IL DIVANO DEI GIUSTI – PRONTI PER LA COMMEDIA “MASTURBATORIA” “MALIZIA EROTICA”? UN RAGAZZO AFFASCINATO DAL SESSO SCOPRE CHE SOPRA IL SUO APPARTAMENTO VIVONO DUE BELLE INFERMIERE COSÌ COSTRUISCE UN PERISCOPIO PER POTERLE SPIARE. VEDE CHE LE DUE RAGAZZE FANNO SESSO E… IL RESTO LO SCOPRITE SU CIELO ALLE 21:15 – SEMPRE IN PRIMA SERATA RETE 4 PASSA “ROCKY IV” DOVE STALLONE SFIDA IVAN DRAGO - PER CHI NON RIESCE A DORMIRE C’È UNA COMMEDIA SEXY, “L’ADOLESCENTE”…

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Marco Giusti per Dagospia

 

rocky contro ivan drago 3

In chiaro che vediamo stasera? Rete 4 alle 21, 25 presenta “Rocky IV”, scritto, diretto e interpretato da Sylvester Stallone con lo svedese Dolph Lundgren come il suo sfidante, Ivan Drago, il russo di ghiacchio di “Io ti spiezzo in due!”, 1 metro e 90 per 118 chili di peso, ma ci sono anche Talia Shire, Burt Young, Brigitte Nielsen che si fidanzò sul set con Stallone e addirittura James Brown. Per rendere lo scontro più realistico Stallone aveva chiesto a Lundgren di darsele un bel po’ dal vero. Ma un pugno al petto di Lundgren a Stallone lo buttò al tappeto colpito da una pericardia.

 

rocky contro ivan drago 2

Tanto da farlo trasportare di peso in aereo da Vancouver, dove giravano, al St John’s Hospital di Santa Monica, dove stette in rianimazione quattro giorni. Il pugno di Drago/Lundgren gli aveva fatto balzare la pressione del sangue a livelli eccessivi. L’assicurazione non voleva pagare e Stallone protestò. “Ma l’avete visto Dolph Lundgren? E’ un camion col rimorchio!”.

 

Successivamente, Lundgren disse che non sapeva se la crisi a Stallone era stata provocata più dal suo pugno o più dallo stress del lavoro sul set. Il film fu un successo pazzesco, 300 milioni di dollari di incasso nel 1984. Brigitte Nielsen nel 1985, subito dopo l’uscita del film sposò Stallone e divorziò due anni dopo. Nella versione director’s cut del 2021, Stallone, elegantemente, le tagliò gran parte delle battute che le aveva aggiunto sul set.

 

ivan drago 3

Su Iris alle 21 avete il thriller “L’uomo di neve”, diretto da Tomas Alfredson con Michael Fassbender, Charlotte Gainsbourg, Rebecca Ferguson, J.K. Simmons, Chloë Sevigny. Saranno contenti i tanti lettori fan di Jo Nesbo di questa versione anglofona di L’uomo di neve – The Snowman, diretta dal grande regista di Lasciami entrare e La talpa? Mah! Sappiamo già che usciranno con la frase pronta “meglio il libro”.

 

Eppure il film ha un grandioso inizio in mezzo alla neve, con un bambino, un figlio di nessuno, che vede la madre morire nel ghiaccio e si sente abbandonato. Da lì partirà la vendetta del serial killer su giovani madri colpevoli non si sa bene di cosa. Addirittura fatte a pezzi, con una sorta di seghetto portatile che taglia teste come fossero sigari.

malizia erotica

 

Indagano un ispettore spostato e ubriacone in cerca di redenzione, Harry Hole, interpretato da Michael Fassbender, che ha una ex-moglie che forse ancora lo ama, Rakel, Charlotte Gainsbourg, una più giovane poliziotta, Katrine Blatt, Rebecca Ferguson, che ha segreti da nascondere. Nei flashback compare anche uno sconvolto Val Kilmer, come un poliziotto che ha già indagato sul caso uscendone morto. Mentre ha un grande cammeo Chloe Sevigny in una delle sequenze migliori del film.

 

malizia erotica

Alfredson, almeno per noi profani, cattura bene l’atmosfera nordica della Oslo innevata di Jo Nesbo, ma forse fa troppe concessioni al cinema internazionale. E la sceneggiatura, non scritta da Jo Nesbo, ma da Hossein Amini, che forse aveva fatto la stesura iniziale quando il progetto era nelle mani di Martin Scorsese, Peter Straughan, portato da Alfredson, lo sceneggiatore di La talpa, e da Søren Sveistrup, ideatore e produttore della serie The Killing, ci spiega che il film è passato nelle mani di troppi e così troppi sono i buchi, i non detti, le false piste.

