IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - IN PRIMA SERATA TORNA IL POLITICAMENTE SCORRETTO CON IL CINEPANETTONE SCORREGGIONE "VACANZE AI CARAIBI" TRA GRASSONE MANDATE AFFANCULO E I PRETI NERI CHE SEMBRANO I FIGLI DI TARTUFON - AVETE ANCHE IL DIVERTENTE "I GEMELLI", L’OTTIMO WESTERN POLITICO “I PROFESSIONISTI” E “BLUE KIDS”, NOIR ITALIANO DOVE PER UNA VOLTA I PROTAGONISTI NON SONO NÉ ROMANI NÉ EMARGINATI - IN SECONDA SERATA PASSA “IL GRANDE GATSBY” DI BAZ LUHRMANN. ALL’EPOCA AI CRITICI NON PIACQUE PER NULLA… - VIDEO
-Marco Giusti per Dagospia
Vediamo cosa c’è in chiaro. Cine 34 alle 21 propone “Vacanze ai Caraibi” di Neri Parenti con Christian De Sica, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro, Luca Argentero, Ilaria Spada. Vi giro un po’ di battute. “Presto, usciamo da questa cloaca!”. “Posso prenderglielo in mano?”. “A noi il debito greco ci fa ’na pippa… a due mani!”. “Praaaa!!! Te sei liberato?”. Ritorno del vecchio cinepanettone scorreggione con Christian e Ghini, in versione addirittura bionda! “E’ la mia Rhonda Fleming”, disse di lui Christian. Torna Neri Parenti con un copione scritto da Brizzi e Martani. Tornano i doppi sensi trivialissimi. “A te piace grosso?”.
Torna il politicamente scorretto con le grassone mandate affanculo e i preti neri che sembrano i figli di Tartufon. Tornano le scopate. “Mamma mia che coito!”. E Ilaria Spada trionfa come volgarissima comica romana come non se ne vedevano da anni. “Ma che d’è, un vibratore pe’ fachiri?”. “Ho gli ormoni che si agitano come trote”. “Se chiamava Fausto anche il mi’ criceto, poraccio, è morto schiacciato”. Insomma. “Vacanze ai Caraibi”, malgrado la mancanza del Presidente De Laurentiis, è un ritorno clamoroso al cinepanettone Filmauro di dieci anni fa.
Con tutti i suoi difetti, magari, gli sponsor più incredibili, un episodio, quello con Dario Bandiera, che è lasciato un po’ in aria, senza un finale, qualche lentezza nella seconda parte. Ma è un gran divertimento per il pubblico dei fedelissimi del genere. Nell’episodio di Christian, quello meglio costruito, i ricchi Mario e Gianna Grossi Tubi, cioè Christian e Angela Finocchiaro, vanno ai Caraibi per incontrare la figlia Anna, Maria Luisa De Crescenzo, e il suo fidanzato, l’attempato Ottavio Vianale, cioè Massimo Ghini.
Si vorrebbero anche sposare, malgrado i due cognomi uniti, Grossi-Tubi-Via-Anale non suoni proprio benissimo. Gianna, che si oppone al matrimonio, non sa che il marito ha dilapidato tutto il suo patrimonio, ha pagato la vacanza rubando 5000 euro al portiere, e è venuto ai Caraibi soprattutto per vendere la loro villa e salvarsi. Infatti canta “Bamboleio” al ritmo di “non ci ho un euro-non ci ho un euro-e se non vendo me lo prendo dritto in cul!” Non solo. Mario vede nel matrimonio con Ottavio, apparentemente miliardario, una svolta fortunata, mentre la moglie progetta di farlo menare pesantemente dalla malavita locale.
