IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – E IN CHIARO CHE VEDIAMO? CI VIENE IN SOCCORSO, QUALSIASI SIA IL RISULTATO DELLA PARTITA, NADIA CASSINI IN “TUTTA DA SCOPRIRE” - NON MALE NEANCHE, “RICORDATI DI ME”, MA OCCHIO ALLO STRACULTISSIMO “MANHATTAN GIGOLÒ”, SPACCATO VIOLENTO DELLA DEPRAVAZIONE NEWYORKESE ANNI ’80 – NELLA NOTTE TROVATE “PRINCESS”, SU UNA RAGAZZA NIGERIANA CHE FA LA PROSTITUTA NEI BOSCHI DI OSTIA E CHE SI SERVE DI UNA SORTA DI GRAZIA MAGICA PER NON SENTIRE NULLA DELL’ORRORE DI QUELLO CHE SUBISCE… - VIDEO
-Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera in chiaro dopo la partita? Beh. Ci viene in soccorso, qualsiasi sia il risultato, Cine 34 che propone alle 21, 15 i clamorosi nudi di Nadia Cassini in “Tutta da scoprire” di Giuliano Carnimeo con Yorgo Voyagis, all’epoca l’uomo di Nadia e il coproduttore del film, Renzo Montagnani, Bombolo, Enzo Cannavale. Nadia mostrava il sedere già dai flani dei manifesti che erano, giustamente, tutti centrati su di lei. Anche se è notevole pure la spagnola Maria Luisa San José, grande star sexy degli anni ’70. E gran contorno di maschi assatanati, come Bombolo e Cannavale, anche en travesti.
“Quei due insieme funzionavano a meraviglia”, dice Carnimeo a “Cine70”, “Il film, una coproduzione italo-spagnola, lo girammo tra Lecce e Madrid. Fu una lavorazione simpaticissima. Era uno spettacolo vedere Bombolo che entrava nei bar spagnoli, dove si degustano gli antipasti locali, come i bocherones, e parlando romanesco, cercava di farsi capire dagli spagnoli: e ci riusciva. Era veramente uno spettacolo: roba da farci un altro film”.
Non male neanche rivedere uno dei film più celebri di Gabriele Muccino, “Ricordati di me” con Fabrizio Bentivoglio, Laura Morante, Nicoletta Romanoff, Silvio Muccino, Monica Bellucci. Ricordo la prima al Fiamma (ma lo vogliamo riaprire? Va bene anche se ci date solo i film di destra di Pupi Avati…). Riuscito a metà, scrissi quando uscì, perché Muccino non rischia e ripete gran parte delle cose già viste in “L’ultimo bacio”.
La commedia di costume gli riesce bene, però, quando deve dipingere i due ragazzetti figli di Bentivoglio e Morante, cioè il fratello Silvio Muccino ancora con la zeppola in bocca e Nicoletta Romanoff, figlie nella realtà di Consolo, allora onorevole di AN (i manifesti che circolavano su Via Aurelia glieli faceva Gianni Boncompagni, attenzione), nei panni della diciottenne che sogna di diventare velina. Meno bene funziona quando si passa ai quarantenni.
Così si passa da una Laura Morante isterica che urla fin dalla mattina e finirà per innamorarsi di Gabriele Lavia, regista off che si dichiarerà gay (il suo outing è da urlo per l’evidente imbarazzo), a una Bellucci un po’ sprecata come signora borghese, a Bentivoglio che non sa né cosa fare né dove si trova. Strepitose le apparizioni di Pietro Taricone e di Andrea Roncato. Mi sembrò allora che il non funzionamento degli adulti protagonisti, diventati da trentenni degli adulti poco definiti avesse un po’ bloccato il film, che funzionava meno bene del precedente e indicava delle strade facili ma macchiettistiche per Morante e Bentivoglio. Invece la parte giovanile, Muccino Jr e Romanoff, era piena di inventiva. Da rivedere.
