IL DIVANO DEI GIUSTI – PRONTI A RIVEDERE IN PRIMA SERATA SU RETE4 “LO SQUALO”? ROBERT SHAW QUANDO GIRÒ LA SCENA DEL MONOLOGO DOVE RACCONTAVA LA STORIA DELLA “USS INDIANOPOLIS” FECE UN CASINO PERCHÉ ERA UBRIACO. NELLA NOTTE TELEFONÒ A SPIELBERG E CHIESE DI POTERLA RIFARE – SU RAI MOVIE ALLE 21:10 AVETE “SINGLE MA NON TROPPO” – PREPARATEVI A UN TUFFO NEL GRANDE CINEMA D’AZIONE CON “EL CID”, 7 GOLD – IN SECONDA SERATA LA COMMEDIOLA AMERICANA “QUEL MOMENTO IMBARAZZANTE”
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Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Si comincia bene con il vecchio giallone con supercast “Assassinio sul Nilo” diretto da John Guillermin, sceneggiato da Anthoy Shaffer, tratto ovviamente da Agatha Christie, con Peter Ustinov per la prima volta come il baffuto ispettore belga Hercule Poirot (lo farà sei volte), Jane Birkin, Bette Davis, Mia Farrow, Lois Chiles, David Niven, Jon Finch, Olivia Hussey, Simon McCorkindale, Angela Lansbury, Iris alle 21.
Albert Finney si rifiutò di riprendere il personaggio di Poirot che aveva interpretato in “Assassinio sull’Orient Express” perché credeva di non farcela con le temperature egiziane. Facevano oltre 50 gradi nelle ore più calde. La troupe era senza contatti telefonici, i visitatori erano proibiti e fu una lavorazione piuttosto massacrante. Devo dire che adoro il film e ho sempre trovato Guillermin un buon regista di mestiere.
Su Cine 34 alle 21 avete un classico poliziottesco di Umberto Lenzi, “Il cinico, l’infame e il violento” con Umberto Lenzi con Maurizio Merli poliziotto violento romano che non ama Milano ("Vado a prendere una boccata d'aria, anche se in questa città di bauscia l'aria sa solo di polenta"), John Saxon, Tomas Milian come il Cinese dalla battuta pronta (“eh io purtroppo na gamba je la devo rompe per forza"), Renzo Palmer, Gabriella Lepori, Robert Hundar alias Claudio Undari, Nicoletta Machiavelli sempre stupenda, Riccardo Garrone che viene gambizzato col cric per ordine del Cinese (“Daje ancora"), Guido Alberti.
Occhio che su Canale 27 alle 21, 10 torna “Saranno famosi” di Alan Parker con Irene Cara, Lee Curreri, Eddie Barth, Laura Dean, Paul McCrane, Gene Anthony Ray. Tutti a ballare. Su La5 alle 21, 10 passa la vita di un vecchio cavallo in “Black Beauty” di Caroline Thompson, sceneggiatrice di Tim Burton, con Sean Bean, David Thewlis, Jim Carter, Peter Davison, Alun Armstrong, Anthony Walters. Musiche di Danny Elfman.
Mentre su Rai Movie alle 21, 10 avete “Single ma non troppo” commedia al femminile diretta da Christian Ditter con Rebel Wilson, Dakota Johnson, Alison Brie, Leslie Mann, Damon Wayans Jr., Jake Lacy. Non bellissimo.
Piuttosto interessante “Il tabaccaio di Vienna” di Nikolaus Leytner con Bruno Ganz, Karoline Eichhorn, Johannes Krisch, Simon Morzé, Gerti Drassl, Michael Fitz, Rai Storia alle 21, 10, uno degli ultimi film di Bruno Ganz, qui nel ruolo addirittura di Sigmund Freud che dà lezioni di vita a un giovane apprendista tabaccaio. Preparatevi a un tuffo nel grande cinema avventuroso americano con “El Cid” diretto da Anthoni Mann in Spagna per le produzioni di Samuel Bronston con Charlton Heston e Sophia Loren, 7 Gold.
