FISCHIATO DALLA PIAZZA, PRESSATO DAGLI ALLEATI, CONTE PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO CON IL FAMILY ACT - IL PACCHETTO PREVEDE UN ASSEGNO UNICO PER OGNI FIGLIO E CONGEDI PATERNITA’ PIU’ LUNGHI – RENZI SI INTESTA IL PROVVEDIMENTO, SALE LA TENSIONE CON IL PD – I DEM CONTESTANO “IL MASTERPLAN PER LA RIPRESA" DI GIUSEPPI: “È ARRIVATO CON UN FOGLIO EXCEL PIENO ZEPPO DI TITOLI MA NEL SUO PIANO NON C'ERA UNA CIFRA CHE FOSSE UNA...”
-Alessandro Di Matteo per la Stampa
Ci sarà un assegno per ciascun figlio a carico, saranno più chiare e «flessibili» le regole per i congedi parentali e per le giovani coppie sarà più facile affittare casa grazie ad agevolazioni fiscali ad hoc. Il «Family act» varato ieri dal governo promette tutto questo, sulla carta una rivoluzione del sistema di aiuti alle famiglie. Un pacchetto di misure che verrà attuato nel tempo, visto che quella varata dal consiglio dei ministri è una legge delega e il governo dovrà poi dettagliare e rendere operative le norme con una serie di decreti legislativi. Un pacchetto che di fatto dovrebbe assorbire - e semplificare - la miriade di misure previste attualmente.
L'«assegno unico», per esempio, dovrebbe assorbire l'assegno per i nuclei familiari, le detrazioni per i figli a carico, il bonus mamma e altre misure ancora. Il sussidio spetterà a tutte le famiglie per ciascun figlio minorenne a carico e scatterà a partire dal settimo mese di gravidanza. L'importo sarà variabile in base al reddito Isee e aumenterà del 20% a partire dal terzo figlio. Sono previsti incrementi anche in caso di figli con disabilità. Questa parte, peraltro, verrà di fatto attuata seguendo un percorso parallelo, cioè votando già da lunedì la proposta di legge Pd già in commissione.
Sul punto c'è stata qualche frizione tra Iv e Pd, che fanno a gara per rivendicare la paternità della parte più consistente del provvedimento. Dice il democratico Stefano Lepri, relatore della proposta di legge sull'assegno unico: «L'accordo di maggioranza prevede che il "Family act" sia approvato in Consiglio dei ministri e che poi si proceda da lunedì con la proposta di legge Pd sull'assegno unico per i figli».
Percorso in serata confermato dalla ministra Elena Bonetti, Iv, dopo qualche indiscrezione fatta filtrare dai renziani che aveva irritato i democratici. I congedi parentali spetteranno a prescindere dallo stato di famiglia e per i padri lavoratori ci saranno congedi obbligatori non inferiori a 10 giorni.
Per le madri lavoratrici ci sarà un'indennità integrativa della retribuzione - erogata dall'Inps - e verrà concessa la detraibilità o la deducibilità delle spese per addetti ai servizi domestici. Previsti tra l'altro anche contributi per il pagamento degli asili nido, per le spese per palestre e piscine e anche per l'acquisto di libri scolastici. Per sostenere «l'autonomia e il protagonismo giovanile», poi, la legge prevede detrazioni fiscali delle spese per l'acquisto di libri universitari di figli maggiorenni a carico.
Infine, un sostegno per le giovani coppie «di età non superiore a 35 anni» che potranno usufruire di «agevolazioni fiscali per l'affitto della prima casa». Festeggiano sia il Pd che Italia viva. Dice la ministra Elena Bonetti, Iv: «Il governo ha approvato il Family act. Un sogno grande nato alla Leopolda». E Matteo Renzi aggiunge: «Molto bene. Soldi e diritti per figli e famiglie». Contento anche Graziano Delrio, Pd: «Abbiamo lavorato bene con la ministra Bonetti, siamo soddisfatti».
CONTE
DA il Giornale
(…) Il Pd continua a mordere il freno, sentendo di avere le mani legate: non può permettersi di affondare il premier, e si ritrova coi grillini che dettano legge, forti dei loro numeri parlamentari e del fatto che non si voterà per anni. Negli incontri di ieri con i gruppi di maggioranza, Conte si è dilungato sul suo «masterplan» per la ripresa. Ma, lamentano i dem, «che masterplan vuoi fare se non hai idea di quanti fondi saranno a disposizione? È arrivato con un foglio excel pieno zeppo di titoli, ce lo ha illustrato in lungo e in largo, ma nel suo piano non c'era una cifra che fosse una».