IL DIVANO DEI GIUSTI - IL FILM DA RECUPERARE O ALMENO DA REGISTRARE È IL “MEO PATACCA” CON GIGI PROIETTI E LA BELLISSIMA MARILÙ TOLO DIRETTO DA MARCELLO CIORCIOLINI. IN PRIMA SERATA VI DOVETE ACCONTENTARE DI LAURA GEMSER E BARBARA REY COME INFERMIERE LESBICHE IN “MALIZIA EROTICA” DI JOSÉ RAMON LARRAZ - OTTIMO ANCHE “INTERVISTA” DI FEDERICO FELLINI. FONDAMENTALE LA SCENA DEI DUE MURATORI ALLO STUDIO 5 CHE DIPINGONO UN CIELO BLU. “CENCIO, TE VOLEVO DÌ NA COSA”, DICE UNO. “EH?” FA CENCIO. “CHE TE NE DEVI ANNÀ AFFANCULO!” - VIDEO
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Marco Giusti per Dagospia
E stasera in tv che vediamo? Il film da recuperare o almeno da registrare è, Rete 4 alle 4, 35 (ahimé), il “Meo Patacca” con Gigi Proietti e la già citata, bellissima, Marilù Tolo diretto da Marcello Ciorciolini, già sceneggiatore dei film di Franco e Ciccio. Marilù Tolo ha poi sposato un miliardario messicano che le aveva presentato Luciana Paluzzi e è uscita di scena. Ogni tanto scende in Svizzera e invita le amiche.
In prima serata in chiaro vi dovete accontentare di Laura Gemser e Barbara Rey come infermiere lesbiche in “Malizia erotica” di José Ramon Larraz, Cielo alle 21, 20, commedia erotica italo-spagnola dei bei tempi.
Alfonsino, Ángel Herraiz, affascinato dal sesso, vive in una famiglia borghese con padre, Alfonso, un po’ ottuso, e una mamma che ha un amante. Scopre che proprio sopra il suo appartamento vivono due belle infermiere, Laura e Barbara, Laura Gemser e Barbara Rey. Così si costruisce un periscopio per poterle spiare. Vede che le due ragazze fanno sesso fra di loro. Lo scoprono e lo invitano a casa loro. Mica male.
Andiamo ai film buoni della serata. Come “Tucker. Un uomo e il suo sogno”, un film sul progettista di auto americano Forrest Tucker, che realizzò solo 51 incredibili auto nel dopoguerra, che Francis Coppola iniziò a pensare dalla fine del Padrino, prima con Marlon Brando poi con Jack Nicholson. Alla fine lo fece un po’ di anni dopo con Jeff Bridges nei panni del protagonista, Joan Allen, Martin Landau, Frederic Forrest, Dean Stockwell e Lloyd Bridges, il padre di Jeff.
Ottimo anche “Intervista” di Federico Fellini, Rai Storia 21, 10, un finto documentario non si capisce bene su cosa, dove Fellini torna a Cinecittà, ricorda i suoi esordi con Sergio Rubini come giovane Fellini, ma incontra anche un Marcello Mastroianni Mandrake con cui andare a trovare Anitona Ekberg e tornare ai tempi della “Dolce vita”.
Attenti all’apparizione fulminante di Piero Notarianni, celebre produttore esecutivo di Visconti e Fellini, come gerarca fascista, e del Chiodo, caratterista felliniano magro e coi baff, che non la smette di chiedere un ruolo al Maestro. Fondamentale la scena dei due muratori, uno è Natale Tulli, allo studio 5 che dipingono un cielo blu.
“Cencio, te volevo dì na cosa”, dice uno. “Eh?” fa Cencio. “Che te ne devi annà affanculo!”. Dopo un po’ il primo muratore riapre bocca. “Sai chi ho visto ieri?”, fa. “Chi hai visto?”, risponde Cencio. “Ho visto Mommoletto… e sai che te dice?, fa. “Eh?”. “Che te ne devi annà affanculo”.
Scena capolavoro che osai inserire a Blob mentre Berlusconi faceva la sua discesa in campo a Roma, con una scenografia di Geleng, lo scenografo amico di Fellini, che era morto pochi giorni prima .
La Rai dei professori mi fece un vero e proprio processo interno con l’accusa che avessi mannato affanculo Berlusconi volutamente. Ma un vecchio giudice napoletano mi salvò dicendo che la registrazione era chiarissima, la avremmo potuto risentire anche mille volte, ma quello che se annava affanculo, a differenza di quel che sosteneva l’accusa, era sempre e solo il povero Cencio. Non Silvio. Venni salvato ma mi presi comunque dieci giorni di sospensione.
Altri film della serata “The Life of David Gale” di Alan Parker con Kevin Spacey, Kate Winslet, Laura Linney, Iris alle 21, “First Strike” di Stanley Tong con Jackie Chan, Canale 20 alle 21, 05, la commedia francese “Toglimi un dubbio” di Carine Tardieu, Rai Movie alle 21, 10, con François Damiens, Cecile De France, André Wilms, dove il protagonista scopre a 50 anni che suo padre non è il suo vero padre, ma un altro. Che trova. E trova pure una sorellastra.
