Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro cosa vediamo stasera? In prima serata ci sarebbe il quasi musicale “Music Graffiti”, diretto da Tom Hanks con Tom Everett Scott, Liv Tyler, Johnathon Schaech, Steve Zahn, Tv2000 alle 20, 55. Andate sul sicuro con la bella commedia corale di Carlo Verdone “Ma che colpa abbiamo noi” Cine 34 alle 21, con Margherita Buy, Anita Caprioli, Antonio Catania, Remo Remotti in un piccolo ruolo di maggiordomo, ma in un primo tempo Carlo voleva fargli fare suo padre, una strepitosa Lucia Sardo che in mano a Verdone diventa un personaggio fenomenale (ma perché non è stata sfruttata di più?) e perfino un’apparizione del buon Fabio Traversa, che ritroveremo nella seconda stagione di “Vita da Carlo”, attenzione!
Lo spunto è che la psicanalista di un gruppo in analisi muore mentre i suoi pazienti stanno parlando e lì per lì neppure se ne accorgono. Rimasti soli coi loro problemi, ritenendosi un gruppo ormai collaudato e non fidandosi troppo di altri strizzacervelli, gli orfani decidono di farsi le analisi di gruppo da soli, passando di casa in casa e confrontandosi così con la realtà più o meno squallida di ognuno. Ne viene, o dovrebbe venirne fuori, un ritratto comico-realistico-sentimentale di un gruppo di italiani diversi per età, classe e cultura, ma uniti dallo stesso senso di oppressione del presente, della loro condizione umana e sentimentale. Questo nel 2003… pensa ora… Cosa sarebbe il cinema italiano senza Verdone….
Su Iris alle 21 avete “La legge del Signore”, diretto da William Wyler con Gary Cooper, Dorothy McGuire, Anthony Perkins, Marjorie Main, western per modo di dire, costruito sul rifiuto della violenza da parte dei quaccheri durante la Guerra di Secessione. Ricordo che tutto il film era racchiuso, per noi ragazzini, sul finale, dove Gary Cooper si trovava di fronte al dilemma sparare o non sparare. Mi portò mio padre a vederlo. Michael Wilson, sceneggiatore del film, al tempo black-listed, non ebbe il nome sui titoli. Gary Cooper non amava particolarmente il film. Non voleva neanche farlo e non lo vide quando uscì. E non gli piaceva Dorothy McGuire come sua moglie. Ma il film ebbe un culto non indifferente.
Su Canale 20 alle 21 avete il fantascienfico sofisticato “Self/less” diretto da Tarsem Singh con Ryan Reynolds, Natalie Martinez, Matthew Goode, Victor Garber, Derek Luke, Ben Kingsley, considerato un disastro da quasi tutti i critici (“Stupido come la maniglia di una porta”), dove la mente di un vecchio ricco e malata viene trasferita nel copro dio un giovane robusto e sano. Su La5 alle 21, 10 avete la commedia di Peter Cattaneo “La sfida delle mogli” con Kristin Scott Thomas, Sharon Horgan, Greg Wise, Jason Flemyng, Emma Lowndes, Gaby French, dove un gruppo di mogli di militari partito per l'Afghanistan mette su un coro musicale.
charles bronson io non credo a nessuno
Su Rai Movie alle 21, 10 avete il western con Charles Bronson protagonista che ricordo niente male “Io non credo a nessuno” diretto da Tom Gries, tutto ambientato su un treno in mezzo alle montagne innevate (è Idaho ma fingono che sia Nevada) con Ben Johnson, Jill Ireland, Richard Crenna. Le grandiose scene di stuntmen in cima al treno vennero girate dal più grande regista di scene d’azione che si sia mai avuto a Hollywood, Yakima Canutt, qui al suo ultimo film, e vennero interpretate da Howard Curtis e Tony Brubaker al posto di Bronson e Archie Moore. Molti degli stuntmen presenti finirono in galera per rissa e eccessi alcolici, come Scott Newman, figlio di Paul. E il treno è tutto vero. Niente effetti speciali.
gwyneth paltrow shakespeare in love
Su Canale 27 alle 21, 10 vi ricordo “Shakespeare in Love” diretto da John Madden, scritto da Marc Norman e Tom Stoppard con Joseph Fiennes come Shakespeare, Gwyneth Paltrow come Viola, Geoffrey Rush, Judi Dench, Colin Firth, Imelda Staunton, Ruper Everett come Marlowe, e Ben Affleck, allora fidanzato della Paltrow, prodotto da Harvey Weinstein al suo massimo fulgore.