Ottavio, invece, è spiantato, vive da due anni a scrocco nella villa dell’amico Lapo, visto malissimo dal cameriere. L’episodio di Luca Argentero e Ilaria Spada è invece tutto giocato sull’incontro di due anime gemelle che vanno d’accordo solo sul sesso. Per il resto non si sopportano. Lui non fuma e lei fuma, lui è un intellettuale, un filologo, con tanto di commento della Spada (“filologo?Ah, lo facevo più un lavoretto da donne”), e lei ha un nail-shop, lui odia il ballo, lei lo adora. Ma col sesso si scatenano. Così lasciano i rispettivi compagni e volano ai Caraibi, dove la situazione si inasprirà. Non tutto è riuscito e originale, certo, ma il film è pieno di battute, il culo della Spada, molto esibit
o, e la sua verve comica trionfano, Ghini e Christian sono perfetti, i dialoghi tra Dario Bandiera e la vecchia nonna siciliana tormentata dal nipote fanno molto ridere. E la grande scena di peti nel bagagliaio della macchina dei rapitori, dove darà i suoi effetti un pesante tortino di fagioli, è quel che ci vuole davvero in un cinepanettone che si rispetti. “Ma ce l’hanno il culo le balene?”.
Su Canale 27 alle 21 trovate il divertente “I gemelli” di Ivan Reitman con Danny DeVito, Arnold Schwarzenegger, Chloe Webb, Kelly Preston, Bonnie Bartlett. I due protagonisti e il regista lavorarono a percentuale, perché sarebbero costati troppo per il film. E fu un affare. Schwarzenegger con il suo 20% guadagnò 35 milioni di dollari, molto più di quanto aveva preso con i Terminator. C’era anche il rpogetto di fare un sequel, “Triplets”, con un terzo gemello, Eddie Murphy.
Su Rai Movie alle 21, 10 passa l’ottimo western politico “I professionisti” di i Richard Brooks con Burt Lancaster, Lee Marvin, Robert Ryan, Jack Palance, Claudia Cardinale. Burt Lancaster e Lee Marvin sembrano riproporre un po’ la coppia Burt -Gary Cooper di “Vera Cruz”. Hanno combattutto con i rivoluzionari anni prima dalla parte giusta e ora, per soldi, devono recupera la bella moglie di un riccone yankee, Claudia Cardinale, rapita da un loro vecchio compare, Jack Palance. Ma non è stata rapita, è scappata di proposito.
La Cardinale è bellissima, anche se per tutto il film Burt Lancaster dirà di preferirle la guerrigliera Sissi Chiquita di Marie Gomez, una bomba messicana che fa vedere le tette e, come dice Burt, “non dice mai di no”. Il quartetto dei professionisti è magistrale e il nostro cinema ha rubata a piene mani idee dal film. Lee Marvin, che secondo Tarantino, non ha mai recitato davvero dopo “Cat Ballou”, troppo preso dalla bottiglia, si limita a dare ordini e a parlare con Burt dei bei tempi. Ma ha una presenza incredibile.
Capisco cosa voglia dire Tarantino, e un po’ è vero che è appannato, ma non lo potresti sostituire con nessun altro. Burt Lancaster, invece, è una bomba, non solo è cinico e ride come in “Vera Cruz”, non si fida di nessuno, sorride con tutti i denti bianchissimi in evidenza, può sparare anche alle donne, ma a 52 anni fa da solo tutte le acrobazie e le cadute, sale aggrappato a una corda su un roccione senza nessun tipo di protezione. Robert Ryan, al tempo malato di cancro ai polmoni, si limita a poco, ma è un grande attore e già vederlo li fa stare meglio.
Ma la vera sorpresa, oggi come allora, è Woody Strode, gigantesco attore afro-nativo americano, che tira con l’arco, glielo insegnò per questo film Richard Farnsworth, come Burt fa tutte le sue cadute, anche perché non c’era uno stunt nero di quella taglia, per la prima volta nella sua carriera ha un vero e proprio ruolo. La sua presenza illumina un film che anticipa il Mucchio selvaggio di Peckinpah per temi e rapporti tra gringos e rivoluzione, per non parlare di “C’era una volta il West” e, soprattutto, di “Keoma” di Castellari, dove Woody Strode torna a tirare con l’arco.
