IL DIVANO DEI GIUSTI – IN CHIARO CHE VEDIAMO? NON CREDO SIA PER TUTTI I GUSTI IL ROMANZONE SENTIMENTAL-VANZINIANO “PICCOLO GRANDE AMORE” SU CINE 34 - BELLO MA UN PO’ COMPLESSO IL FILM DI PEDRO ALMODOVAR PROPOSTO DA LA5 “JULIETA”. SU CANALE 27 AVETE IL PIÙ DIVERTENTE “SPACE JAM”. SULLO STESSO CANALE IN SECONDA SERATA RITROVATE “IL LAUREATO” - MI SEMBRAVA INTERESSANTE, MA INVECE LEGGO CHE È TERRIBILE, PIENA DI CLICHÉ, LA COMMEDIA AMERICANA “MADRI E FIGLIE”… VIDEO
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Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo? Bella domanda. Non credo sia per tutti i gusti il romanzone sentimental-vanziniano “Piccolo grande amore” diretto da Carlo Vanzina con Barbara Snellenburg, Raoul Bova, David Warner, Susannah York, Cine 34 alle 21. Che cast però… Era molto divertente, ma proprio una cazzatona dove Clive Owen scopa e spara, spara e scopa, “Shoot 'Em Up – Spara oi muori” diretto da certo Michael Davis con Clive Owen, Paul Giamatti, Monica Bellucci, Stephen McHattie, Greg Bryk, Daniel Pilon. Su Iris alle 21, 10 il veltroniano “L’uomo dei sogni”, americanata co baseball e sogni di ogni tipo, diretto da Phil Alden Robinson con Kevin Costner, Burt Lancaster, Ray Liotta, Gaby Hoffman, Timothy Busfield. Però c’è Burt Lancaster.
Rai Movie alle 21, 10 propone un grande western di John Huston, “Gli inesorabili” con Burt Lancaster, Audrey Hepburn, Lillian Gish, Audie Murphy, Doug McClure, John Saxon, un film sul razzismo e sull’integrazione, dove il capo-famiglia Burt Lancaster difende la ragazza indiana, Audrey Hepburn, che hanno rubato alla sua tribù e cresciuto come una sorella, per la sua idea di famiglia americana, anche se sa benissimo che hanno ragione gli indiani a volersela riprendere. Impagabili Lillian Gish che suona il piano all’aperto, il personaggio fantastico di Joseph Wiseman, che sa la verità, il mezzosangue di John Saxon, odiato dal fratello razzista Audie Murphy. John Saxon mi disse che Burt Lancaster, era anche produttore, gli tagliò molte scene che sviluppavano meglio il suo personaggio.
Curiosamente Saxon era di origine italiana, per nulla indiano. Bello ma un po’ complesso il film di Pedro Almodovar proposto da La5 alle 21, 10, “Julieta” con Emma Suarez, Adriana Ugarte, Inma Cuesta, Rossy De Palma, Nathalie Poza, Pilar Castro. Ispirato a tre racconti di Alice Munro, che ruotano attorno al lutto, ai sensi di colpa e alle donne che devono ricucire tele e rapporti. Julieta, interpretata da due diverse attrici, una più giovane e l'altra più grande, Emma Suarez e Adriana Ugarte, che non ha più notizie della figlia Antia da tredici anni, incontra l'amica storica della figlia, Bea, Michelle Jenner, che dice di averla incontrata.
A questo punto, Julieta molla tutto, anche il nuovo uomo, cambia casa, ritornando in quella dove aveva cresciuto la figlia. E le scrive una lettera che diventa presto il flash back della sua vita. Julieta adulta diventa Julieta giovane in un trionfo di diverse acconciature bionde anni 80 e 90 che faranno la gioia delle signore e dei loro parrucchieri. Siamo in un treno che viaggia nella note e il rifiuto di Julieta di parlare con un signore nella sua carrozza provoca due diverse cose, che Julieta incontri Xoan, Daniel Grao, l'uomo della sua vita, e che il signore, aspirante suicida, trovi la morte buttandosi dal treno. Da qui parte il primo senso di colpa e il curioso incastro tra desiderio maschile, scelta femminile e relative azioni che i vari Ulisse che le donne incontrano finiscono per dovere affrontare.
Il resto non ve lo racconto, ma non si capiva molto neanche quando l’ho visto. Ma le Juliete sono tutte favolose, come ci aspettavamo, e i maschi un po' spenti, come ci aspettavamo. Trionfo di collant anni 80 nel primo flashback e bellissima scena di sesso in treno. Su Canale 27 alle 21, 15 avete il più divertente “Space Jam” di Joe Pytka con Michael Jordan, Bill Murray, Larry Bird, che recitano e giocano a basket con i grandi personaggi dei cartoon della Warner Bros, Silvestro, Bugs Bunny, Porky Pig, Titti. Il primo Space Jam, costruito dalle strepitose pubblicità di Joe Pytka con Michael Jordan, era uno spettacolo. Il secondo non è all’altezza del primo.
