DOV'E’ LA DESTRA? DOV'E’ LA SINISTRA? A BACIARE LA PANTOFOLA DI GIORGIO GABER - A PALAZZO MADAMA IL CONVEGNO SUL "SIGNOR G" SCOMPARSO 20 ANNI FA - LA RUSSA: "ERA UN UOMO DI SINISTRA MA SENZA APPARTENENZA IDEOLOGICA" - BERSANI: "L'HO VISSUTO COME UN ALTER EGO" – 12 ANNI FA GIORGIA MELONI DISSE: “GABER MI HA INSEGNATO MOLTE COSE, UNA DELLE CANZONI CHE AMO DI PIÙ È "QUALCUNO ERA COMUNISTA" – LA POLEMICA DEL LATINISTA LUCA CANALI CHE NEL ’98 SCRISSE: “GABER ARRIVERÀ A SCRIVERE L'INNO DI FORZA ITALIA” – LA REPLICA DEL “SIGNOR G”… - VIDEO

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Fabio Martini per “la Stampa” - Estratti

 

giorgio gaber

Chissà se un'idea così modaiola sarebbe piaciuta ad un personaggio come Giorgio Gaber: riunire in una sala del Senato politici di rango e invitarli a ricordare un artista che a suo tempo sferzò proprio loro, i sinistri e anche i destri, oltre ai piccolo-borghesi, ai «femministaioli militanti» e ai seguaci di tutte le mode.

 

E invece, alla fine, nell'appartata Sala Capitolare di palazzo Madama si è consumato un piccolo miracolo, davvero inatteso in tempi così perigliosi per l'ironia e così dominati dalle reciproche invettive: personalità agli antipodi come il presidente del Senato Ignazio La Russa e Pierluigi Bersani si sono ritrovati nel ricercare assieme un senso in ciò che un anticonformista vero come Gaber cantò e raccontò. Lo hanno fatto evitando appropriazioni indebite e con una piccola sorpresa finale: il messaggio unificante, se così si può dire, è uscito da Giorgia Meloni.

 

giorgia meloni e ignazio la russa

La Fondazione Gaber ha ritrovato e trasmesso durante l'incontro un intervento dell'allora ministra della Gioventù che 12 anni fa in un convegno sull'artista milanese ebbe a dire: «Gaber mi ha insegnato molte cose, ma una delle canzoni che amo di più è "Qualcuno era comunista". La mia storia politica è molto diversa ma io adoro questa canzone perché consente di misurarti con una storia molto diversa dalla tua, scoprendo a sinistra cose molto simili al tuo percorso. Come l'idea che l'impegno civile è esser vivi e felici se lo sono anche gli altri». 

 

(...)

 

 

GIORGIO GABER

Un uomo di sinistra che era diventato anarchico o addirittura simpatizzante di destra?

La moglie Ombretta Colli, che pure è stata presidente della Provincia di Milano per il centro-destra, è sempre stata attentissima a non "arruolare" neppure indirettamente il marito e tanto meno a lasciare spazio a letture postume con mezze frasi («Mi disse che…») e in questo senso il presidente del Senato Ignazio La Russa ha trovato le parole giuste:

 

«Gaber certamente non era di destra, era un uomo di sinistra ma non della sinistra nel senso di una appartenenza ideologica». E ha persino detto: «Ho provato ad immaginarmi "Qualcuno era di destra" che avesse la stessa ironia…». Come dire, che in effetti non esiste o non è esistito, a destra, un artista che avesse la leggerezza sferzante di Gaber. Il compito relativamente più complicato spettava a Pierluigi Bersani, che nel convegno "rappresentava" quella sinistra che era diventata il bersaglio quasi preferito di Gaber. E Bersani è stato generoso negli elogi con un rilievo finale sincero.

bersani

 

E dunque, Gaber era «un personaggio straordinario perché non sono tanti gli artisti che vengono dibattuti per il loro pensiero», «l'ho vissuto come una specie di alter-ego, ruvido e urticante», nella sua vita di artista è stato capace di fare una scelta di vita «diversa dagli altri: dal gradino alto del successo televisivo si è preso la briga di passare al Teatro canzone, mettendo condizioni al successo, come diceva lui: non lo voglio comunque».

 

io noi e gaber cover

E arrivando agli anni delle bastonate di Gaber verso una certa sinistra, Bersani ammette che «l'ironia diventa sarcasmo, invettiva e sembra non esprimere più speranza e questo feriva anche uno come me». E alla fine l'ex segretario del Pd conclude: «In quella fase era come in Gaber ci fosse troppa aspettativa» delusa.

 

Ma Bersani si è ben guardato dal prendere in considerazione l'idea di uno scivolamento a destra di Gaber, al quale alluse, il 7 gennaio 1998, in un aspro, sgradevole articolo in prima pagina sull'Unità il latinista Luca Canali: «Sapersi ritirare è arte sovrana per chi non abbia più niente da dire», «se continua così arriverà a scrivere l'inno di Forza Italia». L'indomani Gaber replicò: «Non scriverò l'inno ma in quanto scrive l'Unità mi sembra di leggere lo stupore per chi ospita in casa sua una moglie che la pensa diversamente».

GABER LUPORINI 77
GIORGIO GABER OMBRETTA COLLI
GIORGIO GABER DALIA GABERSCIK
gaber la figlia dalia e ombretta colli
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GIORGIO GABER
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