A FAR DEL BENE COMINCIA TU! “RAFFAELLA CARRÀ SERVIVA NELLE MENSE DEI POVERI SENZA DIRLO A NESSUNO” - A QUASI DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI "RAFFA", CHE IL PROSSIMO 18 GIUGNO AVREBBE COMPIUTO 80 ANNI, "FAMIGLIA CRISTIANA" LE DEDICA UN RITRATTONE SVELANDO ALCUNI RETROSCENA DELLA SUA VITA – "NEI CONFRONTI DEI POVERI LA CARRA’ NON SI LIMITAVA AGLI AIUTI IN DENARO MA SI FERMAVA A PARLARE CON LORO, VOLEVA CONOSCERNE LE STORIE” – IL LEGAME SPIRITUALE CON PADRE PIO E IL DESIDERIO CHE LE SUE CENERI…

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Estratto dell’articolo di Simona Marchetti per corriere.it

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Il prossimo 18 giugno avrebbe spento 80 candeline, ma un tumore polmonare se l’è portata via il 5 luglio del 2021. A quasi due anni dalla morte - e a pochi giorni da quel compleanno-traguardo che non ha potuto festeggiare - «Famiglia Cristiana» ha tratteggiato un ritratto speciale di Raffaella Carrà, svelando alcuni dettagli inediti della sua vita.

 

«C’era un altro amore che Raffaella coltivava in silenzio: poveri e dimenticati, verso i quali non si limitava agli aiuti in denaro. Andava, nel più totale anonimato, a servire alle mense per gli indigenti, voleva conoscerne le storie, guardarli negli occhi, donare sorrisi e speranze. Nessuno, mentre era in vita, lo ha mai saputo», racconta infatti Luciano Regolo, condirettore del settimanale.

 

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Personaggio istrionico e trasformista (...) con un profondo legame spirituale con Padre Pio, di cui nel 2002 celebrò la canonizzazione con un programma su Rai Uno che ebbe un enorme successo: questa era la Raffa nazionale, nel ricordo di Fra Stefano Campanella, direttore di Tele Radio Padre Pio.

 

«Dopo quella serata Raffaella ha continuato a frequentare, da semplice pellegrina, la città garganica», rivela il giornalista vaticanista sempre al settimanale paolino. Il male era però in agguato e un giorno a uno dei frati arrivò una drammatica telefonata di Sergio Japino. «Raffaella sta molto male, non ha neppure la forza di alzarsi dal letto - ricorda Fra Campanella - e chiede se puoi venire a celebrare la Messa a casa sua. La disponibilità fu immediata, ma l’evoluzione del tumore polmonare fu più veloce. Spegnendosi, però, la showgirl riuscì a esprimere il desiderio che le sue ceneri, prima della tumulazione, fossero portate a San Giovanni Rotondo». Come è poi avvenuto.

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