EUGENIO SCALFARI SI OCCUPAVA DELLA VITA PRIVATA DEI SUOI REDATTORI E LI INVITAVA A CONFIDARGLI I CRUCCI SENTIMENTALI, I PROBLEMI FAMILIARI, LE DIFFICOLTÀ QUOTIDIANE, FEDELE ALL’IDEA CHE NON SI PUÒ LAVORARE BENE SE SI È INFELICI E PREOCCUPATI - RESTA LEGGENDARIA LA MATTINA CHE NELLO STANZONE DI "REPUBBLICA" SQUILLA A VUOTO IL TELEFONO SULLA SCRIVANIA DI UN GIORNALISTA IMPORTANTE, NOTO SEDUTTORE. IL DIRETTORE PASSA E INTIMA AI PRESENTI: “NON RISPONDETE. POTREBBE ESSERE VOSTRA MOGLIE…”

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Estratto dell’articolo di Leopoldo Fabiani per “l’Espresso”

 

EUGENIO SCALFARI

[…] E c'era il direttore che si occupava della vita privata dei suoi redattori, che li invitava a confidargli i crucci sentimentali, i problemi familiari, le difficoltà quotidiane. Perché non si può lavorare bene se si è infelici e preoccupati. Resta leggendaria la mattina che nello stanzone di "Repubblica" squilla a vuoto il telefono sulla scrivania di un giornalista importante, noto seduttore. Il direttore passa e intima ai presenti: «Non rispondete. Potrebbe essere vostra moglie».

EUGENIO SCALFARI