FAZIO NON SA CHE TEMPO CHE FARÀ (MA SA BENISSIMO COME FARE CASSA) – INTERVISTATO DA “OGGI” FABIO FAZIO SI PREOCCUPA DI LANCIARE UN MESSAGGIO ALLA RAI: “NON HO PIÙ L’ANSIA DEL DOMANI. C’È QUESTA STAGIONE, POI FINISCE IL MIO CONTRATTO, VEDREMO” – COME SEMPRE, FA LA VITTIMA: “ALL'INZIO CI POSIZIONARONO ALLE 20.10, CONTRO IL TG1. QUASI UNA PUNIZIONE”. E SI DIPINGE COME UN MARTIRE DELLA TV: “QUANDO LA POLITICA È AGGRESSIVA È DIFFICILE CHE QUALCUNO SI SCHIERI DALLA TUA PARTE. C’È SOLITUDINE”
-Anticipazione da Oggi
È la ventesima stagione di «Che tempo che fa» e il suo conduttore, Fabio Fazio, racconta passato, presente e futuro a OGGI, in edicola domani. Partendo dall’inizio: «Non ci pensi mai a quanto durerà. Ci posizionarono nel weekend, alle 20.10, contro il Tg1. Quasi una punizione. Ci siamo conquistati tutto».
Poi ripercorre le interviste-scoop, gli ospiti più «deliziosi, empatici, generosi», come Lady Gaga, o più gelidi, come Madonna. Replicando a chi lo critica per non fare troppe domande: «Una vecchia accusa... Di solito arriva da giornalisti che quando scrivono le interviste cambiano la domanda fatta per farla apparire più tosta».
E spiega: «La tv è cambiata. È cambiato il mondo…Bisogna ripensare la tv generalista. Dovrebbe fare aggregazione, rappresentare l’identità di un Paese».
Sugli attacchi politici di cui spesso è stato fatto oggetto dice: «Il fatto di essere liberi lo si vede in quelle circostanze, perché non sei difeso da nessuno». Nemmeno dai dirigenti Rai? «Quando la politica è aggressiva è difficile che qualcuno si schieri dalla tua parte, sarebbe ingenuo aspettarselo. C’è solitudine». E fa un esempio:
«L’intervista di Macron all’Eliseo. L’Italia era in crisi con la Francia, Di Maio era andato dai Gilet Gialli, la Rai era schierata. Pareva che avessi parlato con un nemico del popolo. Credo che quell’incontro mi sia costato la fine della permanenza su Rai 1». E conclude: «Non ho più l’ansia del domani. C’è questa stagione, poi finisce il mio contratto, vedremo».