IL DIVANO DEI GIUSTI - IL MIGLIOR FILM DELLA SERATA IN CHIARO È IL CURIOSO WESTERN DI ARTHUR PENN “MISSOURI”, CON MARLON BRANDO CHE ESAGERA, SI VESTE DA DONNA, SI COSTRUISCE LE ARMI DA SOLO, RISCRIVE DEL TUTTO IL SUO RUOLO E SI RISCRIVE LE SUE BATTUTE – BELLO SCONTRO STRACULTISTA TRA L’ACTION CON LE MOTO “SPEED CROSS” CON FABIO TESTI, VITTORIO MEZZOGIORNO E UNA DANIELA POGGI DA URLO CHE ESIBIVA GIÀ NEL TRAILER UN SEDERE SPETTACOLARE E LO SPY AMERICANO ANNI ’60 “SPIE OLTRE IL FRONTE”
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Marco Giusti per Dagospia
Se non siete già a Cannes, pronti per l’arrivo di Nanni Moretti e dei suoi “tre piani”, se non siete andati ieri sera a vedere a Roma a Piazza San Cosimato “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco con dotta introduzione di Goffredo Fofi e Letizia Battaglia, in collegamento da Palermo con sigaretta fissa (“Se l’arte non è rivoluzionaria, se gli artisti non rompono gli schemi chi li deve rompere?”), vi avverto che ieri qualcosina si è mosso sugli schermi italiani, portando il coniglio pelosone di “Peter Rabbit 2” primo in classifica con 72 mila euro e un totale di 143 mila euro, mentre “A Quiet Place 2” era secondo a 71 mila e un totale di 644 mila euro, e “Io sono nessuno” terzo a 53 mila e un totale di 123 mila euro.
Segno che chi è rimasto in città, nei giorni senza partite, va al cinema un po’ di più. Magra consolazione, direte, anche perché proprio nessuno va a vedere i film italiani… Ma questo è.
Stasera, lo sapete, il miglior film della serata in chiaro, lo sapete, è il curioso western di Arthur Penn, scritto da Thomas McGuane e riscritto da Robert Towne, “Missouri” con Marlon Brando, killer pagato dai padroni di bestiame, a caccia del banditello Jack Nicholson e degli uomini della sua banda, Frederic Forrest, Harry Dean Stanton, Randy Quaid, Rai Movie alle 20, 10.
Brando esagera, si veste da donna, si costruisce le armi da solo, riscrive del tutto il suo ruolo e si riscrive le sue battute.
Nicholson non lo reggeva. Penn lo lasciava fare. Non faceva un film da tre anni, cioè da “Ultimo tango a Parigi”.
Stava diventando una specie di mostro intoccabile. Ricordo una grande scena di Brando nudo nella vasca da bagno, dove rivela di essere un personaggio mitico, una medusa.
Confesso che non ho mai visto, invece, “Yesterday. Vacanze al mare”, film televisivo vacanziero diretto nel 1985 da Claudio Risi per Mediaset e passato solo in tv, che potete vedere nella sua durata originale su Cine 34 alle 21.
Ci sono Jerry Calà, Eleonora Giorgi, Marina Suma, Massimo Ciavarro. Di questi tempi mi sembra una rarità prelibata.
Non ho mai visto, ahi, nemmeno “Avviso di chiamata” diretto da Diane Keaton, scritto da Nora Ephron, con le tre figlie di Walter Matthau, padre ammalato, che arrivano al suo capezzale. Sono Meg Ryan, Diane Keaton e Lisa Kudrow.
Commedia di non grande fama, ma che può vantare addirittura un mito come Walter Matthau, qui già malatissimo. Non a caso morì pochi mesi dopo la fine delle riprese.
Altro film di un certo interesse diretto da un attore celebre è “Le regole del caos”, opera seconda di Alan Rickman con Kate Winslet, Matthias Schoenarts, Stanley Tucci e Rickman stesso, ambientato nella Francia di Re Luigi XIV e tutto giocato sulla figura dell’architetto del paesaggio André La Notre alle prese con Versailles, Iris alle 21.
E’ un buon thriller sui rapporti tra banche e potere nell’Europa di oggi “The International” di Tom Tykwer con Clive Owen, Naomi Watts, Armin Muller-Stahl e perfino Luca Barbareschi come politico italiano che viene freddato durante un comizio (scena cultissima), La 7 alle 21, 15. In seconda serata, attenzione, che passa il bellissimo “American Gigolo” scritto e diretto da Paul Schrader che lanciò la stella di Richard Gere, qui in versione superfirmata Armani.