Gli fece vincere ben sette Oscar, miglior film, protagonista, Gwyneth Paltrow, non protagonista, Judy Dench, sceneggiatura, scenografia, costumi, musica. Winona Ryder ha più volte detto che quella gatta morta della Paltrow lesse il copione del film a casa sua e non le disse che fece il provino. Da allora non si sono più parlate. Sette anni prima il cast doveva essere Julia Roberts e Daniel Day Lewis e il regista Edward Zwick.
Occhio su Rai5 alle 21, 15 all’accurato biopic su Gerard Richter “Opera senza autore” diretto da Florian Henckel von Donnersmarck con Tom Schilling, Sebastian Koch, Paula Beer, Oliver Masucci, Saskia Rosendahl, Ina Weisse. Nei 188 minuti del film seguiamo la vita di un giovane artista, Kurt Barnert, ma in realtà Gerard Richter, interpretato da Tom Schilling, che si innamora dell’arte fin da bambino, e dopo la guerra finirà prima per diventare un maestro del Realismo Socialista all’Est, per poi passare all’Ovest, un attimo prima della costruzione del muro, per rinnegare tutto e diventare studente di Joseph Bueys alla Kunstakademie di Düsseldorf.
Lì capirà finalmente che tipo di arte vuole fare, ispirata non all’ideologia, ma al realismo delle proprie esperienze. In tutto questo, ovviamente, c’è una storia più d’acchiappo, con un celebre medico, il professor Seeband, interpretato da Sebastian Koch, un tempo mostro nazista, poi riciclato dai tedeschi dell’est, che è il padre di Elisabeth, la bella ragazza del nostro protagonista, la bellissima Paula Beer. Tra est e ovest l’ombra del nazismo e di questo ambiguo personaggio turberà non poco Kurt e la sua compagna. Ma l’arte vincerà su tutto.
Su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 avete una moscia versione dell’uomo-lupo, “Wolfman” diretto da Joe Johnston, scritto dall’Andrew Kevin Walker di “Seven” e “Sleepy Hollow” con Benicio Del Toro come Larry Talbot, Emily Blunt, Anthony Hopkins, Hugo Weaving, Catherine Balavage. E’ invece un buon thriller psicologico “Disorder – La guardia del corpo” di Alice Winecour, Cielo 21, 15, dove il bel Matthias Schoenaerts, allenato tra le forze speciali francesi, fa da guardia del copro alla moglie, Diane Kruger, e al figlio, Zaïd Errougui-Demonsant, di un miliardario libanese sulla Costa Azzurra.
Ha il suo bel daffare il poro Liam Neeson in “Non-stop” di Jaume Collet-Serra con Julianne Moore, Michelle Dockery, Lupita Nyong'o, Canale Nove alle 21, 25, per salvare i 200 passeggeri dalla minaccia criminale di ucciderne uno ogni venti minuti se non verranno pagati 150 milioni di dollari sul conte del misterioso attentatore.
emily blunt la ragazza del treno
In seconda serata vi segnala l’ottimo thriller “La ragazza del treno” diretto da Tate Taylor (“The Help”) con Emily Blunt, Rebecca Ferguson, Haley Bennett, Justin Theroux, Luke Evans, Edgar Ramirez, Rai Movie alle 22, 50. Se avete letto il libro dell’inglese Paula Hawkins vi piacerà. Soprattutto, se siete donne e avete letto il libro vi piacerà. Non è un film per maschi, però. Non a caso i tre personaggi principali forti del film, quattro con la poliziotta, sono tutte femmine. Rispetto al romanzo l’azione si sposta da Londra e dintorni a New York e dintorni.