Su Rai5 alle 21, 15 passa un film del tutto sconosciuto, “Il vegetariano” di Roberto San Pietro con Sukhpal Singh, Marta Tananyan, Mudassar Ashraf, Luigi Monferrini, dove un ragazzino indiano che lavora in Italia non sa se seguire le regole della sua religione o quelle dei contadini italiani. Occhio che è una delle sorprese della serata il pccolo thriller argentine “4X4”, scrittoe. diretto dal geniale Mariano Cohn (“Nothing”, “Il boss”) con Peter Lanzani, Dady Brieva, Luis Brandoni, dove un ladro di auto si ritrova dentro una macchina che solo esternamente sembrava ordinaria, ma che finisce per imprigionarlo. Non solo. E’ comandata dall’esterno e non si sa che cosa può fargli fare. Tipico film costruito con un’idea forte e budget zero.
Cielo alle 21, 20 propone uno di quei film inglesi ben fatti ambientati in tempo di guerra, “Giorni d’estate”, diretto da Jessica Swale con Gemma Arterton, Gugu Mbatha-Raw, Penelope Wilton, Tom Courtenay, Bernardo Santos, dove una giova ne scrittrice si ritrova in campagna con un ragazzino sfollato dopo il bombardamento tedesco su Londra. Su Italia 1 alle 21, 20 arriva l’ultima versione del celebre romanzo di Robert Matheson “I Am Legend”, già molte volte trasportato al cinema. “Io sono leggenda”, diretto da Francis Lawrence vede Will Smith protagonista con Alice Braga. Non bellissimo. Più divertente l’action fracassone “Con Air” di Simon West con Nicolas Cage, John Cusack, John Malkovich, Steve Buscemi, Rachel Ticotin, Canale Nove alle 21, 40.
Passiamo alla seconda serata con “Il giorno sbagliato” di Derrick Borte con Russell Crowe incazzatissimo, Caren Pistorius, Gabriel Bateman, Jimmy Simpson, Austin P. McKenzie, Rai4 alle 22, 55. Su Canale 27 alle 23, 10 ritrovate “Il laureato” di Mike Nichols con Anne Bancroft, Dustin Hoffman, Katharine Ross, William Daniels. Lo avete anche su Mubi. Mi sembrava interessante, ma invece leggo che è terribile, piena di cliché, la commedia americana “Madri e figlie” diretta nel 2016 da Paul Duddridge, Nigel Levy con Selma Blair, Mira Sorvino, Christina Ricci, Courteney Cox, Sharon Stone, Susan Sarandon. Peccato.
E’ da anni un piccolo cult tra i fan dell’horror-western il violento, eccessivo “Bone Tomahawk” diretto da S. Craig Zahler con Patrick Wilson, Kurt Russell, Lili Simmons, Sean Young, Richard Jenkins, Matthew Fox, Rai Movie alle 23, 20. Aspettatevi di tutto. Torna un altro di quei film sbagliati di Kevin Costner che non riusciamo neanche a vedere, il fantascientifico “L’uomo del giorno dopo” diretto da Kevin Costner con Kevin Costner, Will Patton, Olivia Williams, James Russo. Fu un disastro totale, con 80 milioni di dollari di budget ne incassò 17.
Che pezza! Vi ricordo solo le otto regole della legge della comunità vannacciana del film: 1) Obbedirai agli ordini senza fare domande 2) La punizione sarà rapida 3) La misericordia è per i deboli 4) Il terrore sconfiggerà la ragione 5) La tua fedeltà è al clan 6) La giustizia può essere dettata 7) Qualsiasi membro del clan può sfidare per la leadership il capo del clan 8) C'è una sola pena: la morte. L7 alle 23, 30 propone il documentario sui grandi segreti della famiglia Agnelli, “Il pezzo mancante” diretto nel 2010 da Giovanni Piperno, la morte del fratello di Gianni Agnelli, Giorgio, nel 1965, la morte del figlio Edoardo, nel 2000. Su Canale Nove alle 23, 50 passa il thrillerone francese “Special Forces” di Stéphane Rybojad con Diane Kruger, Djimon Hounsou, Benoît Magimel, Denis Menochet, Raphaël Personnaz.
Non era affatto male “Il ritorno del Monnezza” diretto da Carlo Vanzina con Claudio Amendola come figlio del Monnezza, Elisabetta Rocchetti, Enzo Salvi, Kaspar Capparoni, Gabriella Labate e Andrea Perroni che fa un figlio di Bombolo perfetto, Cine 34 alle 0, 20. Pensato e progettato da anni non solo dai Vanzina, è alla fine decisamente superiore alle aspettative, anche se proprio il pubblico più stracult non accettò l’idea di qualcuno che, con Tomas Milian in vita, ne potesse prendere il posto, fosse anche Claudio Amendola, figlio cioè della “voce” di Monnezza. Quando uscì era il film italiano più atteso dell'anno. I fan già scalpitavano.