Allo stesso modo lanciò anche Armani come grande stilista di Hollywood. E non scordiamoci che il consulento visivo del film è Ferdinando Scarfiotti. Ci sono Lauren Hutton nel suo massimo splendore, Nina Van Pallandt, Bill Duke, Hector Elizondo. Gere, in un primo tempo rifiutò il film, perché il personaggio aveva un sottesto gay molto evidente, allora si chiamarono prima Christopher Reeve, poi John Travolta, che alla fine rifiutò, perché Schrader non accettò che avesse il final cut sul film (e che cazzo, dai!). Così rientrò Richard Gere e fu una bomba, rubando poi a Travolta vari altri film (“Ufficiale e gentiluomo”, “I giorni del cielo”).
Allora rimanemmo tutti colpiti non solo da Gere, ma dalla qualità di scrittura di Paul Schrader, ancora oggi un maestro, anche se i suoi film non possono più vantare una simile forza produttiva. Il film della serata, per chi se lo rivede ogni volta che passa, è però “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone con Clint Eastwood, Gian Maria Volonté, Margarita Lozano e Mario Brega. Il migliore della trilogia, come diceva Brega, perché fatto con la fame.
Leone e il direttore della fotografia, Massimo Dallamano, voluto dai produttori, Papi e Colombo, si inventano il sole a picco di mezzogiorno con il prim piano stretto sugli attori. Con inquadrature di quel tipo, diceva Orson Welles a Giulio Petroni, qualsiasi idiota sembra importante. Non è male il mistery con fantasma “1921. Il mistero di Rookford” di Nick Murphy, Rete 4 alle 23, 30, con la sofisticata Rebecca Hall, Dominic West, Imelda Staunton.
Nella notte arriva il bel poliziesco alla francese di Duccio Tessari “Tony Arzenta”, Rai Movie all’1, 20, con Alain Delon killer della mafia in cerca di vendetta alla Liam Neeson, Ci sono anche Richard Conte, Carla Gravina, Anton Diffring, Marc Porel, girato tra Milano, Francia e Danimarca. Non deve essere male, visto che la storia è del tutto sballata, neanche “Machine Gun Preacher” di Marc Forster con Gerard Butler, trafficante di droga che scopre Dio e farà di tutta per la causa dei bambini sudanesi, Michelle Monaghan, Michael Shannon, Iris all’1, 50.
Si va dalle parti dell’eurospy d’annata con “L’uomo dal colpo perfetto” di Aldo Florio con Richard Harrison, che fu il primo 077 (non ho detto 007), la supersexy Alida Chelli, Luis Davila, Rete 4 alle 3, 05.
Bello scontro stracultista poi tra l’action con le moto “Speed Cross” di Stelvio Massi su Rai Movie alle 3, 10 con Fabio Testi, Vittorio Mezzogiorno e una Daniela Poggi da urlo che esibiva già nel trailer un sedere spettacolare e lo spy americano anni ’60 “Spie oltre il fronte” diretto da Harry Keller, scritto da Edward Anhalt, con Anthony Franciosa, Anjanette Comer, Guy Stockwell, John Marley su Iris alle 4.
Di “Speed Cross” sapete più o meno tutto, meno di “Spie oltre il fronte”, che è il tipico film Universal che tutti vedemmo nelle lunghe estati degli anni ’60 e che il Tarantino di “C’era una volta a Hollywood” sicuramente conosce bene. Questi film Universal, siano western, bellici, spionistici hanno un gran fascino per i vecchi cinéphiles.
Ma le sorprese della notte non sono finite. Cine 34 alle 4 propone un raro film di Giovanna Gagliardo, allora sceneggiatrice di Miklos Jancso uscita dalla bottega di Ennio De Concini, “Caldo soffocante” con Christine Boisson, Ennio Fantastichini, Gabriele Ferzetti, Laura Betti.
Ricordo che come dice il titolo è tutto ambientato in una Roma dal caldo soffocante dove si muove la bella Christine Boisson. Non male.
Tutto si chiude alle 5 su Rai Movie con il mafia movie diretto da Luigi Zampa e tratto da un romanzo di Giuseppe Fava “Gente di rispetto” con Jennifer O’Neil che arriva a Ragusa per fare la maestra e si ritrova al centro di una faida mafiosa.
Con lei ci sono Franco Nero, James Mason, Orazio Orlando, Aldo Giuffré, ma anche Gino Pagnani e Gigi Bonos. Proprio la presenza di troppi elementi da commedia all’italiana vennero allora criticati. Grande musica di Morricone. Ma che volete di più?