IL DIVANO DEI GIUSTI – “SE LE CARTE SO’ PRONTE PERCHE’ NON TE LE METTI AL CULO?”, SU CINE 34 ALLE 21 C’È DA DIVERTIRSI CON “LA BANDA DEL TRUCIDO”, CON TOMAS MILIAN E LA MOGLIE SCORREGGIONA – E POI IL GRAN CORPO DI URSULA ANDRESS NE “L’INFERMIERA”, CARLO VERDONE IN COPPIA CON RENATO POZZETTO CHE CURANO I CICCIONI CON DIETE ASSURDE E LA NUDISSIMA FEMI BENUSSI IN “LA PROFESSORESSA DI LINGUE” – SU NETFLIX È USCITO “PERSUASIONE”: UN DISASTRO - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

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 Cosa vediamo stasera oltre ai pochi fruttiferi dibattiti su cosa farà Draghi e le commemorazioni di Scalfari? Una buona notizia. Su Netflix è uscito “Persuasione” di Carrie Cracknell con Dakota Johnson, Cosmo Jarvis, Henry Golding, Richard E. Grant, ennesimo adattamento per signore da un romanzo di Jane Austen. Una brutta notizia.

 

Questo “Persuasione” non piace a nessuno è un disastro, un adattamento troppo moderno della Austen dove la povera Dakota Johnson, che ce la mette tutta, finisce per soccombere. Ahi. Per fortuna che oggi esce anche “Country Queen”, prima serie Netflix kenyota con Melissa Kiplagat, una organizzatrice di eventi famosa che torna al villaggio dopo dieci anni di lontananza. Assolutamente da vedere.

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Su Amazon Prime, a pagamento, abbiamo parecchie novità. L’avventuroso “The Lost City” con Sandra Bullock e Channing Tatum. L’ottimo fantascientifico “Dual – Il clone” di Riley Stearns dove la risposta a un cancro fulminante che colpisce la povera Sarah di Karen Gillan è fare subito un’altra Sarah, il suo clone.

 

Leggo solo buone critiche, “Costantemente sorprendente”, “un film strano e memorabile”, Ci sono anche Aaron Paul e Theo James. Sempre su Prime trovate le avventure al gelo di Naomi Watts in “Infinite Storm” di Malgorzata Szumowska. Non ha grandi critiche, ma con questo caldo un po’ di ghiaccio funziona sempre. Non ha buone critiche nemmeno “The Desperate Hours” di Philip Noyce ancora con Naomi Watts, ma penso che me lo vedrò lo stesso. Sono incuriosito anche da “In a Valley of Violence”/”La valle della violenza”, western di Ti West, il regista dell’appena uscito “X – A Sexy horror Story”, con Ethan Hawk e John Travolta.

 

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Sempre su Prime, e credo anche su Sky ci sarebbe lo storicone “Margherita Regina del Nord”, basato sulla storia della regina che nel 1400 unì i paesi nordici, Danimarca, Norvegia e Svezia. Grossa coproduzione diretta da Charlotte Sieling con la favolosa Tryne Dyrholm, già protagonista di “Nico”, Soren Malling, Jakob Oftebro.

 

In chiaro? Ah… beh, su Cine 34 alle 21 c’è da divertirsi con “La banda del Trucido”, secondo film del Monnezza-Tomas Milian, che passa dalla regia di Umberto Lenzi a quella di Stelvio Massi. E ha bisogno di un doppio eroe buono, cioè Luc Merenda. Qui Tomas-Monnezza ha una moglie ciccione chiamata Moby Dick, scritturata per scorreggiare (è così…) un un film comico intitolato Torna a casa Spermula, e si propone come capo della F.I.G.A., cioè Federazione Italiana Gratta Antiviolenza, ladri che hanno una morale e non usano le armi. Fra Merenda e Tomas non è che ci fosse un gran rapporto. A Massi diceva “A Ste0 nun lo fa venì… oggi giri tutto a me, domani tutto a lui…”.

 

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Grande cast dei vecchi tempi, Franco Citti, Massimo Vanni, Salvatore Billa, Mimmo Poli, Nello Pazzafini, Mario Brega, oltre a Elio Zamuto, Corrado Solari e Katia Christine. Su iris alle 21 sono incuriosito dal thriller con triangolo familiare “L’amore criminale”, opera prima di Denise Di Novi, produttrice storica dei grandi film di Tim Burton, con Rosario Dawson e Katherine Heigl, la prima moglie e la seconda compagna, che si contendono lo stesso uomo. Su Canale 20 alle 21, 05 altro thriller, “Whiteout.

