IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA C'E' POCA ROBA, VI AVVISO. IL FILM PIÙ DIVERTENTE È “MACHETE", ACTION GROTTESCO NATO DA UN FINTO TRAILER ALL’INTERNO DI “GRINDHOUSE” DI TARANTINO E ROBERT RODRIGUEZ - MOLTO CARINO ANCHE "BILLY ELLIOT" E IL REMAKE DI "PAPLLON" - IN SECONDA SERATA PASSA LA COMMEDIA SATIRICA “THANK YOU FOR SMOKING”, DEDICATA AI CAPITALISTI DEL FUMO AMERICANI, MA AVETE ANCHE UN GRANDE PEPLUM, “ELENA DI TROIA”, SERGIO LEONE RACCONTAVA CHE È QUI CHE NACQUERO GLI STUNTMEN ITALIANI… - VIDEO
-
Marco Giusti per Dagospia
Poca roba stasera, vi avviso. Il film più divertente è “Machete”, non saprei neanche dirvi il genere, diciamo action grottesco nato da un finto trailer all’interno di “Grindhouse” di Tarantino e Rodriguez, diretto da Roberto Rodriguez con il mitico Danny Trejo nel ruolo della sua vita, Michelle Rodriguez, Jessica Alba, Robert De Niro, Lindsay Lohan, ma ci sono anche un cattivissimo Steven Seagal, Jeff Fahey, Don Johnson, Cheech Marin.
Strepitoso come trailer non è magari tutto così divertente come film. Ma si vede con grande piacere. Tra le scene eliminate una riguardava Rose McGowan. Ahi! Vi ricordo che per contratto Jessica Alba non poteva girare scene di nudo. Danny Trejo chiamava tutti i giorni Rodriguez per girare il film. Scrivimi un testo, gli chiese Rodriguez e Trejo rispose “Machete non scrive testi”.
Molto carino anche “Billy Elliot” di Stephen Daldry con Jamie Bell, Julie Walters, Gary Lewis, Jamie Draven, Jean Heywood, La5 alle 21, 10, quasi musical sul ragazzino figlio di minatori che negli anni ’80 vuole fare il ballerino classico mettendo in discussione sia la classe operaia in lotta col governo sia la virilità degli operai inglesi. Su Rai Movie alle 21, 10 magati vi piacerà il remake del celebre “Papillon” con Steve McQueen e Dustin Hoffman, ancora “Papillon”, ma diretto dal danese Michael Noer, girato tutto a camera a mano, e scritto da Aaron Guzikoski, che ha attinto più dalla grande sceneggiatura di Dalton Trumbo che dal romanzo autobiografico di Henri Charriére, con due ottimi protagonisti, il Charlie Hunnam di Pacific Rim e il Rami Malek di Mr Robot.
Ritroverete la Parigi pericolosa degli anni ’30, la bella Eve Hewson è Nanette, la ragazza di Papillon, il viaggio per nave dei detenuti verso la Guiana, la prigione delle anime perdute e tutto il resto. Perfino Charlie Hunnam è una specie di nuovo Steve McQueen, che prese allora 2 milioni di dollari e nessun Oscar perché aveva rubato Ali McGraw a Robert Evans, uno dei più potenti produttori di Hollywood, mentre a Rami Malek spettano gli stessi occhialetti che aveva Dustin Hoffman, che prese 750 mila dollari in meno del suo socio e la cosa non gli andò giù.
Personalmente, non solo adoro le storie di prigione e di evasioni celebri, ma conoscevo non solo a mente il vecchio Papillon, ma anche la sua meravigliosa parodia, Farfallon, con Franco e Ciccio e la regia di Riccardo Pazzaglia. Vi ricordo solo la scena del “cacca a me, sbobba a te”, col guardiano che dalle celle di isolamento di Franco porta via la cacca e lascia la sbobba. Solo che spesso si sbaglia, porta via la sbobba e lascia la cacca. Più o meno c’è anche qui. Su Canale 27 alle 21, 10 trovate “Last Vegas”, commedia di Jon Turteltaub con Morgan Freeman, Robert De Niro, Michael Douglas, Kevin Kline, che si divertono a fare gli invecchiati sfigati. Unica donna, Mary Steenburgen.
Su Canale 20 alle 21, 05 passa il divertente “King Arthur” diretto dal maestro del poliziesco black Antoine Fuqua con Clive Owen come Artù, Keira Knightley come Ginevra, Stephen Dillane come Merlino, Ioan Gruffudd come Lancillotti, Mads Mikkelsen come Tristano, ma anche Ivano Marescotti, Stellan Skarsgård, Ray Winstone, Stefania Orsola Garello. Doveva essere una versione violentissima, piena di sangue e vietata. Ma, a film finito, la produzione decise di togliere sangue e violenza, con gran dispiacere per il regista. Esiste una director’s cut.
