IL DIVANO DEI GIUSTI – E STASERA IN CHIARO CHE VEDIAMO? IN ATTESA DI UN ALTRO SHOW DI SGARBI & MORGAN, SU IRIS ALLE 21 C’È “ALLA CONQUISTA DEL WEST” - SU RAI 5 ALLE 21:15 AVETE “IL SEGRETO DI UNA FAMIGLIA”, THRILLER CON STORIA LESBO FRA DUE SORELLE - CANALE 5 RISPONDE CON “UNA MAMMA ALL’IMPROVVISO” - CINE 34 ALLE 0:35 RIPROPONE IL RARISSIMO “LA PRINCIPESSA SUL PISELLO” PORNO FIABA EROTICA DEL 1973 - VIDEO
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Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? In attesa di altro show di cazzocazzovaffanculo di Sgarbi&Morgan, degno di apparire nella programmazione di cinema trash di Cine 34 più che nel Maxxi del neodirettore Giuli, In chiaro in prima serata torna, su Iris alle 21, il più noto dei film americani girati in Cinerama, cioè “La conquista del west” diretto da John Ford, Henry Hathaway, George Marshall con un cast che andava da James Stewart, che a 53 anni fa il trapper ventenne, a Carroll Baker, da Lee J. Cobb a Henry Fonda, da John Wayne, in versione generale Grant a Gregory Peck, , da George Peppard a Richard Widmark, da Eli Wallach, già pronto per il ruolo di Tuco in “Il buono il brutto il cattivo” a un Lee Van Cleef che fa il pirata della palude.
Fu su questo set, complicatissimo che perde la falange della mano destra (o sinistra) come vediamo all’inizio di “Per qualche dollaro in più”. Il film vinse tre Oscar, sceneggiatura, suono e montaggio. Leggo che le riprese in Cinerama, con tre macchine, intimidivano gli attori che se le sentivano addosso sui primi piani. Ford, che aveva l’abitudine di stare accanto alla cinepresa, non sapeva dove mettersi, allora Joseph La Shelle, direttore della fotografia, si inventò un marchingegno per farlo stare sopra le tre cineprese.
Il costo delle riprese, con tre macchine, era così alto che venne chiesto agli attori di imparare perfettamente le battute in modo che non si dovesse ripetere nessuna scena. Come tutti sanno l’episodio più bello è quello di John Ford, “The Civil War”. Hathaway ne diresse tre, "The Rivers", "The Plains" e "The Outlaws", e George Marshall “The Railroad”.
E’ l’unico film dove recitano assieme tre superstar del western, John Wayne, James Stewart e Henry Fonda. Peter Bogdanovich cercò di averli tutti e tre per “Streets of Laredo”, il film che voleva trarre nel 1973 dal capolavoro di Larry McMurtry, ma Wayne trovò il romanzo troppo depressivo (“depressing”).
Nel 1963 il film incassò meno di “Cleopatra”, che costava però una enormità, e quindi fu un successo, cosa che non fu “Cleopatra”. Tutti i bambini romani del tempo videro più volte il film nel vero cinerama, coi tre schermi, al cinema Royal. I bambini di Grosseto, lo videro non in Cinerama, ma con i tre schermi attaccati su un’unica pellicola, praticamente, con le righe che univano malamente l’inquadratura.
Su Cine 34 alle 21 mi dispiace, ma avete ancora una volta “Le nuove comiche” di Neri Parenti con Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, Ramona Badescu, mentre su Canale 20 alle 21, 05 passa il fantasy catastrofico con tanto di epidemie e Vallo di Adriano “Doomsday – Il giorno del giudizio” diretto nel 2008 da Neil Marshall con Rhona Mitra, Bob Hoskins, Malcolm McDowell, Caryn Peterson, Adeola Ariyo, Emma Cleasby. Rhoma Mitra fu il modello di Lara Croft per i videogiochi.
