IL DIVANO DEI GIUSTI – CHE VEDIAMO STASERA? IN PRIMA SERATA C'È UN BELLO SCONTRO TRA “SHINING”, CAPOLAVORO DI KUBRICK CON JACK NICHOLSON, E “DELITTO IN FORMULA UNO”, UN PO’ MENO CAPOLAVORO DI BRUNO CORBUCCI CON TOMAS MILIAN – IN SECONDA SERATA C'È “TWO MOTHERS” CON NAOMI WATTS E ROBIN WRIGHT CHE SI INNAMORANO L’UNA DEL FIGLIO DELL’ALTRA. E VANNO AVANTI TRANQUILLE IN UN MENAGE SCOPERECCIO CHE DISTURBA LA MORALE DEL POSTO – SU ITALIA 1 LA NOTTE SI SCALDA CON LE PROTAGONISTE, TUTTI IN RUOLI DA BATTONE, DI “CARAMELLE DA UNO SCONOSCIUTO” – VIDEO
-
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Intanto c’è un bello scontro tra “Shining”, capolavoro di Stanley Kubrick con Jack Nicholson, Shelley Duvall, Danny Lloyd, Scatman Crothers, Iris alle 21, contro “Delitto in Formula Uno”, un po’ meno capolavoro di Bruno Corbucci con Tomas Milian, Dagmar Lassander, Isabel Russinova, Licinia Lentini, Bombolo, Cine 34 alle 21. So benissimo che li avete visti tutti e due chissà quante volte. Ma con questo caldo vanno benissimo tutti e due.
Su Canale 20 alle 21,05 ricordo non troppo riuscito, ma decisamente ambizioso “Operazione U.N.C.L.E” di Guy Ritchie con Henry Cavill, Armie Hammer, Alicia Vikander, Elizabeth Debicki, Luca Calvani, Jared Harris, Hugh Grant, rilettura di una celebre serie spy americana ma ambientata in Europa dei primi anni ’60 ideata da Sam Rolfe con Robert Vaughn e David McCallum.
Rai Storia alle 21,10 propone l’ottimo “La favorita” di Yorgos Lanthimos con Olivia Colman, Rachel Weisz, Emma Stone, Nicholas Hoult, James Smith, Joe Alwyn. Fu il film che lanciò Olivia Colman nel cinema internazionale. Più divertente dei cupissimi film dark comici di Yorgos Lanthimos, lo ricordo come una lesbo-kubrickata molto vicino anche al Tom Jones di Tony Richardson per ironia e voglia di trasgressioni e sperimentazioni, una visione divertita e molto ben recitata della vita di corte del primo Settecento inglese.
Non un grandissimo film, ecco, ma un buon divertimento, con una serie di donne forti e potenti. Qui lo sono al punto che alla corte della vecchia e gottosa Queen Jane, Olivia Colman, golosa di cibo e di sesso femminile, sconvolta dalla scomparsa di ben 17 figli nati morti e sostituiti da altrettanti coniglietti, se la giocano due favorite, Lady Marlborough, Rachel Weisz, e la più giovane ma non meno aggressiva Abigail, Emma Stone.
Abigail, partendo da una classe inferiore, il padre l'ha persa al gioco, il whist, e la ragazza è precipitata verso il fondo, scala dal basso il palazzo della regina, trama coi maschi nemici o finti amici della favorita Lady Marlborough, per finire nel letto della gottosa Queen Jane e trovare tra le sue gambe la chiave della scalata al potere.
Su Canale 27 alle 21,10 la commedia con miliardarie intraprendenti “The Boss” di Ben Falcone con Melissa McCarthy, Kristen Bell, Peter Dinklage, Kathy Bates, Tyler Labine. Più divertente “Il sapore del successo” diretto da John Wells con Bradley Cooper chef parigino stellato che si è distrutto la vita e cerca di tornare in vetta, Sienna Miller, Omar Sy, Daniel Brühl, Riccardo Scamarcio, Jamie Dornan.
Su Cielo alle 21,15 l’action “Isolation” diretto da Shane Dax Taylor con Dominic Purcell, Luke Mably, Marie Avgeropoulos, Claudia Church, Chelsea Edmundson. Da vedere l’opera prima di Meg Ryan regista, “Ithaca – L’attesa di un ritorno”, tratto da “La commedia umana” di William Saroyan, con Tom Hanks, Meg Ryan, Sam Shepard, Jack Quaid, Gabriel Basso, Nick Williams, dove un giovane postino del paesino di Ithaca porta le lettere di ragazzi al fronte alle fidanzate e viceversa durante la Seconda Guerra Mondiale. E non sempre le lettere che arrivano portano buone notizie.
