IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - IERI MI SONO MOLTO DIVERTITO SU RAI TRE COL DOCUMENTARIO “SCALFARI: A SENTIMENTAL JOURNEY”. NON MANCA NULLA, NÉ IL GIOVANE EUGENIO IN CAMICIA NERA NÉ LE TESTIMONIANZE DEI COETANEI BERNARDO VALLI E NATALIA ASPESI, DELIZIOSI, MA CHE FACEVANO UN PO’ EFFETTO MUPPETS - A UN CERTO PUNTO MI SONO GIUSTAMENTE ADDORMENTATO E HO CERCATO DI RIPRENDERMI CON LA PRIMA PUNTATA DI “HAWKEYE” SU DISNEY+. ERA PIÙ MODERNO IL VECCHIO SCALFARI - VIDEO
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Marco Giusti per Dagospia
Ieri, confesso, mi sono molto divertito su Rai Tre col documentario “Scalfari: A Sentimental Journey” dove le figlie dell’arzillo novantenne raccontano papà.
Non manca nulla, né il giovane Eugenio in camicia nera né il tradimento della mamma con Serena Rossetti, né le testimonianze dei coetanei Bernardo Valli e Natalia Aspesi, deliziosi, ma che facevano un po’ effetto Muppets.
Accoppiato alla rilettura del giornalismo ottocentesco balzacchiano del recente “Illusioni perdute” di Xavier Giannoli, ci ha fornito una bella serata per ragionare ancora una volta sulla fine del giornalismo come l’abbiamo riconosciuto.
A un certo punto, però, mi sono giustamente addormentato e ho cercato di riprendermi con la prima puntata di “Hawkeye” su Disney+, la serie interamente dedicata al personaggio degli Avengers interpretato da Jeremy Renner. Direi che non mi sono affatto ripreso. Era più moderno il vecchio Scalfari.