Su Canale 27 alle 21, 10 passa “Batman - il ritorno” di Tim Burton con Michael Keaton, Michelle Pfeiffer, Danny DeVito, Christopher Walken, Michael Gough, sequel del già bellissimo “Batman”. Quando lo vidi, il film uscì dopo “Edward mani di forbici”, ci sembrò molto più di una versione riuscita del fumetto, una commedia romantica e dark sui freaks della società, dal Pinguino meraviglio di Danny De Vito alla Cat-Woman di Michelle Pfeiffer. Burton costruisce alla perfezione tutti i suoi personaggi, e gioca la carta della favola nera come nessun altro. Magari il Batman di Nolan sarà più moderno, ma quello di Burton è grande cinema fantasy alla Mario Bava.
Su Rai Movie alle 21, 10 vedo che passa “I ragazzi venuti dal Brasile”, conspiracy-thriller di grande successo diretto dal Franklin J. Schaffner di “Patton” e “Papillon”, tratto da un romanzo di Ira Levin con Laurence Olivier cacciatore di nazisti, Gregory Peck come terribile dottor Mengele che ha fatto nascere geneticamente 94 piccoli Hitler in Brasile, James Mason, Lilli Palmer, Steve Guttenberg e Bruno Ganz. Gregory Peck, che aveva accettato il ruolo dopo l’uscita di scena di George C. Scott, venne molto criticato per il suo Mengele, ma tutti i suoi amici, da Jack Lemmon a Walter Matthau lo avevano supportato. Non era certo un ruolo facile. Venne candidato all’Oscar però Laurence Olivier e fu la sua decima nomination. Quell’anno vinse però un Oscar alla carriera, non per il film.
Su Rai 5 alle 21, 15 avete il thriller politico-familiare con storia lesbica fra due sorelle “Il segreto di una famiglia” diretto da Pablo Trapero con Bérénice Bejo, Martina Gusman, Graciela Borges, Edgar Ramirez, Joaquín Furriel, dove il segreto non è solo il legame lesbico della due bellissime sorelle, la Bejo e la Gusman, ma qualcosa di davvero più brutto. “American Ultra” di Nima Nourizadeh con Kristen Stewart, Jesse Eisenberg, John Leguizamo, Topher Grace, Walton Goggins è un thriller politico dove è di scena un agente della Cia dormiente, Jesse Eisenberg, che viene risvegliato nella piccola città dove vive con la famiglia e la fidanzata.
Pensano di essere i predatori invece sono le prede i killer prescelti per una missione su un pianeta infestato di pericoli mostruosi in “Predators”, action di Nimród Antal con Adrien Brody, Alice Braga, Topher Grace, Laurence Fishburne, Danny Trejo, Walton Goggins. Bel cast.
Su Rai Due alle 21, 20 passa il pochissimo visto fantasy “Il regno” di Francesco Fanuele con Stefano Fresi, Max Tortora, Silvia D'Amico, Fotinì Peluso, Francesca Nunzi, dove l’eredità di un uomo abbandonato dal padre trent’anni prima e ora autista dell’Atac è un regno medievale su Via Salaria. Vabbé… Vediamo chi lo vede stasera.
Canale 5 risponde alle 21, 20 con la commedia “Una mamma all’improvviso” diretto da Claudio Norza con Giulia Bevilacqua, Simone Corrente, Cecilia Dazzi, Crisula Stafida, Enzo De Caro, dove una ragazza in coma da 17 anni si risveglia con la testa e le esperienze di vita che aveva prima, ma è ormai una trentenne.
Non credo sia tanto meglio “Le insolite sospette”, commedia al femminile con rapina diretta da Francine McDougall con Mena Suvari, James Marsden, Marla Sokoloff, Alexandra Holden, Marley Shelton, Warner tv alle 21, 30.
Passiamo alla seconda serata. Posso segnalarvi il protodecameroneide a episodi “Le piacevoli notte” diretto da Armando Crispino e Luciano Lucignani con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Gina Lollobrigida, Adolfo Celi, Eros Pagni, Magda Konopka, Gigi Ballista, Hélène Chanel, Sandro Dori e Gigi Proietti, Cine 34 alle 23. Uno di quei film in costume pensato da Mario Cecchi Gori per il mercato americano, come “Una vergine per il principe” di Pasquale Festa Campanile e “L’arcidiavolo” di Ettore Scola che non funzionarono benissimo. Anzi.