Magari per poterlo massacrare, ma va detto che il tipo di attesa che si era creata nel misterioso mondo dei cinefili era quasi da stadio. “Più che all'anteprima per i critici romani all'Adriano di Roma”, scrivevo, “divisi tra i tramezzini e le folli domande tecniche («Voi siete ispirati più a Delitto sull'autostrada o a Delitto al Blue Gay?») il nuovo Monnezza andava visto alla folle preview per pubblico popolare di Guidonia dove è stato salutato come fosse stata una nuova avventura di Indiana Jones.” Rete 4 alle 0, 50 propone il tardissimo western “La vendetta del cowboy” di Terry Miles con Christian Slater, Donald Sutherland, Jill Hennessy, Ben Cotton, Lochlyn Munro. Lasciate perdere. Purtroppo non funzionava nemmeno il noir di Stephen Hopkins “Under Suspicion” con Monica Bellucci, Gene Hackman, Morgan Freeman, Thomas Jane, 7Gold all’1.
Gene Hackman e Morgan Freeman non riescono a tenere in piedi un film che perde colpi ogni volta che entra Monica Bellucci. Ma la colpa non è sua. Credo che il regista sia il meno adatto a dirigere un norta di noir anni ’50 dove ci voleva Jane Greer. Remake di “Guardato a vista” di Claude Miller. Con Romy Schneider, Lino Ventura, Michel Serrault, E’ proprio il progetto che è sbagliato. Iris all’1, 55 ci rallegra con uno dei primi film di Sam Peckinpah, “Sfida nell’alta sierra” con Randolph Scott, Joel McCrea, Mariette Hartley, Ron Starr, e un cast minore che va da R.G.Armstrong a L.Q.Jones, da John Davis Chandler a Warren Oates che spara con un Remington Model 8 forse un po’ moderno. Dovevano esserci Gary Cooper e John Wayne nei ruoli dei vecchi cowboy che si sfideranno in un duello mortale, ma Gary Cooper morì prima delle riprese. Ma anche i vecchi Randolph Scott e Joel McCrea sono fantastici.
Peckinpah riscrisse tutti i dialoghi con storie della sua famiglia e girò talmente poco che alla fine il film poteva montarlo solo lui. Vecchia furbata. Per il cinema di Stefano Calvagna, occhio a “Si vis pacem para bellum”, dove Calvagna è anche attore, assieme a Francesca Fiume, vecchia conoscenza di Stracult, Massimo Bonetti, Giulia Anchisi, Andrea Cocco, Cine 34 alle 3, 05, storia d’amore tra il duro romano Stefano, di professione killer e buttafuori, e una ragazza cinese conosciuta in un ristorante, appunto Francesca Fiume. Secondo Ciro Ippolito, Calvagna è l’ultimo rimasto dei registi davvero indipendenti. Già il trailer è una bomba. Rai Due alle 2, 10 propone il film del ritorno di Gabriele Muccino in Italia, “L’estate addosso” con Brando Pacitto, Matilda Anna Ingrid Lutz, Taylor Frey, Joseph Haro, Guglielmo Poggi.
Rete 4 alle 2, 55 propone un rarissimo musicarello con Dino, “Te lo leggo negli occhi” diretto da Camillo Mastrocinque con Edy Biagetti, Eleonora Bianchi, Anna Campori, Vittorio Congia. No, purtroppo non l’ho visto. Non ho visto neppure il piccolo western “Due pistole per due fratelli” diretto da Sidney Salkow con Buster Crabbe che non faceva un film da sei anni, Neville Brand, Ann Robinson, Slim Pickens, Michael Ansara, che ricorderete protagonista della serie “Lo sceriffo indiano”, Walter Sande, Iris alle 3,35. Prodotto da Edward Small per la Grand Productions Company.
Rai Due alle 3, 45 propone il film di Kim Rossi Stuart “Tommaso” con Kim Rossi Stuart, Cristiana Capotondi, Camilla Luna, Jasmine Trinca, Dagmar Lassander come la mamma del protagonista. Su Cine 34 alle 4,10 passa un altro film di Stefano Calvagna, “Il peso dell’aria” con Brunella De Nardo, Giampiero Lisarelli, Stefano Calvagna, Corinne Cléry. Iris alle 4, 50 propone “Senilità” di Mauro Bolognini con Anthony Franciosa, Claudia Cardinale, Philippe Leroy, Betsy Blair, tratto dal romanzo di Italo Svevo. Chiudo con il film tv “Big Man – Polizza droga” di Steno con Bud Spencer nei panni di i Jack Clementi, agente dei Lloyd's di Londra , detto "il professore”, Ursula Andress e Raymond Pellegrin. Mai visto.