Su Canale 20 alle 21, 05 avete un immancabile film di Jackie Chan, “First Strike”, diretto vent’anni fa da Stanley Tong con Jackie Chan, Jackson Lou, Chen Chun Wu, Bill Tung. Ma la vera perla è su Rai Storia alle 21, 10, dove viene riportato alla luce un vecchio film di Giuseppe Ferrara sul Caso Calvi, “I banchieri di Dio” con un cast da urlo per i cinefili del cinema di genere, Omero Antonutti come Roberto Calvi, Giancarlo Giannini come Flavio Carboni, Alessandro Gassman come Pazienza, Pamela Villoresi come Clara Calvi, Rutger Hauer come Marcinkus, Camillo Milli come Licio Gelli, Pier Paolo Capponi come Roberto Rosone.
Qualcuno ci casca. Non Callisto Cosulich che lo bollò con un “imitazioni da Bagaglino drammatico”. Grandi battute in bocca a Gelli "Per fortuna siamo in un paese dove l'opinione pubblica conta quanto il due di picche" e in bocca al faccendiere Pazienza, "Ogni tanto purtroppo siamo in democrazia". Pieno di sosia di Andreotti, Forlani, Craxi, impresentabili. Ridicolo, ma stracultissimo.
Rai Movie alle 21, 10 propone la commedia con Max Giusti “La seconda chance” di Umberto Carteni con Gabriella Pession, Grazia Schiavo, Maurizio Mattioli. Buon thriller “Rapina a Stoccolma” diretto da Robert Budreau con Ethan Hawke, Noomi Rapace, Mark Strong, Christopher Heyerdahl, Mark Rendall, Iris alle 21, 10, dove viene spiegato da dove nasca la celebre “sindrome di Stoccolma”.
Il film segue fedelmente una celebre azione criminale avvenuta nell’agosto del 1973 al Svriges Kreditbank di Stoccolma quando Jan-Erik Olsson e Clark Olofsson presero in ostaggio quattro persone per sei giorni. E in quei sei giorni criminali e ostaggi legarono incredibilmente. Su Cielo alle 21, 15 passa un altro film stracult, “Manhattan gigolò” diretto da Massimo Pirri e da Amasi Damiani, ancora attivo come regista a 100 anni!, qui mascherati col nome Aaron Humberstone, con Gianni Dei, Andrea Rebecca Thompson, il pelatone Eolo Capritti, Aris Iliopulos, Kayko Kawamoto, Ghisu Azari, Alexis Allen.
L’idea è di fare passare il film come spaccato violento della depravazione newyorkese anni ’80 tra orge, attori falliti in crisi, droga party e riflessioni amare sul cinema erotico. Le riprese a New York sono in super 8, mentre si tenta di far passare i dintorni di Roma come New York. Se Gianni Dei ha un ruolo alla Richard Gere, l’inedita Andrea Rebecca Thompson è una sorta di Kim Basinger. Molto spinto sul lato porno. Uscì prima in cassetta vhs e poi andò in sala. L’attore e sceneggiatore Aris Iliopulos, girerà un film da regista, scritto dal Ed Wood Jr, dieci anni dopo che non uscirà mai.
Mediaset Italia 2 alle 21, 15 propone lo sconosciuto horror del 1987“La fattoria maledetta” di David Keith con Wil Wheaton, Claude Akins, Malcolm Danare, Cooper Huckabee. Rai4 alle 21, 20 l’action del 2020 “Army of One” di Stephen Durham con Ellen Hollman, Matt Passmore, Stephen Dunlevy, Gary Kasper, Kendra Carelli, Barry Hanley, mentre Rai Tre alle 21, 20 il biopic su Fernanda Wittgnes, direttrice di Brera durante il fascismo, “Fernanda” di Maurizio Zaccaro con Matilde Gioli, Eduardo Valdarnini, Christoph Hülsen, Enea Barozzi, Maurizio Marchetti, e Tv2000 alle 21, 20 il biblico “L’apostolo Pietro e l’ultima cena” di Gabriel Sabloff con Robert Loggia, Bruce Marchiano, Laurence Fuller, Ryan Alosio, Sarah Prikryl.