 

Magari anche la storia, con tutto il rispetto per Jo Nesbo, non funziona al cinema come funzionava sulla carta. Se riuscite a sintonizzarvi su Tele SanMarino alle 20, 45 avete una oscura commedia italiana televisivca, “Mia moglie, mia figlia, due bebé” di Eugenio Cappuccio con Neri Marcoré, Serena Autieri, Flavia Gatti, Giampiero De Concilio, Mariano Rigillo.

 

barbara rey laura gemser malizia erotica

Su Canale 20 alle 21 avete l’action di una certa fama “Romeo deve morire” di Andrzej Bartkowiak con Jet Li, Delroy Lindo, Aaliyah, Russell Wong, Isaiah Washington. Su Canale 27 alle 21, 10 la commedia sofisticata ambientata nel mondo dell’arte contemporanea americana “Pericolosamente insieme”, ma si chiamava “Legal Eagles”, diretto da Ivan Reitman con Robert Redford, Debra Winger, Daryl Hannah, Brian Dennehy, Terence Stamp, Roscoe Lee Brown. L’idea del film, cioè la figlia del celebre artista che ruba i quadri del padre ai galleristi, nasce dal caso della eredità del da poco scomparso Mark Rothko. Leggo che vennero girati tre diversi finali

 

Su Rai Storia alle 21, 10 avete il curioso “Menocchio” diretto da Alberto Fasulo con Marcello Martini, Maurizio Fanin, Carlo Baldracchi, Nilla Patrizio, Emanuele Bertossi, dove la Chiesa, alla fine del 500, non tollera le idee di un vecchio mugnaio friuliano, Menocchio, che viene perciò massacrato dal Santo Uffizio. Più allegro, su Rai Movie, la commedia tutta al femminile, “Brave ragazze” diretta da Michela Andreozzi con Ambra Angiolini, Ilenia Pastorelli, Serena Rossi, Luca Argentero, Stefania Sandrelli, Silvia D’Amico, Max Tortora e Michela Andreozzi. Nella Gaeta degli anni ’80 l’unica risposta alla mancanza di lavoro e alla violenza maschile per un gruppo di ragazze è armarsi e fare rapine vestite da uomini.

 

 

malizia erotica

Occhio alla commedia erotica italospagnola di Cielo alle 21, 15, “Malizia erotica” di José Ramón Larraz con Laura Gemser, Bárbara Rey, Mila Stanic, Daniele Vargas, José Sazatornil, dove un ragazzo, Alfonsino, Ángel Herraiz, affascinato dal sesso, vive in una famiglia borghese con padre, Alfonso, un po’ ottuso, e una mamma che ha un amante. Scopre che proprio sopra il suo appartamento vivono due belle infermiere, Laura e Barbara, Laura Gemser e Barbara Rey. Così si costruisce un periscopio per poterle spiare. Vede che le due ragazze fanno sesso fra di loro. Lo scoprono e lo invitano a casa loro.

 

Come spiega il titolo italiano, in spagnolo si chiama El periscopio, è una sorta di Malizia coprodotta da Italia e Spagna per la regia di Larraz, allora molto attivo anche nell’horror. Sergio Garrone ha cosceneggiato il tutto. Da parte nostra arrivano Laura Gemser e Daniele Vargas. Per Pilar Almansa Martínez, nel suo dotto saggio “Enfermeria y cine postfranquista. Una vision frivola” (2004), il film “tratta l’omosessualità femminile da una prospettiva molto superficiale.

barbara rey malizia erotica

 

Le protagoniste sono due infermiere lesbiche le cui effusioni sono spiate da un adolescente che utilizza un periscopio per osservarle. Il tema del film non è la rivendicazione dell’omosessualità femminile come un diritto per la donna di scelta, ma la presentazione di donne in atti erotici osservati da un adolescente. Una volta di più l’obiettivo che ci si prefigge è la presentazione di una fantasia erotica”.