Su La 7 alle 23, 15 trovate l’ultimo film di Francesco Rosi, “La tregua”, tratto dal romanzo di Primo Levi, film davvero faticoso da girare e gestire in Russia con John Turturro, Massimo Ghini, Rade Serbedzija, Stefano Dionisi, Lorenza Indovina, Claudio Bisio. In pratica è il racconto del ritorno in patria degli ebrei italiani da Auschwitz. Fu anche l’ultimo film di Ruggero Mastroianni, il montatore fratello di Marcello, e di Pasqualino De Santis, il grande direttore della fotografia che morì sul set,.
Occhio che su Rete 4 alle 23, 35 passa “Cellular” diretto da David R. Ellis con Kim Basinger, Chris Evans, Jason Statham, William H. Macy, Eric Christian Olsen, thriller tutto costruito dallo sceneggiatore Larry Cohen, lo stesso che ci aveva dato “Phone Booth”, su un cellulare. In pratica una evoluzione del thriller con la cabina telefonica, ormai superata.
Rai4 alle 23, 45 passa l’horror “Kristy” di Oliver Blackburn con Ashley Greene, Haley Bennett, Lucas Till, James Ransone, Chris Coy, Mathew St. Patrick, dove una ragazza, rimasta da sola al college per la Festa del Ringraziamento riceve la vista non gradita di un gruppo di teppisti. Su Iris a mezzanotte avete il modesto “Il californiano”, piccolo western diretto da Boris Sagal con Charles Bronson e un Kurt Russell bambino, uscito nel 1964, lo stesso anno di “Per un pugno di dollari”, film che Bronson, stupidamente ma come tante altre star western, rifiutò. E si mangiò le mani per anni quando scoprì quanto venne pagato Clint Eastwood già al suo secondo film.
Su Canale 5 alle 0, 10 passa “Sex and the City – The Movie” diretto nel 2008 da Michael Patrick King con Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Cynthia Nixon, Kristin Davis, Chris Noth, mentre su Italia passa l’horror “Auguri per la tua morte” diretto da Christopher Landon con Jessica Rothe, Israel Broussard, Ruby Modine, Rachel Matthews, Charles Aitken. Nomi davvero poco noti.
Cine 34 alle 0,35 ripropone il rarissimo “La principessa sul pisello” di Piero Regnoli con Susanna Martinkova come Cenerentola, Christa Linder come Biancaneve, Amparo Pilar, Gino Milli, Marisa Bertoni, Marcello Bonini Olas, Rossana Canghiari, porno fiaba erotica, girata nel 1973 e uscita solo per pochi giorni nel 1976. Susanna Martinkova, attrice praghese con un buon curriculum, aveva lavorato nel “Teatro nero” e già in parecchi film in Italia, si ritrova come protagonista quando il film si intitola solo Cenerentola e si sta girando a Roma.
In un articolo di “La Sicilia”, Susanna Martinkova dice che “Questa Cenerentola proprio per il suo stile tra il divertente e l’erotico è la prima reale occasione che ho avuto per cimentarmi con quelle che io ritengo le mie possibilità”. Mah… Il primo episodio è una rilettura di Cenerentola porno, con Susanna Martinova, che si ritrova nuda a mezzanotte dopo un’orgia passata dal principe, che è una specie di playboy cinico, mentre le sorellastre lavorano in un postribolo. Al posto della scarpetta ci sono delle mutande. Nel secondo episodio è di scena Biancaneve, Christa Linder. I nani si chiamano Sozzolo, Mosciolo, Fregnolo, Caccolo, Petolo, Minchiolo, Ciucciolo.
