IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA VI DEVO SPINGERE SU “RAMBO III”, DOVE AMERICANI E TALEBANI SONO UNITI IN AFGHANISTAN PER COMBATTERE I RUSSI. I SOVIETICI VIDERO BENE DI ANDARSENE DALL’AFGHANISTAN QUATTRO SETTIMANE PRIMA CHE IL FILM USCISSE IN SALA TOGLIENDO UN BEL PO’ DI SENSO PROPAGANDISTICO - AVETE OVVIAMENTE LA COMMEDIA SEXY DEL VENERDÌ DI CINE 34, “MIA MOGLIE TORNA A SCUOLA” DI GIULIANO CARNIMEO CON RENZO MONTAGNANI E CARMEN RUSSO - NELLA NOTTE ARRIVA “DUE CUORI, UNA CAPPELLA”, CON RENATO POZZETTO E AGOSTINA BELLI, PIÙ RARO DI QUANTO SI PENSI…
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Marco Giusti per Dagospia
Nel suo primo giorno di uscita, ieri, “No Time To Die” di Cary Fukunaga, ultimo 007 con Daniel Craig, incassa in Italia 487 mila euro. Con 160 minuti di durata difficile fare di più. Più o meno è l’incasso del primo giorno di “Dune”, ieri secondo a 105 mila con un totale di 5 milioni, mentre “Space Jam” è terzo a 74 mila euro e 1,5 milioni.
“Tre piani” di Nanni Moretti è quarto con 51 mila euro e un tutale di 909 mila euro. Certo, è il miglior incasso italiano, ma non mi sembra che vada benissimo. Diciamo che arriverà 2 milioni, 2 milioni e mezzo. Ci si aspetta molto di più da “Freaks Out” di Gabriele Mainetti e da “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino.
Confesso che ho iniziato due nuove serie su Netflix la darkettona-mistica-depressa “Midnight Mass” di Mike Flanagan, con tanto di vampiro in una landa desolata, la più allegra e colorata “Luna Park” ideata da Isabella Aguilar di “Baby” e diretta da Leonardo D’Agostino e Anna Negri.
La prima vanta ottime critiche in America e una tradizione di horror costruiti sulla religione. Non credo sia molto adatta al pubblico italiano, ma è ben costruita. “Luna Park” prova una carta completamente nuova, con un gruppo di ragazzi, ricchi borghesi e rom, nella Roma degli anni ’60, il Luneur è nato negli anni ’50, che intrecciano le loro vite tra il Tevere e Cinecittà.
Di fatto è un mischione di troppi temi, ma Simona Tabasco e Lia Greco, le protagoniste, sorelle separate alla nascita, una rom e l’altra ricca romana, sono molto graziose, e i grandi, Tommaso Ragno, Fabrizia Sacchi, Paolo Calabresi, Lorenza Indovina, sono buoni attori. Anche per curiosità me la sto vedendo volentieri.
Non capisco i limiti imposti dalla policy di Netflix, le censure, le regole e non so quanto abbiano messo di loro, penso poco, i registi, in un’operazione di questo genere, fatta così a tavolino. Ma già riportare i temi anni ’60 del luna park, e allora era un posto davvero magico, mi sembra una buona trovata.
Stasera in chiaro vi devo proprio spingere su “Rambo III”, iniziato e girato per due settimane da Russell Mulcahy e poi rimpiazzato dal nientedeché Peter McDonald, su Italia 1 alle 21, 20, dove americani e talebani sono uniti in Afghanistan per combattere il nemico comune, i russi.
Rambo-Stallone deve liberare il colonnello Trautman, Richard Crenna, caduto nelle mani dei russi. Spiros Focas interpreta addirittura il mitico Masoud, leader della resistenza afgana contro i russi, poi ucciso dai talebani.
Nella celebre scena di tortura le uniche parole che dice Rambo al colonnello russo per rispondere alla domanda chi sei?, sono: “Il tuo peggior incubo”. I russi videro bene di andarsene dall’Afghanistan quattro settimane prima che il film uscisse in sala togliendo un bel po’ di senso propagandistico al film.
Tra gli altri film della prima serata, avete la commedia “Arrivano i prof” di Ivan Silvestrin con Claudio Bisio, Lino Guanciale e Maurizio Nichetti su Rai Tre alle 21, 20 (ma non doveva esserci “Hammamet” di Gianni Amelio?), che andò molto bene in sala quando uscì pochi anni fa.
Avete ovviamente la commedia sexy del venerdì di Cine 34 alle 21, “Mia moglie torna a scuola” di Giuliano Carnimeo con Renzo Montagnani, Carmen Russo, Cinzia De Ponti, Enzo Robutti, Toni Ucci e Marisa Merlini come preside, anche questa, diciamo, di ambiente scolastico.
Così scriveva sul “Corriere” Maurizio Porro: “Carmen Russo ha evidenti doti naturali e sarebbe troppo chiederle anche doti artificiali e poi sembra che si diverta nel gioco degli equivoci, Renzo Montagnani fa il solito personaggio, quasi da commedia dell’arte, codificato in una tipologia fissa: borghesotto (qui è salumaio) di provincia, con la mano sempre sul posteriore delle signore, assatanato, voce roca, fronte bassa e sesso all’erta.
E’ come sempre più bravo di quanto gli richiedano i registi con cui lavora e qui gioca con i molti travestimenti alla maniera dei vecchi comici”.