Rete 4 alle 21, 25 propone una fortunata commedia di Pieraccioni, “Il pesce innamorato” con Leonardo Pieraccioni, Yamila Diaz, Paolo Hendel, Gabriella Pession. Passiamo alla seconda serata con la commedia tedesca con bambini “I ribelli del weekend” diretto da Marc Rothemund con Florian David Fitz, Cecilio Andresen, Aylin Tezel, Milena Dreißig, Joachim Krol. Mai visto. Rai Movie alle 23 passa il thriller “Una doppia verità” di Courtney Hunt con Keanu Reeves, Renée Zellweger, Gugu Mbatha-Raw, James Belushi, Jodi Lyn Brockton, dove il protagonista, avvocato di grido, difende un ragazzo accusato di aver ucciso il padre.
Si parla di cinema porno americano nel documentario “9 to 5: Days in Porn” di Jens Hoffmann con Otto Bauer, Audrey Hollander, Belladonna, Jim Powers, Mark Spiegler, John Stagliano, Cielo alle 23, 05. Torna Nadia Cassini su Cine 34 alle 23, 05, “L’infermiera nella corsia dei militari” diretto da Mariano Laurenti con Nadia Cassini, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Nieves Navarro, Paolo Giusti, Karin Schubert.
Mediaset Italia 2 alle 23, 15 ripropone “The Visit” di M. Night Shyamalan con Ed Oxenbould, Erica Lynne Marszalek, Kathryn Hahn, Olivia DeJonge, Benjamin Kanes, l’horror/thriller a basso budget, 7 milioni di dollari, che riportò Shyamalan al director’s cut che aveva avuto nei film precedenti. Sue bambini vanno in vacanza dai nonni, che non conoscevano. Ma sono terribili. Sono davvero i nonni? La storia la spiegava benissimo già il trailer. “Puoi entrare nel forno per pulirlo?” chiede la nonnina cattiva a una nipotina come fosse la strega di Hansel e Gretel. “Stavo pulendo il fucile”, si scusa il nonnino che è stato trovato dalla nipotina con le canne in bocca pronto a far fuoco.
Su Rete 4 alle 23, 40 passa l’ultimo capitolo di Hannibal Lecter, cioè “Red Dragon” diretto da Brett Ratner con Anthony Hopkins, Edward Norton, Ralph Fiennes, Harvey Keitel. La7 alle 23, 45 propone uno dei film di maggior successo di Mario Monicelli che lanciò come star comica di prima grandezza Monica Vitti, cioè “La ragazza con la pistola” con Monica Vitti, Stanley Baker, Carlo Giuffrè, Stefano Satta Flores, Anthony Booth. Siciliana disonorata, Monica Vitti vola con una pistola nella borsa nell’Inghilterra yeah yeah alla ricerca del suo nemico, Carlo Giuffré, maschio siculo che ha visto bene di scappare il più lontano possibile.
Ma uscire dalla Sicilia, dall’Italia degli anni ’60, le aprirà la mente. E diventerà una nuova donna. Rai Tre alle 23, 45 propone l’opera seconda di Roberto De Paolis, “Princess”, con Kevin Glory, Lino Musella, Sandra Osagie, Salvatore Striano, Maurizio Lombardi. La protagonista, Princess, interpretata da una strepitosa e verissima nigeriana, Glory Kevin, è una ragazza che di “lavoro”, come dice lei, fa la prostituta nei boschi di Ostia e che si serve di una sorta di grazia magica per non sentire nulla dell’orrore di quello che fa o di quello che subisce.
