Da una parte c’è il Ciro bambino, che cresce come piccolo mariuolo di una baby-gang nella Napoli meroliana e maradoniana del dopo-terremoto del 1980, e da un’altra il Ciro adulto triste che cerca di recuperare una vita, ma sappiamo che punterà sulla vendetta per rientrare nella serie.
Su Canale 20 alle 21 c’è un altro action per veri maschi, “Security” di Alain Desrochers con Antonio Banderas, Liam McIntyre, Ben Kingsley, Gabriella Wright. Mah! Meglio buttarsi su “Belle & Sebastien” di Nicolas Vanier con Félix Bossuet, Tchéky Karyo, Margaux Chatelier, Rai Movie alle 21, 10. Ormai un classicone.
“Siberia” di Matthew Ross con Keanu Reeves, Molly Ringwald, Aleks Paunovic, Ana Ularu, Veronica Ferres, Cielo alle 21, 15, ha voti bassissimi e critiche terribili (“noioso e senza senso”). Ve lo sconsiglio. Almeno su Italia 1 alle 21, 20 vi fate quattro risate con Aldo Giovanni e Giacomo in “Così è la vita”, girato nel lontano 1998.
In seconda serata su Rai Movie alle 22, 55 avete “Il conformista” di Bernardo Bertolucci con Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Gastone Moschin, Pierre Clementi, Prodotto da Giovanni Bertolucci, cugino di Bernardo, che gli impose al montaggio Kim Arcalli che rivoluzionò la struttura narrativa, smontando i sofisticati piani sequenza e la linearità.
Fu il film che lanciò internazionalmente Bertolucci e i suoi collaboratori, Vittorio Storaro, Ferdinando Scarfiotti, e che venne studiato e ripreso da tutti i giovani registi dell’epoca. Perfino Gastone Moschin venne chiamato a Hollywood per “Il padrino 2”. Per Trintignant è il suo film preferito.
Su Canale 27 alle 23, 10 trovate il divertente classico australiano “Mr Crocodile Dundee” di Peter Faiman con Paul Hogan, Linda Kozlowski, John Meillon, mentre su Cielo alle 23, 15 arriva un rarissimo prono con Moana Pozzi, “Gioco di seduzione”, diretto nel 1990 da Andrea Bianchi con Moana, Marina Hedman Frajese, la mitica Françoise Perrot, Carmine Zarillo.
In una villa arrivano un sedicente regista e una troupe di teatranti. Dicono che metteranno in scena Shakespeare, e intanto si punta sulla bella figlia del padrone di casa. Hard? Soft? Comunque, lo vedrete ovviamente in versione soft, che vi credete. Su Cine 34 alle 23, 20 avete “Mani di velluto” di Castellano & Pipolo con Adriano Celentano, Eleonora Giorgi, Olga Karlatos, John Sharp, Gino Santercole. Lo ricordo carino. Occhio su Rai 1 alle 23, 40 al documentario “Ennio Flaiano: uno straniero in patria” di Fabrizio Corallo, dedicato al celebre scrittore e sceneggiatore.
Nella notte trovate l’opera prima di Russell Crowe da regista, “The Water Diviner” con lo stesso Russell Crowe, Olga Kurylenko, Jai Courtney, Yilmaz Erdogan, Cem Yilmaz, Iris a mezzanotte, ma anche “Il vizietto II” di Edouard Molinaro con Ugo Tognazzi e Michel Serrault in trasferta in Italia, Rete 4 alle 0, 50. Ci sono anche Marcel Bozzuffi e Paola Borboni. Stracultissimo.
Su Rai 4 all’1 vedo che passa “Nightmare – Nuovo incubo” di Wes Craven con Robert Englund, Heather Langenkamp, Miko Hughes, Wes Craven, piuttosto buono, dove la protagonista e il regista si mettono in scena come se stessi alle prese col mito di Freddy. Su cine 34 all’1, 20 torna la commedia sexy “Prestami tua moglie” pochade diretta da Giuliano Carnimeo con Lando Buzzanca, Janet Agren, Daniela Poggi, Claudine Auger, Massimo Boldi, Renzo Montagnani e Diego Abatantuono.
Per Lando è una specie di riciclo nel filone meno erotomane. Un ruolo adatto a Montesano. Meno a lui. La pensava così anche Giuliano Carnimeo. Su La7 alle 2, 15 vedo che passa “Apocalypse Now: Redux” di Francis Coppola con Marlon Brando, Martin Sheen, Robert Duvall, Frederic Forrest, Sam Bottoms, versione rimontata del 2000 con 53 minuti mancante e due intere sequenze che non avevamo mai visto, quella del chi fine fanno le conigliette di Playboy e quella dei coloni francesi con Christian Marquand e Aurore Clement.
“Birra ghiacciata a Alessandria” di J. Lee Thompson con John Mills, Sylvia Syms, Anthony Quayle, Diane Clare, Harry Andrews, Rai Movie alle 2, 35, è un piccolo film inglese di guerra che lanciò il regista verso le più grandi produzioni di Hollywood. Un gruppetto di inglesi, tre soldati e due ausiliarie, attraversano la Cirenaica nel 1942 per raggiungere Alessandria d’Egitto. Ma uno dei cinque è una spia.
La censura inglese se la prese con le scene con Sylvia Syms, troppo sexy per i loro gusti. Un’intera scena d’amore tra lei e John Mills dovette essere rigorata dal regista perché si vedeva troppo. Cine 34 alle 3 ripresenta un decamerotico di Joe D’Amato, “Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti” con Monica Audras, Marzia Damon, Francesca Romana Davila, Attilio Dottesio, seguito alle 4, 20 dal non eccelso “Il profeta” di Dino Risi con Vittorio Gassman che vive sul monte Soratte e odio il consumismo del tempo, la bellissima Ann-Margret, Yvonne Sanson, Liana Orfei, Oreste Lionello.
Girato subito dopo “Il tigre” con la stessa formula, cioè in inglese per una distribuzione internazionale, incassò un miliardo di lire del tempo, ma non andò così bene come il primo film. Celebre la gara tra latin lover tra Risi e Gassman per chi riuscisse a conquistare Ann-Margret. Vinse Risi, ma lo diceva Dino. Vai a sapere…
Chiudo con “Gente di rispetto” di Luigi Zampa con Franco Nero, James Mason, Jennifer O'Neil, Orazio Orlando, Aldo Giuffrè, celebre mafia movie con ricchissimo cast, Rai Movie alle 5.