 

Incubo bianco” di Dominic Sena con Kate Beckinsale, Gabriel Match,  Alex O’Loughlin, Tom Skerritt, con il caso di un omicidio al Circolo Polare Antartico da risolvere prima che piombi il buio per sei mesi. Non era bellissimo “Risorto” di Kevin Reynolds con Tom Felton, Joseph Fiennes, Cliff Curtis, Peter Firth, Maria Botto, Rai Movie alle 21, 10, in pratica il caso della morte e della resurrezione di Cristo inquadrati come un giallo con tanto di ispettore romano e suo assistente.

 

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E’ sicuramente meglio la commedia di Woody Allen del 2016 “Café Society” con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Blake Lively, Steve Carell, Corey Stoll, visto in mezzo a una marea di folla a Cannes, quando Allen non era ancora stato messo all’indice dal mondo del cinema, al punto che venne scelto come film di apertura mentre i critici più impegnati si sciroppavano un film rumeno di cinque ore da subito bollato come capolavoro. Storia dell’America degli anni ’30 divisa tra i gangster a New York e i cinematografari a Los Angeles, aveva ancora un po’ di fascino, soprattutto nella prima parte, malgrado una poeticuccia alla pupiavati e un respiro da raccontino già sentito e non illuminò la serata di gala di Cannes. Indeciso, come il suo protagonista, Bobby Dorfman, interpretato da Jesse Eisenberg come un giovane Woody Allen, tra New York e Los Angeles, il film si sposta da una città all’altra mentre regnano ovunque i meravigliosi anni trenta, quelli del jazz e dei gangster cresciuti nelle strade e quella dei divi e dei sogni di Hollywood. Tutto sotto il segno della frase “La vita è una commedia scritta da uno sceneggiatore sadico”.

 

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Si ride, perché la famiglia ebrea newyorkese di Bobby è fenomenale, perché il fratello gangster è uno spasso, perché la Hollywood degli anni ’30 di Woody Allen è piena di brio, ma quando la storiellina dell’amore contrastato prende corpo, ma il film perde consistenza e perde il fascino delle citazione del vecchio cinema di Adolphe Menjou e Barbara Stanwyck. Oggi, nessun festival aprirebbe più con un film di Woody Allen. E sono passati solo sei anni. Su Rai Storia alle 21, 10 potete fare un bel tuffo nel cinema di Pietro Germi col proto-western “In nome della legge” di Pietro Germi con Massimo Girotti, Jone Salinas, Charles Vanel, Camillo Mastrocinque.

 

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Lo spettatore meno interessato alla storia del cinema può sempre scegliere su Cielo alle 21, 15, il gran corpo di Ursula Andress in “L’infermiera” di Nello Rossati, che fu un successo della commedia sexy nel 1975. Ursula Andress scivola nella commedia sexy con gran dispendio di nudi frontali, seguita da un’altra Bond Girl senza veli come Luciana Paluzzi, anche se in una produzione di Carlo Ponti, con la fotografia di Ennio Guarnieri e la presenza di buoni attori, da Mario Pisu a Duilio Del Prete. Incassi pazzeschi, oltre i due miliardi di lire, secondo, e di poco, solo a “L’insegnante” con Edwige Fenech. Anche se poi, quando poco dopo la Champion chiuse e Carlo Ponti si rifugiò in Svizzera, nessuno venne più pagato per le vendite all’estero, come ricorda Ursula Andress. Il film però, al tempo, non era male. Bella anche l’ambientazione veneta alla “Signori e signore”, visto che il film è girato tra Vittorio Veneto e Venezia. Eppure il film, già allora, non funzionava del tutto e risultava molto più spampanato delle commedie prodotte da Luciano Martino.

 

E’ come se Nello Rossati, che usciva da un paio di erotichelli e da una precedente commedia sexy, “La nipote”, non riuscisse a manovrare la materia e tutto risultasse eccessivo e un po’ sgradevole, forse troppo realistico. Così Ursula Andress risulta troppo spinta nel gioco dell’infermiera killer, Pisu, il ricco che deve curare, sembra malato per davvero, il perfido Duilio Del Prete è del tutto fuori parte. Daniele Vargas e Marina Confalone sono incantevoli, per non parlare di Jack Palance come Mr. Kitsch (tutto un programma) ma non bastano.

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Ursula oggi difende la regia di Nello Rossati, “Era bravo”, e i fan di tutto il mondo vedono il film proprio per lei, per il suo corpo che si getta completamente nudo in piscina o per le sue scene di sesso con Stefano Sabelli. Alternative? L’horror “Scream 2” di Wes Craven con Jada Pinkett Smith, Neve Campbell, Live Schreiber, Courtney Cox, rapidissimo sequel del primo “Scream”, Mediaset Italia 2 alle 21, 15, l’ottimo giudiziario “L’uomo della pioggia” diretto da Francis Coppola con Matt Damon, Danny de Vito, Claire Danes, Jon Voight e Mickey Rourke, La7 alle 21, 15, l’oscuro thriller su Rai Due alle 21, 20 “La follia viene dal passato” di Jake Helgren.

