IL DIVANO DEI GIUSTI - CON TUTTE LE RESTRIZIONI, I GREEN PASS, I CONTAGI IN AUMENTO, SO BENE CHE SOGNATE DI CHIUDERVI A VEDERE QUALCHE CAPOLAVORO. COME IL FENOMENALE “ARRIVANO I DOLLARI!” DI MARIO COSTA CON ALBERTO SORDI CHE URLA AL CAMERIERE TUTI PANDOLFINI, TRATTANDOLO DA CANE, “MAGNA IL PAPPONE!” - SU CINE 34 DOPPIETTA WERTMULLER: PRIMA “TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO…”, POI “MIMÌ METALLURGICO” CON GIANNINI, MELATO E LA GIGANTESCA MATRONA ELENA FIORE DAL SEDERE RESO GIGANTESCO DALLA REGISTA. SE LO FACESSE UN UOMO OGGI SAREBBE FINITO PER SEMPRE - VIDEO
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Il divano dei giusti 19 dicembre
Marco Giusti per Dagospia
Stasera cosa vediamo? Con tutte le restrizioni, i green pass, i contagi in aumento, so bene che sognate di chiudervi a vedere qualche capolavoro sul divano. Come il fenomenale “Arrivano i dollari!” di Mario Costa con Alberto Sordi che urla al cameriere Tuti Pandolfini, trattandolo da cane, “Magna il pappone!”.
Fu il primo dei cult movies rispolverati dalle private programmato ogni sera per mesi e mesi se non anni. Sordi mai stato più cattivo. Per vederlo dovreste aspettare fino alle 5 su Rai Movie.
Stasera la guerra alle 21 e dintorni è tra il kolossal della MGM, tutto girato a Roma, c’è pure per un attimo una giovanissima Sophia Loren come comparsa, “Quo Vadis?” di Mervyn Le Roy con Robert Taylor, Deborah Kerr, Peter Ustinov, Maina Berti, Iris alle 21, contro “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto” di Lina Wertmuller con Giancarlo Giannini, nei panni del rozzo marinaio Gennarino Carunchio, siciliano e comunista, che ha una storia con la padrona milanese Mariangela Melato, una volta naufragati su un’isola deserta, il film più amato dagli americani di quella della regista, quello di “bottana industriale”.
La scelta è dura. Mia mamma, incinta quando vide “Quo Vadis”, si innamorò così tanto di Robert Taylor che mi chiamò Marco perché lui aveva il ruolo del protagonista, Marco Vinicio. Su Canale 20 alle 21, 05, ci sarebbe anche “Space Jam”, quello buono, il primo, diretto da Joe Pytka con Michael Jordan, Bill Murray, ma anche Bugs Bunny, Dafft Duck e tutta la banda dei cartoon Warner, su Rai Movie alle 21, 10 addirittura “Matrimonio all’italiana”, la versione di Vittorio De Sica e Carlo Ponti di “Filumena Marturano” di Eduardo, con Sophia Loren nei panni che furono di Titina De Filippo e Marcello Mastroianni in quelli di Eduardo. I colori del tempo rovinano un po’ le cose, Sophia non è Titina, ma il film funzionò.
Non era male “The Grey” di Joe Carnaham con Liam Neeson, Cielo alle 21, 15, il film di sopravvissuti nel gelo dell’Alaska a un atterraggio forzato che si ritrovano a combattere la natura e un lupo non proprio amichevole.
In seconda serata trovate prima di tutto, Rai Storia alle 22, 20, il film di Federico Fellini sui disastri della televisione e della pubblicità, il notevole “Ginger e Fred” con Giulietta Masina e Marcello Mastroianni che fanno due vecchi partner di avanspettacolo, appunto Ginger e Fred, che si ritrovano inseriti in un programma della tv commerciale, leggi Mediaset, presentato da Franco Fabrizi doppiato da Alberto Lionello, pieno di incredibili sosia, politici, belle ragazze e vecchi ruderi come loro, a cominciare dalla buffa apparizione di Toto Mignone, vero uomo di avanspettacolo del tempo che ci introduce nell’infernale tv di oggi. Lo rivedrei volentieri.
Occhio agli spot pubblicitari finti con Moana Pozzi ovunque. Ricordo Stazione Termini con salami e prosciutti appesi ovunque per la scena dell’arrivo e della partenza dei due protagonisti. E’ per questo film che il mio amico Nick Di Gioia recuperò una serie di nani per Fellini. Ne mise otto nella sua macchina, il Ferro di Cavallo, e artì per Cinecittà. Poi venne fermato da un vigile. “Ma che state in otto sulla macchina?”. “Ma so’ nanetti. Annamo da Fellini allo Studio 5” disse Nick. Il vigile si avvicinò, osservò, “Sì, sì, so nanetti…” e li fece ripartire…
Su Cine 34 alle 23, 15, subito dopo “Travolti…” arriva un altro film celebre della Wertmuller, “Mimì metallurgico ferito nell’onore” con Giannini, Melato, il grande Turi Ferro e la gigantesca matrona Elena Fiore dal sedere reso gigantesco dalla regista. Se lo facesse un uomo oggi sarebbe finito per sempre. Giannini parla in catanese. Gli fece lezioni Tuccio Musumeci.
Si va di replica in seconda serata, “Ieri, oggi, domani” di De Sica con Loren-Mastroianni su Rai Movie alle 23, “Dark Shadows” di Tim Burton su Canale 20 alle 23, 05, “La strana coppia” con Lemmon e Matthau su Tv2000 alle 23, 05.
Magari non è male la commedia “Un tipo imprevedibile” di Dennis Dugan con Adam Sandler. Nella notte arriva un altro film che non piacerà per nulla ai paladini del #metoo, “La città delle donne” di Fellini, Rai Movie all’1, 25, con Mastroianni che precipita tra le donne incazzate del 1980, un film folle e sfortunato, che ebbe una doppia sciagura, la mancanza di Nino Rota, che era morto da poco, e la morte in mezzo alla lavorazione di Ettore Manni, che aveva il ruolo del supermacho Katzone.
Fellini si sentì in colpa, gli sembrò un film jellato e mollò il set. Infatti il film finisce per modo di dire e Katzone non esce nemmeno di scena. Ma è lo stesso pieno di meraviglie. Anna Prucnal, Bernice Stegers, la soubrettina con il seno prosperoso Donatella Damiani, la stupenda Jole Silvani, grande comica triestina, i maggiordomi di Katzone, Mimmo Poli e Marcello Di Falco, Marina Frajese e Malisa Longo. Un film assurdo.
Qualche tempo fa, col mio amico Nick, recuperammo Donatella Damiani, ma il marito ci fece sapere che non voleva parlare più di niente e neanche farsi vedere. Peccato.
Rai Tre, nella programmazione di Paolo Luciani, vecchio cineclubbaro, compare alle 3 di notte “Il fidanzato di mia moglie” di Carlo Ludovico Bragaglia, che lo ha scritto assieme a Aldo De Benedetti, con Vera Carmi, Eduardo De Filippo, Leonardo Cortese, Aroldo Tieri e il mitico Sergio Tofano. Lo segue un film di culto decisamente maggiore, “Ballerine” di Gustav Machaty con Mussia Andreis, Marianna Bardas, Oreste Bilancia alle 3, 40. Assolutamente da registrare. E, come sapete, chiude tutto “Arrivano i dollari!” di Mario Costa con Sordi e Turi Pandolfini. “A cuccia”, "Pussa via brutta bertuccia", “Magna il pappone…”.