La stunt della Cardinale, leggo si fece male sul set in una scena pericolosissima a cavallo. Così si dovette fare da sola tutte le scene più difficili a cavallo. Guardate come cerca di abbindolare Burt Lancaster togliendosi gli abiti mentre cerca di prendergli la pistola dalla fondina. Ma Burt l’aveva già capita e anticipata. Cielo alle 21, 15 passa “Sliding Doors” di Peter Howitt con Gwyneth Paltrow, John Lynch, John Hannah, Jeanne Tripplehorn, celebre film romantic dove se sbagli unam ossa cambia tutta la tua vita.
Su Rai5 alle 21, 15 potete vedere “Blue Kids”, opera prima e finora unica di Andrea Tagliaferri, sceneggiatore di Matteo Garrone, qui produttore, con Matilde Gioli, Fabrizio Falco, Agnese Claisse, Giustiniano Alpi, Lorenzo Gioielli. Per una volta i protagonisti di un noir italiano non sono né romani né emarginati. Anzi. I due giovani protagonisti sono giovani, ricchi, annoiati e viziati. Sessualmente poco chiariti. E uccidono con una grande facilità, quasi senza un vero motivo. I soldi, certo, una vita facile, ma non c’è nessuna vera progettualità nell’uccidere, non c’è neanche una giustificazione morale, come in Dogman.
Costruito attorno a una bellissima fotografia, che passa da grandi paesaggi piovosi e autunnali di un nord depresso e deprimente abitato da borghesi senza vita ai primissimi piani dei suoi due protagonisti, Fabrizio Falco e Agnes Claisse, lui attor giovane a teatro per Cecchi e Ronconi, lei figlia di Laura Morante, già inquadrata da Verdone, un’assoluta scoperta, Blue Kids ci mostra proprio un minimo di storia. Quella di due giovani stanchi e nullafacenti che si aspettano i soldi della madre morente. Ma i soldi non verranno.
Andranno invece al padre, industriale dei polli, come nel celebre film di Giulio Questi (La morte ha fatto l’uovo), che ha una nuova compagna e nessuna intenzione di sovvenzionare i due rampolli sfaticati. Così i due fratellini faranno fuori padre e matrigna e prenderanno una via criminale coinvolgendo nell'impresa una bella cameriera, Matilde Gioli, che mettono in mezzo in tutti i sensi. Ritratto impietoso di una gioventù bruciata di provincia, quella che ha prodotto i voti alla Lega di Salvini, diciamo, il film è dominatao dagli occhi e dai primissimi piani di Agnes Claisse, la mente criminale che coinvolge il fratello, molto più debole, in una spirale di sesso perverso e criminalità.
Su Tele San Marino alle 21, 15 passa invece “In punta di piedi” diretto nel 2018 da Alessandro D'Alatri con Bianca Guaccero, Cristiana Dell'Anna, Marco Palvetti, Giorgia Agata, Elena Foresta, storia di una ragazzina con la passione della danza che ha il problema di essere figlia di un boss scissionista di Secondigliano e già uscire di casa le potrebbe essere fatale. Su Italia 1 alle 21, 20 troviamo il revenge movie “Peppermint – L’angelo della vendetta” di Pierre Morel con Jennifer Garner, John Ortiz, John Gallagher Jr., Annie Ilonzeh, Juan Pablo Raba.
Su Rai4 alle 21, 20 trovate invece “Primal – Istinto animale” di Nick Powell con Nicolas Cage, Famke Janssen, Kevin Durand, Michael Imperioli, LaMonica Garrett, complicata storia di caccia grossa a un giaguaro bianco e a un killer su una nave con Nicolas Cage che deve salvare la rarissima bestia e eliminare il killer umano. Su Canale Nove alle 21, 30 arriva “E’ già ieri”, cioè il remake italiano di “Il giorno della marmotta”, diretto da Giulio Manfredonia con Antonio Albanese, Fabio De Luigi, Goya Toledo, Pepón Nieto, Beatriz Rico.