Ma la sostanza non cambia. Rachel, interpretata da una sospirosa e appassionata Emily Blunt con gli occhioni sempre aperti e umidi (un po’ troppo, no?), è una divorziata tradita e triste che affoga nell’alcool i suoi problemi e ogni mattina, dal finestrino del treno che la porta in città, segue la vita di due coppie ossessivamente. Una coppia è formata dalla giovane e bellissima Megan Hipwell, interpretata dall’emergente Haley Bennett, sposata con un aitante e un po’ coatto Scott, cioè Luke Evans. L’altra coppia è quella formata dal suo ex-marito Tom, Justin Theroux, e dalla sua nuova donna, Anna Boyd, cioè la notevole Rebecca Ferguson. Tom e Anna hanno avuto pure un figlioletto.
Ma Rachel non ci sta a vederli felici, e soffre, e beve, e ri-soffre, e ri-beve, ronzando vicino alla loro casa. Vede invece in Megan e Scott un amore puro e forte che le piace. Ma, come tutte le lettrici del romanzo sapranno, il giorno che vede Megan baciare un uomo che non è il marito, potrebbe essere il suo psicanalista, il dottor Kermal, cioè Edgar Ramirez?, scoprirà anche che è l’ultimo giorno di vita della ragazza. Perché Megan scomparirà per essere poi ritrovata morta nel bosco vicino alla sua casa. Qui si apre il giallo, certo e entra in scena la sergente Riley, Allison Janney, che indaga.
Vi segnalo il porno d’autore “le pornographe” di Bertrand Bonello con Jean-Pierre Léaud, Jérémie Rénier, Ovidie, Thibault de Montalembert, Cielo alle 23, 15, la commedia a episodi di Steno “Amore all’italiana – I superdiabolici” con Walter Chiari, Raimondo Vianello, Paolo Panelli, Vivi Bach, Isabella Biagini. Uno sketch, ricordo, è interamente dedicato a 007 e è davvero notevole.
Troviamo Vianello nei panni di un cattivo Goldfinger che tortura Chiari col solito raggio laser. Lo ha steso su un lettino, immobilizzato e il raggio si muove tra i pantaloni punta decisamente alle parti basse. “E ora vedremo”, ringhia Goldfinger, “come trasformare 007 in un agente due zeri e tre e mezzo”. Mentre in un film di Bond il raggio si sarebbe fermato proprio un attimo prima di colpire, qui il raggio va avanti e trasforma anche la voce del virile 007 in un ridicolo falsetto.
monica vitti la supertestimone
Su Iris alle 23, 35 torna il modesto western “Passaggio di notte” diretto da James Neilson con James Stewart, Audie Murphy, Elaine Stewart, Dan Duryea, Dianne Foster. Su Rete 4 alle 0, 50 arriva l’allegro horror realistico, tratto da una storia vera accaduta a Toronto nel 2003, “Sorelle assassine” di Stanley M. Brooks con Abigail Breslin, Georgie Henley, Mira Sorvino, Jeffrey Ballard, Zoë Belkin, mentre su Rai Movie alle 0, 50 passa “La supertestimone” commedia grottesca di Franco Giraldi, scritta da Ruggero Maccari e Tonino Guerra con Monica Vitti, Ugo Tognazzi, Orazio Orlando, Véronique Vendell, , Filippo De Gara, Nerina Montagnani, Roy Bosier, Ennio Antonelli.
Una maestra elementare la Vitti, manda in galera un pappone, Tognazzi, perché lo ritiene colpevole dell’omicidio di una prostituta. Ma poi se ne pente, se ne innamora e lo sposa. E lui la ricambia malamente. Su Cine 34 all’1, 40 torna “Vita Smeralda” di e con Jerry Calà con Eleonora Pedron, Francesca Cavallin, Benedetta Valanzano, Guido Nicheli, un film che davvero non piace a nessuno dei fan del cinema più o meno stracult, ma che espone nel 2006 la vita del Billionaire, Smaila, Briatore, Lele Mora e i suoi ragazzi, Lory Del Santo con le sue battute già da The Lady (“con me gli uomini prima vengono e poi vanno”), le varie Eleonora Pedrobon, Francesca Cavallin, Benedetta Valenzano.