Su Rai4 alle 21 20 un action recentissimo con Bruce Willis poco attivo, “Midnight in the Switchgrass” di Randall Emmett con l’ombra di quello che fu Bruce Willis, Megan Fox, Emile Hirsch, Machine Gun Kelly, Michael Beach, Jackie Cruz. Su Rete 4 alle 21,25 “Caccia al tesoro”, ultimo film, il 66°, di Carlo Vanzina con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Max Tortora, Christiane Filangieri, Serena Rossi. Più che un remake regolare una variazione sui temi risiani di “Operazione San Gennaro”, divertente, gradevole, intelligente come sempre.
Anche lì l'idea era quella di svaligiare il Tesoro di San Gennaro, ma in un giorno particolare come quello della finale del Festival di Napoli. "Non è un plagio", dice a un certo punto uno dei protagonisti citando appunto una trovata del film di Risi, "è una citazione". Infatti non è neanche un vero e proprio remake, ma solo l'idea da dove partire per far funzionare una serie di buoni attori in gran parte napoletani. Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Serena Rossi, e per sviluppare delle battute divertenti sul calcio e sul Napoli di oggi all'epoca di De Laurentiis.
Le battute sul traditore Higuain (ma oggi è tutto perdonato…) danno un po' di pepe alla vicenda quando l'azione si sposta da Napoli a Torino, mentre si gioca Juventus-Torino, dove il Tesoro di San Gennaro è stato portato. Magari avendo a portata di mano Salemme e Buccirosso, si sarebbe potuto osare di più, ma anche così il raccontino funziona, gli attori, coadiuvati da un bel prete di Benedetto Casillo, da Max Tortora come ladro romano ("ma non c'è un limite d'altezza per i ladri?"), da Francesco Di Leva come boss di Gomorra e da Antonio Fiorillo come fratellino del boss, hanno tutti i loro momenti.
Ovvio che qua e là affiori un po' di stanchezza, segno dei tempi diciamo, ma quando Salemme e Buccirosso improvvisano, fanno sempre ridere. E, comunque, a parte qualche battuta un po' sprecata, faraoni-faraglioni, qualche citazione troppo antica, quella su Aurelio Fierro e "Guaglione", altre un po' buttate vie, penso al sogno di Salemme di fare il tappeto rosso di Cannes come protagonista di un film di Sorrentino, alla fine di fronte a questo cinema ci troviamo a casa.
Passiamo alla seconda serata con “Delitto sull’autostrada” di Bruno Corbucci con Tomas Milian, Viola Valentino, Bombolo, Olimpia Di Nardo, Giorgio Trestini, Adriana Russo, Cine 34 alle 22,55. Ma occhio! Che alle 23,20 su Rete 4 troviamo “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino con Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Lillo, in versione da 150 minuti.
In “Two Mothers” di Anne Fontaine, Tv8 alle 23,30, le bellissime Naomi Watts e Robin Wright si innamorano l’una del figlio dell’altra.- E vanno avanti tranquille in un menage scopereccio che disturba la morale del posto. Ci caschiamo facilmente, anche perché le due protagoniste sono fenomenali.
Su Canale 20 alle 23,35 avete il thriller “Survivor” di James McTeigue con Milla Jovovich, Pierce Brosnan, Dylan McDermott, James D'Arcy, Angela Bassett. Da recuperare il thriller di Terence Young “L’uomo dalle due ombre” con Charles Bronson, Liv Ullmann, James Mason, Jill Ireland, Michel Constantin. Di fatto è una storia alla Liam Neeson, con i cattivi che tengono in ostaggio la famiglia di Charles Bronson se non collaborerà a un colpo. A Bronson gli rode parecchio questo ricatto e ovviamente non vede l’ora di menare. Al posto di James Mason, amico di vecchia data di Terence Young, doveva esserci Jason Robards. Cosceneggiatrice è la moglie di Terence Young, ma nel cast troviamo Sabine Sun, la sua futura compagna.
Rai Ttre all’1,35 presenta un vecchio, rarissimo film di Liliana Cavani del 1971, “L’ospite” con Lucia Bosé, Peter Gonzales, già protagonista di “Roma”, Glauco Mauri, Giancarlo Maio, uno scrittore, un ospedale psichiatrico. Visto un secolo fa. Rarissimo anche “Boxer dalle dita d’acciaio” diretto nel 1973 da Yang Shih Chin con Polly Kuan, Tian Peng, Tsao Chien, Chen Huilou, Iris all’1,50.