Per Martin Scorsese “uno dei più grandi film epici mai fatti”. Sono d’accordo. L’ho amato fin da ragazzino, con Charlton Heston sul cavallo bianco Babieca, la grande musica di Miklos Rozsa, che si incazzò quando scoprì che gran parte era stata tagliata, i bellissimi set spagnoli.
Eppure Charlton Heston aveva da ridire su Anthony Mann. Non gli andava giù. Avrebbe voluto come regista William Wyler, che lo aveva diretto su “Ben-Hur” l’anno prima, e poi aveva da ridire sul fatto che Mann girava lui le scene d’azione e di battaglia, mentre Wyler le avrebbe affidato all’esperto Yakima Canutt, king delle seconde unitè. Mettiamoci anche l’odio che aveva Heston contro la co-star Sophia Loren, perché era più pagata di lui, un milione di dollari per dieci settimane di lavorazione più duecento dollari a settimana al suo. Un odio che si vedeva nelle scene d’amore, freddissime, con Heston che guarda dall’altra parte.
Poi accadde che nei manifesti giganti del film il nome di Sophia venisse dopo quello di Charlton Heston e partirono i casini. Ma rimane un grande film, scritto da Philip Yordan e segretamente dal blacklisted Ben Barzman e da Basilio Franchina, legatissimo a Sophia. Su questo film iniziò a lavorare in produzione Valerio De Paolis, allora giovanissimo, che diventerà poi produttore e distributore.
Se la vede direttamente con un altro kolossal girato in Spagna, “Lawrence d’Arabia” di David Lean con Peter O'Toole, Alec Guinness, Anthony Quinn, Omar Sharif, Jack Hawkins, José Ferrer. Ho visto entrambi i film da ragazzo e non avete idea di quanto mi siano piaciuti allora. Thriller poco noto, magari interessante, è “Scomparsa” di Heitor Dhalia con la bella Amanda Seyfried, Jennifer Carpenter, Sebastian Stan, Wes Bentley, Daniel Sunjata, Cielo alle 21, 15.
Penso che batterà tutti i film stasera il superclassico di Steven Spielberg, con i dialoghi meravigliosi di John Milius per Robert Shaw “Lo squalo” con Roy Scheider, Richard Dreyfuss, Lorraine Gary e Robert Shaw che si mangia tutti come l’esperto marinaio Quint. Shaw, quando beveva, era un problema per tutto il cast. Per Roy Scheider era “un perfetto gentiluomo non beve, ma dopo un bicchiere diventa un figlio di mignotta”. Quando girò la celebre scena del suo monologo dove raccontava la storia della USS Indianopolis e dei marinai divorati dagli squali, fece un casino perché era ubriaco.
Nella notte telefonò a Spielberg e chiese di poterla rifare. La rifece e commosse tutti. In un primo tempo il regista doveva essere il sofisticato Dick Richards, ma le sue idee non piacquero ai produttori. Musica incredibile di John Williams, premiato con l’Oscar, che all’inizio non piacque a Spielberg. Previsto come uscita nel dicembre del 1974, visto che non era pronto, venne spostato all’estate del 1975 e fu un incredibile blockbuster. Solo Il primo anno fu visto da 67 milioni di spettatori americani.
A seguire, su Rete 4 alle 23, 45 trovate la versione italiana, anche se interamente girata in California, “Tentacoli” di Oliver Hellman alias Ovidio G. Assonitis con John Huston, Shelley Winters, Bo Hopkins, Henry Fonda, Delia Boccardo, Cesare Danova, Marc Fiorini,
Passiamo alla seconda serata. Ci sarebbe la commedia “Quel momento imbarazzante” di Tom Gormican con Zac Efron, Michael B. Jordan, Miles Teller, Imogen Poots, Jessica Lucas, Mackenzie Davis, dove in quel di Manhattan tre amici ventenni credono di essere di conforto a un amico che si è separato dalla sua donna, rimanendo single. Ma incontrano le ragazze della loro vita.