Molto divertente anche l’animato “Minions” di Kyle Balda e Pierre Coffin,Italia 1 alle 21, 20, costruito da una costola di “Cattivissimo me”. Lo 007 della serata è “Agente 007. Solo per i tuoi occhi” del modesto John Glen con Roger Moore, Carole Bouquet, Topol, Lynn Holly Johnson.
In seconda serata non posso non segnalarvi il folle spaghetti western ispirato a Giulietta e Romeo di Shakespeare “Dove si spara di più” diretto da Gianni Puccini con Peter Lee Lawrence, Cristina Galbo, Piero Lulli, Maria Cuadra, Cine 34 alle 22, 25.
Gianni Amelio, allora assistente alla regia, ha rivelato poco fa che il merito della follia del progetto, che ha assurde punte gay, dialoghi incredibili e perfino l’entrata in scena della Morte interpretata da Paul Naschy, poi celebre uomo-lupo del cinema spagnolo, non è tanto di Puccini, che non sapeva neanche come dirigere un western, ma in gran parte di Enrico Ribulsi, che non figura proprio nei titoli di testa.
“Ribulsi passò l’ultima fase della sua vita ospite di chi gli dava un letto e un desco. Per ricambiare offriva quello che poteva: piccole consulenze, qualche spunto di soggetto, una gag, dei dialoghi... Quando seppe che Puccini si era lasciato convincere a tentare pure lui la strada del western nostrano, impazzì di gioia e si mise a scrivere giorno e notte.
Non voleva che lo sceneggiatore ufficiale lo sapesse, perciò passava in segreto a Puccini fogli su fogli, e Puccini, disperato, li passava a me che ero il suo aiuto. Adesso mi pento di averli lasciati al loro destino: forse a quest’ora avremmo non dico un capolavoro, ma un film appassionato e sincero come Se sei vivo spara.
Invece, del materiale di Ribulsi arrivò sul set spagnolo solo una minima parte: la carneficina finale con l’immagine goyesca della morte (che a Puccini piaceva molto) e il rapporto omo tra il bandito e lo sceriffo, tenuto in piedi tra mille perplessità.
E quando girammo la scena dei due proiettili che si penetrano, c’era chi si sganasciava dalle risate. Solo gli attori Piero Lulli e Peter Martell presero la cosa sul serio, convinti di dare spessore psicologico a quei caratteri dozzinali. Peccato che ci fermammo là”.
Avete anche “Mostri contro alieni” di Robert Letterman e Conrad Vernon su Italia 1 alle 23, 15, “Red Dragon” di Brett Ratner con Anthony Hopkins come Hannibal The Cannibal, Edward Norton, Ralph Fiennes, Harvey Keitel, Iris alle 23, 35, per non parlare di “Saturno contro” di Ferzan Ozpetek con Favino, Ambra, Accorsi, Argentero, Cine 34 alle 00, 05.
Nella notte ci sarebbe un superclassico dell’action inglese, “Un colpo all’italiana” di Peter Collinson con Michael Caine, Noel Coward, Maggie Blye, Benny Hill e Raf Vallone, tutto girato a Torino con la celebre scene delle Mini che invadono la città, La7 all’1, 50.
Rai Tre dedica alla Marina Militare italiana tutta la notte con capolavori come “Uomini sul fondo” del Comandante De Robertis all’1, 55, “La nave bianca” di Roberto Rossellini alle 3, 25 e il più recente “I ragazzi della marina”, girato da De Robertis nel 1957, alle 4, 30. Imperdibili.
Iris alle 2 ripropone il bizzarro spy dei Coen “Burnt After Reading” con John Malkovich, Tolda Swinton, George Clooney, Brad Pitt, Frances McDormand. Mèlo storico davvero raro è “Amarti è il mio destino” di Sergio Grieco con Jacques Sernas, Luisa Rossi, Elisa Cegani, Gino Verbi e la supersexy Alba Arnova, Cine 34 alle 2, 10.
Italia 1 alle 2, 25 ripropone il primo Hannibal The Cannibal, inoltre l’unico non interpretato da Anthony Hopkins, ma da Brian Cox, ora adorato protagonista di “Succession”, cioè “Man Hunter” di Michael Mann con William Peterson, Tom Noonan. Grande film.
Rai Movie alle 3, 10 svende la commedia erotica “Tesoromio” di Giulio Paradisi con Johnny Dorelli, Sandra Milo, Zeudy Araya, Renato Pozzetto. Non era bellissima neanche allora.
Meglio l’avventuroso “Tai-Pan” diretto da Dayl Duke con la star del cinema australiana Bryan Brown, la bellissima Joan Chen, John Stanton. Ottimo anche “La badessa di Castro” di Armando Crispino con Barbara Bouchet, Pier Paolo Capponi, Evelyn Stewart alias Ida Galli, Antonio Cantafora, Mara Venier e un giovanissimo Ciro Ippolito che ricordo soprattutto la bellissima Ida Galli, Cine 34 alle 4, 15.
Non capisco perché abbiano piazzato alle 5 di notte si Rai Movie il film su Assange e il caso Wikileaks, “Il quinto potere”, diretto da Bill Condon, scritto da John Singer con megacast, Benedict Cumberbatch, Daniel Bruhl, Laura Linney, Stanley Tucci, Moriz Blebtreu.