IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - DEVO DIRE CHE FA UN CERTO EFFETTO, NOTARE TRA LE NOVITÀ DI NETFLIX, L’IMMINENTE ARRIVO IN STREAMING ACCANTO AL DOCUMENTARIO SU WANNA MARCHI, “WANNA”, DI “BLONDE”, IL BIOPIC SU MARILYN MONROE, ATTESO IN ANTEPRIMA MONDIALE A VENEZIA - CI SAREBBE ANCHE UN ALTRO FILM MOLTO ATTESO A VENEZIA, “ATHENA” DI ROMAIN GAVRAS - MA SI PONE LA DOMANDA, COSA ANDIAMO A FARE A VENEZIA, CON I PREZZI ASSURDI DEGLI ALBERGHI DEL LIDO, SE POI TI RITROVI I FILM DIECI GIORNI DOPO SU NETFLIX E QUASI TUTTI IN SALA? - VIDEO
-
Marco Giusti per Dagospia
Cercando cose nuove da vedere, devo dire che fa un certo effetto, notare tra le novità di Netflix l’imminente arrivo in streaming, accanto al documentario su Wanna Marchi, “Wanna”, di “Blonde” di Andrew Dominik con Ana de Armas, il biopic su Marilyn Monroe da due ore e 47 minuti atteso in anteprima mondiale a Venezia. Per questo ci sarebbe anche un altro film molto atteso a Venezia, “Athena” di Romain Gavras. Guardatevi il trailer.
Ma si pone la domanda, cosa andiamo a fare a Venezia, con i prezzi assurdi degli alberghi del Lido, se poi ti ritrovi i film dieci giorni dopo su Netflix e quasi tutti in sala? Detto questo mi sono visto su Netflix, come molti di voi, “Persuasion” di Carrie Cracknell con Dakota Johnson, Cosmo Jarvis, henry Golding, Suki Waterhouse e Richard E. Grant, curioso adattamento di un romanzo di Jane Austen con le logiche moderne di racconto, cioè sguardi e discorsi in macchina della protagonista, tipo “Fleabag”, cast multietnico che può farci un po’ strano a noi abituati agli attori super-inglesi.
I critici lo hanno massacrato, “Austen funziona parecchio. Ma la mediocrità, che ci porta questo film, funziona anche di più”. Tutti salvano solo la protagonista Dakota Johnson, che ce la mette tutta, nei panni della protagonista, Anne Elliot, che è stata persuasa dal padre a lasciare il fidanzato marinaio troppo povero, Cosmo Jarvis, e qualche anno dopo se lo ritrova ricco ma non così nem disposta a riprenderla. Con questo caldo e la penuria di nuovi film, confesso che me lo sono fatto piacere. Ma non è proprio un gran film.
Magari sono meglio i tanti vecchi film francesi e inglesi che spuntano su netflix, “C’est la vie” di Jean Pierre Améris con Jacques Dutronc e Sandrine Bonnaire, ad esempio, o “La vie à l’envers” di Alain Jessua con Charles Denner, o l’opera omnia di Bertrand Blier, c’è anche “Trop belle pour toi” con Gerard Depardieu e Carole Bouquet bellissima, o “Mayerling” di Anatole Litvak con Charles Boyer e Danielle Darrieux, o “I’m All Right, Jack”, uno dei primi capolavori con Peter Sellers e Margareth Rutherford, o i grandi titoli di Miyazaki, “Principessa Mononoke”, “Porco Rosso”, “Si alza il vento”- Stamane su Mubi mi vedevo “Gente di Roma” di Ettore Scola con Valerio Mastandrea, Rolando Ravello, ma anche con tanti cari volti scomparsi, Arnoldo Foà, Fiorenzo Fiorentini.
Vedo che il 1 agosto su Mubi passeranno un film italiano da recuperare, “Fame chimica” diretto vent'anni fa da Paolo Vari e Antonio Bocola con uno strepitoso Marco Foschi, così assurdamente poco utilizzato dal nostro cinema, e Valeria Solarino, che lì venne lanciata. Ma, in generale, i film italiani sono invedibili nelle piattaforme, a parte i soliti classici e una serie di film nuovi che ogni tanto appaiono. Segno che il nostro cinema non funziona nemmeno sulle piattaforme. O sbaglio?