In un primo tempo, leggo, Fuqua voleva Daniel Craig come Artù e il produttore voleva Clive Owen, convinto che avesse già il contratto da James Bond in tasca. Per questo venne scelto Owen, ma il ruolo di James Bond andò a Daniel Craig. Su Iris alle 21 occhio al mitico “Cobra”, poliziesco di gran divertimento diretto da George P. Cosmatos con Sylvester Stallone, Brigitte Nielsen, Reni Santoni, Andrew Robinson, Brian Thompson, quello dove Marion “Cobra” Cobretti taglia anche la pizza con un coltellaccio assurdo e pronuncia la celebre frase “Tu sei il male, io la cura” prima di accoppare i cattivi.
Sembra che esista una copia per i fans con 40 minuti in più di scene X-rated con cattivi fatti a pezzi. Stallone, ingombrante protagonista e sceneggiatore, si lamentò col direttore della fotografia Ric Waite che stavano perdendo troppo tempo. Certo, gli rispose quello," ma se togli le mani dal culo di Brigitte Nielsen e smetti di mettersi in mostra con le sue guardie del corpo, forse non ci sarebbero problemi di tempo". Cine 34 alle 21 si lancia sul vecchio western “Si può fare, amigo” di Maurizio Lucidi con Bud Spencer, Jack Palance, Francisco Rabal, Renato Cestié, Dany Saval.
Su Tv2000 alle 20, 55 passa l’ottimo film di integrazione e scuola “Monsieur Lazhar”, diretto dal canadese Philippe Falardeau con Mohamed Fellag, Sophie Nélisse, Émilien Néron, Danielle Proulx, Brigitte Poupart. Su Italia 1 alle 21, 20 arriva l’action pieno di botte “Io sono nessuno” diretto da Ilya Naishuller con Bob Odenkirk, Aleksey Serebryakov, Connie Nielsen, Christopher Lloyd, RZA. Mentre su Rai Due alle 21, 20 passa il modesto thriller “L’intruso” di Deon Taylor con Dennis Quaid che fa il padrone di casa che ossessiona una coppia di inquilini neri, Meagan Good e Michael Ealy, Joseph Sikora, Alvina August, Lili Sepe. Critiche pessime.
Passiamo alla seconda serata col vecchio spaghetti western “Oggi a me… domani a te”, primo e miglior film diretto da Tonino Cervi, scritto assieme a Dario Argento, allora giovane giornalista, e ottimo spaghetti western dark, con Brett Halsey che si fa chiamare Montgomery Ford e veste tutto di nero alla Django, magrissimo e vagamente jettatorio, il grande attore giapponese Tatsuya Nakadai, il cattivo di “Yojimbo” di Akira Kurosawa, come il bandito James El Fego, spadaccino imbattibile e cattivissimo in pieno west, Bud Spencer dilagante su un cavallo che, stranamente, lo regge, sempre pronto a menar le mani, William Berger (doppiato da Pino Locchi) pronto con le carte e col coltello, tanto che riesce a smascherare l’asso nella manica del giocatore baro da sotto il tavolo inchiodandolo con la lama alla sedia (come faccia, poi?…).
La storia vede Halsey-Ford che mette in piedi una banda di pistoleri per dare la caccia a James El Fego che gli ha ucciso la moglie. Non solo, ma ha anche addossato la colpa su di lui e così si è fatto cinque anni di prigione. Per questo è tutto nero e non parla mai. Si vede benissimo che gli rode. Ma il film funziona di più per i personaggi messi in scena da Cervi. Gli uomini della banda, scelti uno per uno sul modello di I magnifici sette, e soprattutto il grande Nakadai, elegantissimo. È lui che il pubblico dei ragazzini aspettavano. Per la prima volta, infatti, in uno spaghetti western compare una vera star giapponese che usa la spada!
Qualcuno ha detto che lo co-diresse Dario Argento, ma Brett Halsey smentisce. “Ho sentito questa storia e non capisco come sia venuta fuori. Tonino Cervi diresse tutto da solo. Dario venne sul set una volta o due. Ma era solo in visita come amico del regista” (“Psychotronic”). Il film venne girato in inglese, anche se Nakadai sapeva solo il giapponese. “Ma due giorni dopo”, ricordava Tonino Cervi, “abbiamo cacciato via l’interprete e ci capivamo benissimo, io mi spiegavo coi gesti e lui capiva tutto quello che volevo con una sensibilità eccezionale”.