 

 

Scrive Carlos Aguilar, “Una commedia masturbatoria tanto quanto la storia che racconta, molto apprezzato alla sua uscita da erotomani di ogni tipo, malgrado la proverbiale goffaggine del regista”. Meglio buttarsi su “Lo squalo 2” di Jeannot Szwarc con Roy Scheider, Lorraine Gary, Murray Hamilton, Joseph Mascolo, Mediaset Italia 1 alle 21, 15. Non saprei… O su la vanzinata della serata, “Piccolo grande amore”, diretto da Carlo Vanzina con Barbara Snellenburg, Raoul Bova, David Warner, Susannah York, Cine 34 alle 21, 15.

 

romeo deve morire

Passiamo alla seconda serata con un mare di repliche, un documentario sul porno americano visto dai danesi, “Naked”, di Nicole Nielsen Horanyi con Denice Klarskov, Ben English, Deaven Brooks, Tory Lane, Krissy Lynn, Cielo alle 23, 15, un thriller su Rete 4 alle 23, 25, “Testimone involontario” diretto da David Hogan con Keenen Ivory Wayans, Jon Voight, Paul Sorvino, Robert Culp. Ci sarebbe anche il thriller “In trappola – Don’t Get Out”, remake tedesco, firmato da Christian Alvart con Paul Lux protagonista, del fortunato film argentino “Desconocido”, dove un imprenditore che accompagnava i figli a scuola si ritrova una bomba pronta a esplodere in auto. E se non paga quello che vogliono i banditi la macchina esploderà.

 

piccolo grande amore bova

Su Canale 20 alle 23, 35 torna il vecchio avventuroso “Highlander” diretto dal neozelandese Russell Mulcahy con Christopher Lambert, Roxanne Hart, Clancy Brown, Sean Connery, Beatie Edney, Alan North. Fu un film di grande successo. Sean Connery, nel ruolo di Juan Sanchez Villa-Lobos Ramirez, girò tutte le sue scene in una settimana per 1 milione di dollari. Fece anche il sequel. Christopher Lambert allora parlava malissimo l’inglese, aveva girato solo “Greystoke”, dove da Tarzan il suo inglese era minimo.

 

Ci mise sei settimane per parlare un inglese possibile per il film. In gran parte venne girato in Scozia, con Sean Connery spesso alticcio. Su 7Gold alle 23, 45 passa lo spaghetti western di Luigi Vanzi “Un uomo, un cavallo, una pistola” con Tony Anthony, Dan Vadis, Marina Berti, Ettore Manni, Marco Guglielmi. Lo Straniero di Tony Anthony ritorna col suo secondo di quattro film, ancora diretto da Luigi Vanzi e prodotto da Infascelli, anche se alla produzione esecutivo troviamo già Allan Klein che sarà fondamentale per lo sviluppo dei film dello Straniero in America.

 

 

raoul bova barbara snellenburg piccolo grande amore

 

Stavolta se la vede con un bandito dalla barba caprina, il grosso americano Dan Vadis detto En Plein, che ha rubato una diligenza tutta d’oro. Ma Daniele Vargas, traditore, gliene mette sotto il naso una identica e cerca di fregarlo. Rispetto alla sua prima apparizione, lo Straniero indossa un poncho, arriva con un ombrellino rosa in mano su un cavallo nero chiamato Pussy (la cosa sarà notata dalla censura americana che dette al film non pochi problemi). Abbastanza ironico, è del tutto indifferente alle donne. Tra le trovate del film Dan Vadis spoglia una ragazza a pistolettate e Raf Baldassare è invitato a mangiare un pollo prima di essere ucciso.

 

Cine 34 alle 2, 15 ha preparato un’altra commedia sexy, “L’adolescente” di Alfonso Brescia con Daniela Giordano, Tuccio Musumeci, Sonia Viviani, Marcello Martana, costruita per il comico catanese, anche eccellente attore di teatro, Tuccio Musumeci, che allora tentava ruoli da protagonista, e per le grazie della giovane Sonia Viviani, allora lanciato come ragazza del Clan di Celentano, rimodellata qui in versione Gloria Guida. “Io ero a Roma a teatro, facevo una cosa di Sciascia”, ricorda Tuccio Musumeci, “Venne a vedermi a teatro Alfonso Brescia e dopo due settimane mi telefonò offrendomi questo film. Che incassò molto bene”.

il clan dei marsigliesi

 

“All’inizio il titolo doveva essere La farmacista, o qualcosa del genere, e come protagonista avrebbe dovuto avere la Giordano”, ricorda Sonia Viviani in “Cine 70”. “Invece mentre si girava, è risultato che questa nipote, interpretata da me, è diventata in qualche modo, protagonista ed allora hanno cambiato il titolo, anche se poi nei cartelloni è rimasta Daniela Giordano, grande, in alto, e Sonia Viviani, più piccolo, in basso. Con la Giordano ho girato pochissime scene. Più che altro ho lavorato con Tuccio Musumeci, un bravissimo attore”.