Come già accadeva in “Le notti di Cabiria” di Fellini, la struttura del racconto, una sorta di “picaresco moderno” come lo definiva Arbasino, verrà modulato dai tanti bozzetti di vita segnati dagli incontri con i suoi clienti/amanti più o meno mercenari. I maschi. Ce n’è una bella selezione, camionisti che vogliono solo toccarle il culo, il vecchio romano che si fa fare un pompino mentre lei lo deruba, il ricco con macchina importante sciroccato e divertito di Maurizio Lombardi, bravissimo, il tassista napoletano Sasà Striano, il borghese Corrado Sassi, fino a incontrare l’uomo normale, Lino Musella, con cui sogna di avere una vita normale come quella di tutti.
A differenza del film di Fellini, che aveva una morale in fondo cattolica, qui la grazia si può perdere solo guardando in faccia la realtà e scivolando nella vita senza protezioni magiche diventando così parte di un buio, la notte. Costruito da De Paolis senza mai perdere un attimo lo sguardo sulla sua protagonista, un po’ alla Dardenne, il film funziona perfettamente come ritratto documentato e commovente della vita delle prostitute nigeriane e della protagonista Princess, con tanto di parrucche colorate e sempre diverse che ne accentuano la forza un po’ clownesca con la quale si muove come in un mondo primordiale.
De Paolis non sembra però interessato al ritratto sociologico della realtà della suburra romana, quanto al percorso appunto picaresco o fiabesco della sua eroina. Su Cine 34 alle 0, 55 trovate “Casta e pura”, ritorno di Salvatore Samperi e di Laura Antonelli al modello di “Malizia”, con Fernando Rey, Massimo Ranieri, Enzo Cannavale, Christian De Sica. Su Iris all’1, 40 si ride con “Niente da dichiarare?” di Dany Boon con Benoît Poelvoorde, Dany Boon, Julie Bernard, Karin Viard, François Damiens, costruito sui rapporti fra doganieri francesi e belgi nell’Europa post-Schenghen.
Rai Tre all’1, 40 torna sul Cinema Novo brasiliano con “Tropici” di Gianni Amico, con Joel Barcelos, Janira Santiago, Graciele Campos, Batista Campos, mentre la commedia sexy sprofonda con “La campagnola bella” di Mario Siciliano con Femi Benussi, Franca Gonella, Gianni Dei, Filippo Torriero, Carla Calò su Cine 34 alle 2, 25. Ma la bomba per me e per chi ha lavorato alla vecchia Rai Tre-Liguria diretta da Arnaldo Bagnasco è la programmazione del fantastico “Lo specchio rovesciato” di Gianni Amico e Marco Melani, serie di tre film, totale 177’, dedicati alla nascita e allo sviluppo del Culmv, cioè Compagnia unica di lavoratori merci varie del porto di Genova.
Una storia che inizia nel Trecento. Ricordo che c’erano molti attori dello Stabile di Genova. Italia 1 alle 3, 15 propone invece l’horror con la stupenda Paz de la Huerta (che fine ha fatto?), buona infermiera di giorno e terribile assassina di notte, “Nurse” diretto da Douglas Aarniokoski con Katrina Bowden, Corbin Bleu, Judd Nelson, Boris Kodjoe. Molto spinto. Iris alle 3, 30 propone un polpettone che allora mi colpì molto, “Venere imperiale” di Jean Delannoy con Gina Lollobrigida come Paolina Bonaparte, Stephen Boyd, Raymond Pellegrin, Micheline Presle.
Ricordo che rimasi con gli occhi sbarrati davanti al quasi nudo di Gina-Paolina che si spoglia per farsi ritrarre da Canova. Leggo che è noiosissimo. Non me lo ricordo noioso. Era la risposta alla “Madame Sans Gene”di Christian-Jacque con Sophia Loren prodotto da Carlo Ponti. Altro polpettone del tempo. Chiudo con il discutibile “Zio Adolfo in arte Fuhrer” di Castellano & Pipolo con Adriano Celentano, Anna Gardini, Amanda Lear, Filippo Costanzo , Rete 4 alle 3, 50, che rilanciò la stella di Castellano e Pipolo come registi e quella di Celentano come protagonista comico.