Un film pieno di trovate terrificanti e gag sessiste, ("Ma Dio, perchè hai creato gli uomini?". "Perchè i vibratori non hanno il conto in banca"), ma candido nel suo mostrare la realtà delle estati di quindici anni fa. Su Iris all’1, 40 arriva “Fandango”, opera prima di Kevin Reynolds, prodotta da Steven Spielberg che era impazzito per un corto di Reynolds (ma il film non gli piacque e tolse la firma dai titoli di testa) con Kevin Costner allora del tutto sconosciuto, Judd Nelson, Sam Robards, Chuck Bush, Suzy Amis, Brian Cesak. Siamo nel deserto nel 1971 con un gruppo di amici per un addio al celibato alla ricerca di una bottiglia di Dom Perignon.
Su Rai Movie alle 2, 50 uno degli ultimi macaroni war movie girati in Jugoslavia, “Il grande trasporto” dello specialista Veljko Bulajic con James Franciscus, Steve Railsback, Edward Albert, Helmut Berger, Robert Vaughn. Nella sua autobiografia Robert Vaughn ne descrive la lavorazione in Jugoslavia come un vero inferno, con gli attori abbandonati in mezzo al nulla che dovevano fare l’autostop per tornare in albergo. Non credi sia meglio l’avventuroso di Bruno Mattei “Nato per combattere” con Brent Huff, Mary Stavin, Werner Pochath, John Van Dreelen, Romano Puppo, Massimo Vanni, Cine 34 alle 3.
ROMINA POWER - FEMMINE INSAZIABILI
Mi rivedrei, invece, il giallo hippy girato in America da Alberto De Martino “Gli insaziabili (Femmine insaziabili)” con Robert Hoffman, Dorothy Malone, John Ireland, Romina Power, Luciana Paluzzi, Frank Wolff, Nicoletta Machiavelli, dove assistiamo a torbidi legami tra tra una Romina lolitesca, la madre milfona, la divina Dorothy Malone, e il bel giornalista Robert Hoffman che indaga sulla morte di un amico star della pubblicità. Occhio al primo nudo di Romina Power (solo i seni) allora diciassettenne in una scena acquatica.
Anche se, pare, Romina si era già spogliata sulla rivista “Sior” nel 1968 con tanto di dida: “Mi chiamo Romina, ho sedici anni. Mi piacciono i fiori, la purezza, il sole. E’ la prima volta che poso nuda. Ciao. Romina Power”. Nicoletta Machiavelli ricordava che mentre giravano incontrò in America a Los Angeles Marilù Tolo che aveva scoperto il mondo hippy…
Vi avviso che non è un capolavoro il peplum di Mario Caiano “Ulisse contro Ercole” con Georges Marchal, Alessandra Panaro, Dominique Boschero, Mike Lane, Gabriele Tinti, Cine 34 alle 4, 30, mentre punterei sul film-opera rossiniano “Cenerentola” diretto nel 1948 da Fernando Cerchio con Lori Randi, Gino Del Signore, Afro Poli, Vito De Taranto, Enrico Formichi, tutto ripreso in veri ambienti come il Palazzo Reale di Torino con esterni a Stupinigi, Tolcinasco, il Palazzo Reale di Monza.
Chiudo però con il film di Bollywood del 2014 “Bang Bang!” di Siddharth Anand con Hrithik Roshan, Katrina Kaif, Pavan Malhotra, Danny Denzongpa, Javed Jaffrey, Rai Movie alle 5, in pratica il remake di “Innocenti bugie” con Tom Cruise e Cameron Diaz. Sembra che sia terribile.
SHAKESPEARE IN LOVE cenerentola di fernando cerchio cenerentola di fernando cerchio oscar per shakespeare in love.” SHAKESPEARE IN LOVE 2 OPERA SENZA AUTORE bang bang! OPERA SENZA AUTORE amore all’italiana opera senza autore ulisse contro ercole 3 vita smeralda 1 vita smeralda vita smeralda 2 Passaggio di notte Passaggio di notte Passaggio di notte sorelle assassine Passaggio di notte le pornographe monica vitti ugo tognazzi la supertestimone le pornographe le pornographe opera senza autore benicio del toro wolfman wolfman la ragazza del treno emily blunt la ragazza del treno la ragazza del treno la ragazza del treno wolfman disorder la guardia del corpo disorder la guardia del corpo gwyneth paltrow shakespeare in love
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