Su Canale 27 alle 23, 10 passa la commedia anni ’80 “Casa dolce casa” diretta da Richard Benjamin con Tom Hanks, Shelley Long, Alexander Godunov, Maureen Stapleton, Joe Mantegna. Su La5 alle 23, 15 il musicarello “Ballare per un sogno” di Darren Grant con Mary Elizabeth Winstead, Riley Smith, Tessa Thompson, John Reardon, Ashley Roberts. “La sceneggiatura è piatta come la pancia tonica della protagonista”. Ecco…
Su La7D alle 23, 20 la commedia satirica “Thank You For Smoking” di Jason Reitman con Aaron Eckhart, Maria Bello, William H. Macy, Cameron Bright, Katie Holmes, Robert Duvall, dedicata ai capitalisti del fumo americani. Rete 4 alle 0, 55 si propone “Deserto rosso”, Il primo film di Michelangelo Antonioni a colori con Monica Vitti e Richard Harris. Harris, dopo settimane che chiedeva spiegazioni al regista sul suo personaggio senza ottenere risposta, gli dette un pugnò e partì per Hollywood lasciando il set. Celebre la battuta di Mel Brooks che ricordava che era un bel film, peccato che la visione fosse disturbata da un tipo che russava. Era lui.
Su Iris all’1, 40 passa una commedia politica su New York e il potere del suo sindaco tra mafia e polizia, “City Hall”, diretto da Harold Becker con Al Pacino, Bridget Fonda, John Cusack, Danny Aiello, Martin Landau. Molto carino su Rai Movie alle 3, 15 “L’uomo fedele” di Louis Garrel con Louis Garrel, Laetitia Casta, Lily-Rose Melody Depp, Joseph Engel. Più di un triangolo amoroso che vede al centro di tutto Louis Garrel, conteso da Laetitia Casta e Liluy Rose-Depp. Piuttosto divertente.
Iris alle 3, 30 lancia un grande peplum della Warner Bros girato a Roma, “Elena di Troia”, diretto ufficialmente da Robert Wise, ma con una mano anche da Raoul Walsh, con Rossana Podestà, Jacques Sernas, Stanley Baker, Brigitte Bardot, Cedric Hardwicke. Sergio Leone raccontava che è qui che nacquero gli stuntmen italiani.
“Venne sul set un certo maestro d’armi inglese proprio per iniziare una scuola di stuntmen, chiese quali erano quelli italiani e gli fu risposto immediatamente: Er Faciolo, e venne lui. C’erano una decina di questi stuntmen inglesi che erano venuti a far mostra di sé, anche per far capire come si fa a cadere ai nostri giovani atleti, che erano dei ginnasti qualunque, molti presi dall’accademia di Musumeci. Naturalmente nacque subito questo antagonismo e quando venne Er Faciolo tutti i ragazzi italiani tifavano per lui. Lui andò su una specie di tubo Innocenti, ad una altezza di 10 metri e sotto c’erano quelle scatole di cartone che introdussero gli inglesi per la prima volta.
Due generiche, davanti a me gli facevano: Faciolo, faje vedé chi sei e questo prese lo slancio, doppio giro della morte, cascò sulle scatole e non si rialzò. Sto stronzo s’è rotto!, fecero le due comparse. Venne la Croce Rossa e se lo portarono via. Elena di Troia credo sia stato quello che ha fatto partite gli stuntmen italiani. Wise dalla sedie diceva numero nove e questi partivano sapendo già tutto. Facevano venti minuti di scherma con tuffi, cadute, si incrociavano, poi passavano ad un altro numero”.
Cine 34 alle 4, 25 propone il divertente finto poliziesco inglese “7 volte 7” diretto da Michele Lupo, prodotto da Marco Vicario con Gastone Moschin, Lionel Stander, Raimondo Vianello, Gordon Mitchell. Chiudo col bellissimo avventuroso in tecnhicolor di Rai Movie alle 5, “Sinbad il marinaio” diretto da Richard Wallace con Douglas Fairbanks jr., Maureen O'Hara, Anthony Quinn, Jane Greer, Walter Slezak.
Leggo che è grazie allo spostamento della data di uscita del film, doveva essere una strenna natalizia del 1946 e uscì invece il mese dopo, il 22 gennaio del 1947 per problemi con la stampa a colori, che la RKO di Howard Hughes fece uscire al suo posto “La vita è una cosa meravigliosa” di Frank Capra, rigorosamente in bianco e nero, che divenne un successo pauroso. Leggo anche che Douglas Fairbanks Jr si era messo un rinforzo nelle mutande per evidenziare un pacco da star del porno sotto il collant. Ma li mortacci…