Su Rete 4 all’1, 55 troviamo “Odissea nuda” di Franco Rossi con Enrico Maria Salerno, Patricia Dolores Donlon, Venantino Venantini, uno dei primi grandi film esotici italiani con viaggio in Polinesia dell’intellettuale che si innamora del posto. Venantino rimase da quelle parti per parecchio tempo.
Su Cine 34 alle 2, 05 arriva “Laura… a 16 anni mi diceste di sì” di Alfonso Brescia con Carmelo Zappulla, Maria Romano, Biagio Pelligra, Francesca Rimbaldi, Michele Esposito. Iris alle 3, 15 spinge “Il Bounty” nella versione diretta da Roger Donaldson, regista non proprio personale, con un cast da paura, Mel Gibson, Anthony Hopkins, Daniel Day Lewis e Edward Fox.
Nella notte più fonda passa di tutto, dal peplum di Giorgio Ferroni “Il leone di tebe” con Mark Forest, Yvonne Furneaux, Massimo Serato, Rosalba Neri, Pierre Cressoy, Cine 34 alle 3, 30, alla tarda commedia di Giorgio Capitani “Arrivederci e grazie” con Ugo Tognazzi, Ricky Tognazzi, Gianmarco Tognazzi, Milly Carlucci, Rete 4 alle 3, 40.
Mi ha raccontato ieri Carlo Verdone di aver sentito uno studente di una scuola di cinema che pensava che Ugo Tognazzi fosse uno dei tre fratelli Tognazzi… Rai Due alle 3, 50 presenta invece il film di Uberto Pasolini “Still Life” con Eddie Marsan, Joanne Froggatt, Karen Drury, Andrew Buchan, Neil D'Souza. Bello, rigoroso, civile, assolutamente perfetto. Incredibile che sia diretto da un regista italiano. E invece è così, anche se l’Uberto Pasolini regista, ma anche sceneggiatore e produttore di questo film vive da oltre trent’anni in Inghilterra.
Occhio anche al suo straordinario protagonista sul quale poggia l’intera costruzione registica, Eddie Marsan, minuscolo, buffo caratterista che abbiamo già visto in molti fantasy hollywoodiani e che proprio Pasolini aveva scoperto anni fa in “I vestiti dell’imperatore”, dove faceva il cameriere di Napoleone. In "Still Life" seguiamo le giornate di John May, cioè Eddie Marson, piccolo funzionario londinese incaricato di rintracciare i parenti delle persone morte in solitudine e organizzare per loro dei funerali decenti.
Lo fa col massimo scrupolo. Scegliendo brani musicali, bare, fotografia, frasi sulle lapidi. Orgoglioso del proprio compito di essere l’ultimo accompagnatore di persone che non ha mai conosciuto da vive, ma delle quali sembra così intimo amico. Fino a quando, è la crisi, il suo capo decide che il suo lavoro è inutile e costoso e John May riversa così sul suo ultimo caso, quello di un ubriacone, tutta la sua meticolosità e la sua passione.
Ma rivelando in questo quanto la sua stessa vita sia cosi simile a quella dei cari estinti da lui accompagnati per l'ultimo viaggio. Chiudo col rarissimo spionistico italo-tedesco-israeliano “A chi tocca… tocca” (“The Uranium Conspiracy”), diretto nel 1978 da Gianfranco Baldanello e da Menahem Golan, prodotto da Golane. Globus con Fabio Testi, Janet Agren, Assaf Dayan, Siegfried Rauch, Oded Kotler, Gianni Rizzo, Rai Movie alle 5, dove Testi, agente segreto, assieme all’amico Assaf Dayan (figli di Moshe…) va a caccia di un carico di uranio in Europa, tra Venezia e Amsterdam e tromba le belle ragazze come Janet Agren, sempre senza mutande.
Davvero poco visto. Non ho capito il perché del doppio regista. Può essere che Golan e Globus abbiano rigirato il film di Baldanello, qui alla fine della sua carriera, che già aveva girato in Israele, con Alexander Akohen, lo stravagante western italo-israeliano “Black Jack”…