 

VERDONE POZZETTO SETTE CHILI IN SETTE GIORNI

Una vera alternativa potrebbe essere il popolarissimo, allora, “Serafino” di Pietro Germi, commedia campagnola e musicarella che lanciò la carriera cinematografica di Adriano Celentano, Rete 4 alle 21, 30. Celentano-Serafino se la spassa con la sua famiglia di amici e con la generosa Francesca Romana Coluzzi in un mondo di altri tempi. Ma se la spassa anche con la giovane cugina, Ottavia Piccolo. E lo zio Agenore, Saro Urzì, padre della ragazza, vuole che se la sposi, anche perché intanto serafino ha ereditato e è diventato ricco. Quale vita sceglierà Serafino. Allora il film fu una vera sorpresa e cambiò la carriera di molti, dalla Piccolo alla Coluzzi.

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In seconda serata su Cine 34 alle 22, 55 seguita la serata Tomas Milian con il raro “il consigliori” di Alberto De Martino, un sub-Padrino con Martin Balsam, Francisco Rabal, Dagmar Lassander, Perla Cristal. De Martino ne era molto fiero. Erano film che andavano benissimo e erano venduti in tutto il mondo. Gesuiti e indiani Uroni si cinontrano nel Canada selvaggio del 600 in “Manto nero”, avventuroso di Bruce Beresford con Lothaire Bluteau, August Shellenberg, Aden Young e Sandrine Holt, Rai Movie alle 23. Su Iris alle 23, 15 torna il giallo ultrasperimentale di Brian De Palma con Jon Voight dalla personalità scissa, “Doppia personalità”. Ci sono anche Lolita Davidovich, Steven Bauer, Frances Sternhagen. Il finale è una delle sequenze capolavoro di tutto il cinema di De Palma. Inutile che ve lo dica.

 

7 chili in sette giorni

Su Rete 4 alle 23, 35 torna il divertente “7 chili in 7 giorni” dei fratelli Verdone con Carlo Verdone in coppia con Renato Pozzetto che curano i ciccioni con diete assurde. Ci sono Tiziana Pini, Silvia Annichiarico, Salvatore Porcaro. I filmetti canadesi di Rai Due scivolano anche su Rai Uno, come il mai sentito “Un’escursione d’amore” di Marita Grabiak con Emilie Ullerup, Christopher Russell, Rai 1 alle 00, 15. Meglio su La7D alle 00, 40 lo storico femminista “Artemisia – Passione estrema” di Agnes Merlet con la nostra Valentina Cervi al suo primo film importante come la pittrice Artemiasia Gentileschi, Michel Serrault come il padre Orazio, Miki Manojlovic come il pittore Agostino Tassi e Luca Zingaretti.

 

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Nella notte torna pure il peplum-comicarolo “Cassiodoro il più duro del pretorio” di Oreste Coltellacci con Renzo Montagnani, Adina Martano, Oreste Lionello, Katia Christine, Cine 34 alle 00, 50. Rai Tre/Fuori Orario propone all’1 il film cinese “An Elephant Sitting Still” di Bo Hu, piccola storia di bullismo nel Nord della Cina. Ottimo, invedibile da anni, pure il poliziesco “New Jack City” di Mario Van Peebles, figlio del regista Melvin, tra i padri fondatori della blaxploitation, con Wesley Snipes, Ice-T e lo stesso Mario Van Peebles, Rai 4 all’1, 30.

 

Su Cine 34 alle 2, 30 torna la nudissima Femi Benussi in “La professoressa di lingue”, rara commedia erotica di Demofilo Fidani. Vi segnalo ancora una commedia di Guillaume Canet che meriterebbe una posizione migliore, “Grandi bugie tra amici” con François Cluzet, Marion Cotillard, Laurent Lafitte, Benoît Magimel, Gilles Lellouche, Rai Movie alle 2, 50, il comico “Il capitano della legione” di jean Boyer con Fernandel e nadia Gray, Iris alle 4, 10. Ma passano anche ben due film della saga “Emanuelle”, con una emme sola, che vede protagonista Laura Gemser, “Emanuelle nera”, primo film della serie, diretto da Bitto Albertini con Karin Schubert, Angelo Infanti, Gabriele Tinti, Venantino Venantini, Paola Senatore, Italia 1 alle 3, 35, seguito alle 4, 55 da “Emanuelle.

 

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Perché violenza alle donne?” di Joe D’Amato, terzo film della serie con tanto di scene hard per l’estero con Ivan Rassimov, Karin Schubert, Don Powell e, ovviamente, Marina Frajese per le scene hard. Su Cine 34 completa il quadro il documentario porno di Joe D’Amato con Amanda Lear “ Follie di notte”, e chiude il tutto la commedia di Gianni Di Gregorio “Lontano lontano”, Rai Movie alle 5, dove ritrovate un incantevole Ennio Fantastichini in una delle sue ultimissime parti. E’ tutto. O quasi.