Passiamo alla seconda serata con “Un re per quattro regine” di Raoul Walsh, dove il re è Clark Gable e le quattro regine Eleanor Parker, Jean Willes, Barbara Nichols, Sarah Shane e Jo Van Fleet. Solo una delle quattro ragazze, sposate con i quattro fratelli McDade, non è vedova e dovrebbe sapere che fine ha fatto il malloppo frutto di una rapina a una banca che è costata la vita a ben tre fratelli. Clark Gable nel ruolo di Dan Kehoe, ovviamente, non è il McDade sopravvissuto, ma qualcuno che vuole ritrovare i centomila dollari della rapina.
E adopera il suo fascino per avvicinare le ragazze e la madre dei tre fratelli defunti, Jo Van Fleet. Il film venne prodotto dallo stesso Clark Gable, ma fu una cosa troppo faticosa con lui, e fu così il primo e l’ultimo che produsse. Warner tv alle 23, 30 propone “Nome in codice Nina”, remake americano del celebre Nikita di Luc Besson, qui diretto da John Badham e interpretato da Bridget Fonda, Gabriel Byrne, Dermot Mulroney, Anne Bancroft, Harvey Keitel.
Su Canale 20 alle 23, 40 troviamo “Homefront” di Gary Fleder con Jason Statham, James Franco, Winona Ryder, Kate Bosworth, Izabela Vidovic, Frank Grillo, dove si mischiano i poliziotti dell’antidroga che vogliano smettere e si chiudono con la famiglia, i narcotrafficanti che tornano a colpire, le pistole che dovranno essere riprese. Su Iris alle 23, 45 passa “Il grande Gatsby” nella versione 3D di Baz Luhrmann con Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan, Tobey Maguire, Isla Fisher, Joel Edgerton.
All’epoca ai critici non piacque per nulla. "Una sfarzosa patacca" ("Indiewire"), "Sembra un classico ben provato dove gli attori ripetono con abilità le battute, ma senza nessun sentimento" ("Variety"). "Il peccato principale del film è che è noioso" ("The Wrap"). "Di Caprio è magnifico, ma non può salvare questo film bastardo, fedele alle parole di Fitzgerald, ma incapace di cogliere l'animo romantico di Gatsby" (Caryn James). "Con il Grande Gatsby Baz Luhrman si dimostra più gratuito di Michael Bay, il regista di Transformers" ("Indiewire").
Cine 34 alle 0, 55 passa invece “Cane e gatto” di Bruno Corbucci con Bud Spencer, Tomas Milian, Mark Lawrence, Margherita Fumero, Bill Garrigues, mischione dei film di Bud americani e di quel del Monnezza, tutto girato in Florida, con Tomas che fa il latin lover italiano Tony Roma. Pessime le battute misogine rivolte a Margherita Fumero, "Per te il tempo delle mele è finito ed è giunto quello dei fichi secchi".
Uno sceriffo che non vorrebbe più sparare e un gruppo di motociclisti violenti sono i protagonisti di “Disturbing the Peace” di York Alec Shackleton con Guy Pearce, Devon Sawa, Michael Bellisario, Dwayne Cameron, Jacob Grodnik, Barbie Blank, Iris alle 2, 35. Chiudo con due film di Mario Siciliano, il poliziesco “Quel pomeriggio maledetto” con Lee Van Cleef con parrucchino improponibile, Carmen Cervera già Miss Spagna, Alberto Dell'Acqua, John Ireland, Karin Well subito nuda, Fernando Sancho, Aldo Bufi Landi, Franco Caracciolo, Cine 34 alle 2, 45, e col truculento film di mercenari in Africa “Scorticateli vivi” di Mario Siciliano con Bryan Rostrom, Anthony Freeman, Thomas Kerr, Pierluigi Giorgio, Cine 34 alle 4, 30. Diciamo che è discutibile.