IL DIVANO DEI GIUSTI /1 – CHE VEDIAMO STASERA IN STREAMING? MI SONO DIVERTITO CON IL TRASHISSIMO “BANG BANK – L’OCCASIONE FA L’UOMO MORTO”, DEL GRUPPO COMICO NAPOLETANO “I DITELO VOI”, CHE TROVATE SU AMAZON - MA CONFESSO CHE IO SONO PAZZO DELLA SERIE WESTERN COREANA DI NETFLIX “SONG OF THE BANDITS” - OCCHIO ANCHE AL CAPOLAVORO TRASH BRASILIANO “UN VAMPIRO IN FAMIGLIA”, UNA CAFONATA ASSOLUTA. C’È ANCHE UNA PARTECIPAZIONE SPECIALE DEL MITICO ZICO!… - VIDEO
-Marco Giusti per Dagospia
Cosa vedere stasera? Mah… io mi sono divertito con il secondo tragico film, poverissimo ma di cuore, de I Ditelo voi, gruppo comico napoletano formato da Francesco De Fraia, Domenico Manfredi e Raffaele Ferrante, “Bang Bank – L’occasione fa l’uomo morto”, prodotto dalla Partenope Pictures, Minerva e Bronx, cioè Gaetano Di Vaio, supervisionato, ma in realtà diretto, come il primo, “Gomorroide”, da Francesco Prisco, anche se firmato come regia da i Ditelo voi. Lo trovate su Amazon in bella vista. Trashissimo, ovviamente.
C’è pure Martina Stella come moglie del direttore della banca tenuto in ostaggio. Tratto dalla loro commedia, tutto ambientato in una banca sul modello di “Un pomeriggio di un giorno da cani” con Al Pacino, ricordate?, dove un rapinatore tiene in ostaggio gli uomini della banca, parte nello stesso modo.
Anzi, parte con il direttore della banca che prende il posto del rapinatore con tanto di fucile perché il rapinatore era andato momentaneamente in bagno, e poi la situazione si chiude con tre personaggi e basta, il rapinatore, un cittadino che chiedeva 500 mila euro per aprire un chiosco sulla spiaggia, e il perfido direttore della banca, interpretati appunto da i Ditelo voi. Ma il rapinatore sa perfettamente che tutto si chiuderà alle otto perché il Napoli gioca in Champions. Solo il direttore della banca mostra indifferenza alla partita. “Voi siete napoletano?”, gli chiede il rapinatore. “Sì, ma ho un’altra mentalità”.
Viene così bollato come juventino. Infamia massima. E la cosa peggiore quando rapinatore e cittadino qualunque scoprono che è lui il perfido direttore che ha rifiutato loro il prestito richiesto e il mutuo. Roba da poco. Ma non si può accontentare chiunque. Che vi devo dire? Non è che sia un capolavoro, ma fa parecchio ridere.
Confesso che sono pazzo pure della serie western coreana di Netflix “Song of the Bandits” diretta da Hwang Jun-hyeok e Park Hyun-suk con Kim Nam-gil , Seohyun e Yoo Jae-myung, ambientato nella regione di Gando, vicino alla Manciuria, durante l’invasione giapponese tra il 1910 e il 1920, quando tra giapponesi, ribelli senza patria, bande di tagliagole, non era vita facile per nessuno. La serie, ne ho viste due puntate, è un kolossal pasticciatissimo che mette tutto assieme per fare funzionare la storia della Corea del secolo scorso come fosse l’America del West.
Seguiamo un pistolero triste e solitario che ancora pensa al massacro di compatrioti che ha provocato sei anni prima legandosi all’esercito giapponese. Dovrà espiare. Notevole la cittadina del west con tanto di saloon e bella e cinica proprietaria. Notevole la killer che il suo ex-amico giapponese gli ha inviato per eliminarlo. Per chi dalle serie cerca un motivo per rimanere sveglio, tra teste e braccia mozzate, massacri continui, duelli e sparatorie è la vostra serie.
Occhio anche al capolavoro trash brasiliano considerato il film più visto di Netflix mondiale (è così!), “Meu cunhado è um vampiro”, da noi ribattezzato “Un vampiro in famiglia” di e con Leandro Hassum con Rômulo Arantes Neto come cognato vampiro, Edson Celulari, Mel Maia e Monique Alfradique, cafonata assoluta che ieri notte mi ha incantato.
E’ il film visto in 27 paesi, cioè quello che appare tra i primi dieci ovunque, dall’Ungheria alla Cecoslovacchia. 7 milioni e 600 mila spettatori. Non so come li abbiano contati. Il protagonista, l’ex calciatore in ritiro Fernandinho, cioè Leandro Hassum, anche regista, scopre che il bel cognato è un vampiro che domina il mondo. Occhio che c’è una partecipazione speciale del mitico Zico!