Ancora più divertente “Cleopatra Jones: licenza di uccidere” diretto dal bianco Jack Starrett, scritto dal nero Max Julien, che abitò per molti anni a Roma, con Tamara Dobson, Bernie Casey, Brenda Sykes, Antonio Fargas e Shelley Winters, grande titolo di blaxploitation del 1974, Rai4 alle 2,05. Assolutamente da recuperare. Tamara Dobson volle il suo stilista italiano, Giorgio di Sant'Angelo. Max Julien aveva scritto il film per la sua fidanzata, Vonetta McGee, che forse aveva un fisico meno statuario di Tamara Dobson. La Dobson si rifiutò di girare scene di nudo sia qui che nel sequel. E la sua carriera finì qua.
Su Rete 4 alle 2,10 un film di Sergio Castellitto, tratto dal romanzo di Margaret Mazzantini, “Venuto al mondo” con Penélope Cruz, Emile Hirsch, Adnan Haskovic, Pietro Castellitto, Saadet Aksoy, che avrebbe potuto anche essere programmato in prima serata. C’è di tutto, Sarajevo, una maternità surrogata, un grande segreto, un amore defunto, il figlio sedicenne.
Cine 34 alle 2,40 rilancia un vecchio spaghetti western diretto addirittura da Carlo Croccolo col nome di Lucky Moore, “Black Killer” con Klaus Kinski, Fred Robsham, Antonio Cantafora, Tiziana Dini, Marina Mulligan alias Mariana Rabbissi, Paul Craine e lo stesso Croccolo come sceriffo.
Carlo Croccolo lo ricordava con molto piacere, anche se fu l’ultimo film che girò e gli dette non pochi mal di pancia. “Il film era abbastanza innovativo, e per questo all’estero è piaciuto molto più che in Italia. C’erano sequenze violente girate con la camera a mano, che era una cosa del tutto nuova. Come era nuovo il fatto che girassi con tre camere per risparmiare tempo. C’erano inquadrature controluce, altre sporche. Mi ricordo che per una scena di lotta ho detto agli stuntmen di menare all’operatore. Poi, quando sono andato a vedere il montaggio mi avevano tolto tutto perché pensavano che fossero delle scene sbagliate, sporche. Ma io volevo proprio quelle e lo ho rimesse.
Ero anche produttore, come nel mio film precedente, Una pistola per cento croci, assieme alla Kamar Film e a Oscar Santaniello, che era il mio fiscalista, col quale avevo fondato la Virginia Cinematografica. Ma non sapevo fare il produttore, infatti poi venne fregato dai miei soci. Lo girammo in un villaggio western, vicino Campagnano, a Sutri. Klaus Kinski era delizioso, tanto che dopo mi mandò a chiamare per avere dei commenti sul film. Lo considerava riuscito. Mi disse anche che ero un grande regista e un grande furbacchione. Lo conquistai facendogli trovare una speciale roulotte con la vasca da bagno, così mi guardò e mi ha detto che ero un grosso figlio di mignotta.
Il fatto era questo. Klaus Kinski costava 40 milioni a film. E io avevo un budget limitato, 150 milioni di distribuzione. Non potevo dare 40 milioni a Kinski. Così lo chiamai e gli dissi che aveva un bel ruolo, importante. Lui mi disse: Ti faccio le otto pose però voglio essere pagato in contanti, un milione e mezzo a posa. In questi otto giorni delle otto pose io mi concentrai interamente su di lui. Facevo il totale, ma giravo con due o con tre macchine riuscivo poi anche a fargli i primi piani e tutte le inquadrature che lo riguardavano. E non facevo i controcampi a meno che non fossero strettamente necessari. Allora al sesto giorno Kinski chiamò il suo manager, Pietravalle, e gli disse che io gli avevo fregati. In pratica era diventato il protagonista. Tanto valeva scrivere Klaus Kinski in… sui titoli piuttosto che: con la partecipazione speciale… Alla fine mi ha pure regalato un giorno in più”.
Su Italia 1 alle 3 la notte si scalda con le protagoniste, tutti in ruoli da battone, di “Caramelle da uno sconosciuto” di Franco Ferrini con Barbara De Rossi, Marina Suma, Athina Cenci, Mara Venier, Laura Betti, Anny Papa, Sabrina Ferilli, sorta di thrillerone con serial killer a caccia di prostitute. Rai Tre alle 3,05 si butta sul vecchio e, allora, innovativo “Francesco d’Assisi” di Liliana Cavani con Lou Castel, Mino Bellei, Marco Bellocchio, Riccardo Bernardini, Giuseppe Campodifiori, che nel 1966 scandalizzò non si capisce perché la Rai, che lo produceva e lanciò il nome della Cavani.
Chiudo col thriller diretto da Nadine Trintignant, moglie di Jean-Louis, “Il ladro di crimini” con Jean-Louis Trintignant che si finge assassino di una ragazza che in realtà si è suicidato e non riesce a staccarsi dalla follia della sua dichiarazione, Robert Hossein, Florinda Bolkan, Giorgia Moll, Iris alle 3,15. Visto allora…