Tv8 alle 23, 30 presenta il sentimentalone spagnolo “Un posto nel mio cuore” di Joaquín Llamas con il nostro Daniele Liotti, Paloma Bloyd, Andrea Duro, Lucía Delgado, Pablo Chiapella. Su Iris alle 23, 40 avete però il superclassico in bianco e nero “Vacanze romane” di William Wyler con Audrey Hepburn, Gregory Peck, Eddie Albert, Tullio Carminati. Occhio a Mimmo Poli cocomeraro. Le scene di esterni romani sono in gran parte dirette segretamente da Luciano Emmer. Oscar per Audrey Hepburn, la costumista Edith Head e per la sceneggiatura di Dalton Trumbo, che non firmava per problemi di maccartismo.
Italia 1 alle 23, 50 presenta la piccola commedia di gran successo in tv “Din Don una parrocchia in due” di Claudio Norza con Enzo Salvi, Maurizio Battista, Andrea Dianetti, Giorgia Wurth, Emy Bergamo.
Cine 34 alle 0, 55 propone il film più stracult della serata, “Chiavi in mano” diretto da Mariano Laurenti con Martufello, Angela Cavagna, Sergio Vastano, Cinzia Roccaforte, Ramona Badescu, tarda rivisitazione della vecchia Ubalda della Fenech, qui con Ramona Badescu al posto di Edwige, Martufello al posto di Pippo Franco, commenti continuo di Roberto Da Crema alias Il Baffo e così vià. “Un tentativo non riuscito di rifare dopo 25 anni il filone dell’Ubalda”, ammise lo stesso regista, “Ma oggi non c’è più il pubblico che gradisce il genere, non si trovano le sale e non ci sono più attori importanti”.
Ricordo che prima di “Chiavi in mano”, il mitico Galliano Juso, forte di una recensione di Walter Veltroni dedicata al film (ma era ironica…) cercò di convincere il produttore Luciano Martino a farne un remake dell’Ubalda diretto da Enrico Ghezzi dal titolo “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta (ri)muda e tutta (ri)calda”. Ovviamente non si fece mai. Martino si riprese il film e lo passò a Mariano Laurenti, già regista del primo film, con la frase, geniale ma che ho qualche pudore a scrivere, “i film stronzi devono farli gli stronzi”.
Anche io proposi a Martino, senza sapere nulla dell’operazione Juso, una rivisitazione di un suo classico, “L’insegnante” con Alvaro Vitali e Mario Carotenuto… non vi dico altro. Iris all’1, 55 propone il raro “Una notte che piove” di Gianfranco Bullo con Massimo Venturiello, Olga Beaumont, Viola Simoncioni, Giovanni Costa, mentre Italia 1 alle 2, 30 lancia “Ferragosto O.K.”, film tv di Sergio Martino con Mauro Di Francesco, una giovane e spogliata Alessandra Mussolini, Sabrina Salerno, Gianni Ciardo, Gegia.
Rai Movie alle 2, 35 presenta invece il kolossal italo-russo “La tenda rossa” di Michail K. Kalatozov con Claudia Cardinale, Sean Connery, Hardy Krüger, Peter Finch, dove si mette in scena la tragica avventura del dirigibile “Italia” che nel 1928 sorvolò il Polo Nord e lì si arenò in attesa dei soccorsi. Magari vi interessa di più il rarissimo horror televisivo “Miriam” di Biagio Proietti con Luisa Rossi, Corrado Annicelli, Claudia Vegliante, Martina Carpi, Aldo Bufi Landi, girato nel 1980 per la serie “Il fascino dell’insolito”. Occhio anche su Rai Tre/Fuori orario alle 3, 15 al documentario di Pasquale Prunas e Roberto Rossellini “Benito Mussolini”, girato nel 1962. Chiudo con un vecchio filmone del 1950 che mi piacerebbe rivedere, “Il caimano del Piave” di Giorgio Bianchi con Milly Vitale, Gino Cervi, Frank Latimore, Francesco Golisano, Harry Feist, ambientato sul fronte italiano, tra Caporetto e il Piave, della Grande Guerra. Buona notte.