LA FAVOLA DELL’EPURAZIONE DI FABIO FAZIO RACCONTATA DAI SUOI AMICHETTI – DANIELE LUTTAZZI AZZANNA FLORIS, SAVIANO E I “GIORNALISTI PIDINI E/O SCUDERIA CASCHETTO E/O GRUPPO GEDI E/O EX COLLABORATORI DI FAZIO, CHE HANNO STRUMENTALIZZATO LA VICENDA CON LO STORYTELLING CAPZIOSO DELL’EPURAZIONE POLITICA. FAZIO SE N’È ANDATO SUA SPONTE PER SOLDI” – “SFIDO LA RAI A PRENDERE ME AL POSTO SUO. VENGO GRATIS...” - VIDEO
-
Estratto dell'articolo di Daniele Luttazzi per “il Fatto quotidiano”
Riassunto delle puntate precedenti: il programma di Fabiofazio non si ripagava con la pubblicità, tanto meno coi nuovi limiti per l’affollamento pubblicitario in vigore dal 2022 (t.ly/FY5l). Passato alla Nove, i giornalisti amici (pidini e/o scuderia Caschetto e/o gruppo Gedi e/o ex collaboratori di Fabiofazio) hanno strumentalizzato la vicenda con lo storytelling capzioso dell’epurazione politica; domenica pure la Littizzetto (Caschetto): “A mezzanotte scatta lo sfratto definitivo”’.
Lo strano sfratto di chi se ne va da sé. Floris (Caschetto) a Dimartedì: “Che poi non è il caso di una persona, no?, la questione Fabio Fazio. Anche se guardiamo come l’avevano, diciamo, preannunciato nei mesi scorsi, l’approccio nei confronti di un conduttore della Rai, Meloni e Salvini”.
I due filmati, ovviamente, non “preannunciano” nulla: come potevano sapere, Meloni e Salvini, che Fabiofazio avrebbe deciso di andarsene alla Nove? (La Nove gli ha offerto un contratto più stratosferico di quello Rai, pur sapendo che da loro anche un campione come Crozza fa uno share medio del 5,6%. Scrivere, come ha fatto Open, che Fabiofazio “porta in dote” alla Nove 2,4 milioni di spettatori e uno share dell’11,8%, è una stupidaggine: come ricorda Francesco Siliato, analista di Studio Frasi, “il trasferimento di un conduttore non comporta un automatico trasferimento di pubblici da un canale all’altro”).
Poi Floris mostra un tweet di Salvini e dice: “E quando non si trova l’accordo, o meglio, Fabio Fazio trova l’accordo con la rete concorrente e esce dalla Rai, Matteo Salvini rivendica, dice: ‘Belli ciao’. Ciao, andatevene”. Ma “ciao, andatevene” è un’aggiunta tendenziosa di Floris, a suggerire la cacciata. […]
Sta succedendo che si vuole avvalorare l’idea di un’epurazione politica che non c’è stata. Bersani: “Mah, succede un’idea – sommiamo questa vicenda ad altre vicende che sono incommentabili, nelle ultime settimane: di queste trattative che hanno messo assieme la Rai, le società di Stato e, udite udite, per la prima volta che io ricordi, i corpi dello Stato: polizia e guardia di finanza. Nell’immaginario, questo vuol trasmettere un’idea: il comando”.
Ma queste trattative non c’entrano nulla con Fabiofazio, che se n’è andato sua sponte per soldi. Su Twitter anche Saviano (Caschetto, Gedi, ed ex collaboratore di Fabiofazio) accredita la falsa tesi del killeraggio politico (bit.ly/431LPi8). L’incipit è tutto un programma: “‘Fabio Fazio lascia la Rai’, scrivono. Non è così: Fabio Fazio viene cacciato dalla Rai. Questa è la verità”. No, questa è la balla.
[…] Ma che Fabiofazio sia stato cacciato non è un punto di vista da sposare: è una balla. Quanto ai “racconti” di Saviano, ricordo quello su Israele “sogno di libertà e di accoglienza”, e la replica di Vittorio Arrigoni: “Nelson Mandela sono anni che denuncia il razzismo di Israele contro gli arabi israeliani e contro le minoranze etniche”. Vittorio “Vik” Arrigoni (bit.ly/43irCFf), un pacifista dell’International Solidarity Movement (bit.ly/3OB1GQk), raccontava sul manifesto cosa accadeva a Gaza: “Caro Saviano, sto parlando di Nelson Mandela, non di Fabio Fazio”.
Fabiofazio che, nel suo programma, invitava i Saviano, non gli Arrigoni. Sfido la Rai a prendere me al posto di Fabiofazio. Il programma lo conosco. Vengo gratis. Poi invito il papa.
ARTICOLI CORRELATI