 

il clan dei marsigliesi

Daniela Giordano, oggi, lo ricorda con simpatia sia per la presenza di Musumeci che per quella di Brescia. Ma ci sono anche una non più giovanissima Dagmar Lassander, che si esibisce in uno spogliarello a ritmo del “Bolero” di Ravel, e Malisa Longo, già in un ruolo da cattiva lesbo dei porno nazi. C’è pure il fratello di Franco Nero, Raffaele o Raf Sparanero, come amante focoso della Giordano. Brescia non è il massimo nella commedia sexy. “Come regista”, dice di lui la Viviani, “posso dire che era meno peggio di tanti altri più quotati di lui… e poi sono grata ad Alfonso per avermi fatto sperimentare ruoli un po’ più grandi, perché fino a quel momento, avevo fatto solo piccole parti in film importanti. Con lui ho cominciato ad imparare qualcosa…”.  Da notare, anche il grande impiego dell’acqua minerale Eureka.

romina power assicurasi vergine

 

 Su Rai Movie alle 2, 45 magari è più interessante il poliziesco “Il clan dei marsigliesi” diretto da José Giovanni con Jean-Paul Belmondo, Claudia Cardinale, Michel Constantin, Gérard Depardieu. Occhio al fantasy riuscita male “Sua Maestà”, diretto dal pur bravo David Gordon Green con un ricco cast, Danny McBride, James Franco, Rasmus Hardiker, Natalie Portman, Toby Jones, Italia 1 alle 2, 55. Ha critiche non brutte, ma atroci. Bollato senza pietà da tutti.

 

Rete 4 alle 3, 30 presenta uno dei più noti film di Amasi Damiani, il disco-musicarello “L’anno dei gatti” con Marc Boyce, Lilli Randi, Claudio Sorrentino, Eolo Capritti, Aldo Massasso. I fan di Amasi saranno contenti nel saperlo, ormai centenario, ancora in attività. Ha appena finito di girare un film… Su Iris alle 3, 40 parte “Angelica e il Gran Sultano” di Bernard Borderie con Michèle Mercier, Robert Hossein, Jean-Claude Pascal, Ali Ben Ayed, Ettore Manni, Erno Crisa, Mino Doro. Al tempo degli spaghetti western andavano così di moda…

romina power assicurasi vergine

 

Su Cine 34 alle 4, 20 passa “Assicurasi vergine” di Giorgio Bianchi, lontana commedia sexy siciliana alla Germi che tentava di lanciare Romina Power come attrice alla Stefania Sandrelli. Con lei ci sono molti buoni attori del tempo, Leopoldo Trieste, come il padre che assicura la verginità della figlia per cento milioni di lire sicuro che la perderà rapidamente, Vittorio Caprioli, Daniela Rocca, Dino Mele. L’ho visto quando uscì… Non memorabile.

 

Chiuderei con il documentario di Franco Maresco sul grande Franco Scaldati, attore e importante commediografo palermitano da poco scomparso, “Gli uomini di questa città non li conosco”, con interventi di Roberto Andò, Letizia Battaglia, Gaspare Cucinella, Mimmo Cuticchio, Emma Dante, Goffredo Fofi, Rai Tre alle 4, 30. 

 

gli uomini di questa citta non li conosco

In questi ultimi anni Franco Maresco ha molto lavorato sui testi di Scaldati riprendendoli a teatro. E tutto il cinema di Maresco deve molto al teatro e al tipo di scrittura di Scaldati, che recitò per lui e Daniele Ciprì nel loro “Cagliostro”.

 

Occhio, però, su Iris alle 5, 20 al vecchissimo film del 1942 “Sette anni di felicità”, girato in doppia versione a Cinecittà, tedesca, firmata da Ernst Marischka, e italiana, firmata da Roberto Savarese, quella che vedremo stanotte, con Vivi Gioi, Wolf Albach-Retty, Hans Moser, Elli Parvo, Paolo Stoppa, Primo Carnera, Carlo Romano. Nella versione tedesca la protagonista è Hannelore Schroth al posto di Vivi Gioi, ma il cast resta immutato. In realtà, il film è tutto di Marishka…