Su TV2000 alle 21 passa una buona commedia diretta da Diane Keaton con John Turturro e Andie McDowell, “Eroi di tutti i giorni”.
Su Iris arriva invece uno dei film più strani diretti da Clint Eastwood, “Hereafter”, dove Matt Damon parla addirittura coi morti, ma il film vive soprattutto della grande ricostruzione dello Tsunami del 2004 con Cecile De France che viene clamorosamente riportata in vita da sotto le macerie. Prodotto da Clint assieme a Steven Spielberg e scritto da Peter Morgan (“Frost/Nixon”).
Da preferire alle avventure di quattro sessantenni che non si vogliono arrendere in “Last Vegas” di Jon Turteltaub con Morgan Freeman, Robert De Niro, Michael Douglas, Kevin Kline, canale 20 alle 21, 05. Magari non è male il dramma della quindicenne pakistana che abita a Oslo divisa tra la vita moderna occidentale e le tradizioni di famiglia in “Cosa dirà la gente” diretto da Iran Haq con Maria Mozdah e Adil Hussain, Rai Movie alle 21, 10.
Avrete sicuramente già visto il bel mélo francese ”L’amante inglese” di Catherine Corsini con Kristin Scott Thomas innamorata di Sergi Lopez alla faccia del marito, Cielo alle 21, 15. In seconda serata Cine 34 alle 22, 55 prosegue con la commedia sexy presentando un altro classico di Montagnani, “Il vizio di famiglia” diretto da Mariano Laurenti.
Iris invece alle 23 prosegue con Clint Eastwood col meno impegnativo “Filo da torcere”, diretto da James Fargo con Clint, Sondra Locke, Geoffrey Lewis, Beverly D’Angelo e Walter Barnes, che avevamo visto anche nei nostri spaghetti western.
Canale 20 alle 21, 25 si butta sul cinema stravagante di Edgar Wright con “Scott Pilgrim vs The World” con Michael Cera, Mary Elizabeth Winstead, Chris Evans. Più raro di quanto si pensi arriva, 7Gold alle 23, 30, “Due cuori, una cappella” di Maurizio Lucidi con Renato Pozzetto, Agostina Belli, Aldo Maccione, Leopoldo Trieste. Sempre meglio dell’action bellico diretto da Peter Berg, “Lone Survivor” con Mark Wahlberg, Taylor Kitsch, Emile Hirsch, Italia 1 alle 23, 30.
Nella notte vi consiglio il bellissimo film su Keats di Jane Campion, “Bright Star”, tutto visto attraverso gli occhi della sua amata, Abbie Cornish, e tutto girato in New Zeland, Rai Movie all’1, 10. Purtroppo si scontra con l’altrettanto buono, ma mai passato in tv, “Jeannette”, musical folle e ultra-autoriale di Bruno Dumont sull’infanzia di Giovanna D’Arco con Lise Leplat Proud’homme, Rai Tre all’1, 15.
Per non parlare dello stracultissimo thriller con le Mini che corrono scatenate per Torino del celebre “The Italian Job – Un colpo all’italiana” di Peter Collinson con Michael Caine, Noel Coward, Benny Hill, La7 all’1, 10.
“Sole nudo” di Tonino Cervi con la stupenda Tania Alves, David Brandon, Rete 4 alle 2, 05, ha una storia quasi identica a quella di un recente film di Michel Franco, “Sundown”, con una storia nata quasi per caso tra un europeo e una sudamericana, ma Cervi la butta parecchio sull’erotico, anche se le apparizioni di Paolo Bonacelli come cameriere filosofo sono piuttosto divertenti. Film oltremodo stravagante, non bellissimo, ma da vedere.
Cine 34 alle 2, 05 presenta anche un lontano film comico a episodi di Giuseppe Bertolucci, “I cammelli”, con grande cast del tempo, Diego Abatantuono, Paolo Rossi, Giulia Boschi barbuta, Sabina Guzzanti. Non era quello che avrebbe potuto essere in termine di comicità, ma era davvero una stravaganza. Non ho mai visto, e infatti sarei molto interessato a recuperarlo, “L’erba del vicino” di Joe Dante, commedia dark con vicini non proprio perfetti, interpretato da Tom Hanks, Carrie Fisher e Bruce Dern, Iris alle 3.
Altra rarità è “Twinky”, film inglese di Richard Donner con Charles Bronson che si innamora della giovanissima Susan George, Rete 4 alle 3, 40. Donner era stato fino allora regista di film televisivi e poco più. Dimostrò in questo caso di poter gestire set più ricchi e complessi e, soprattutto, di poter far uscire commedie anche da duri del cinema come Bronson.
Tutto si chiude su “Canzoni, bulli e pupe”, Cine 34 alle 4, 30, terribile musicarello di Carlo Infascelli con Stelvio Rosi, Rossella Como, Franco e Ciccio, France Anglade e numeri musicali di Clem Sacco, le Kessler, Gigliola Cinquetti. Così la critica del tempo, “La Notte”: “Il tutto con contorno di Franchi e Ingrassia. La legge per il cinema non serve: qui dovrebbe intervenire il codice penale”.
Ma è molto più interessante il raro film a episodi “Umorismo in nero”, Iris alle 4, 35, diretti da Claude Autant-Lara, José Maria Forqué, Giancarlo Zagni con Sylvie, Pierre Brasseur, Emma Penella, Folco Lulli e Alida Valli. Zagni allora si era fidanzato da poco con Alida Valli…