GENERALE, DIETRO LA COLLINA… C’E’ UN NUOVO FASCICOLO DISCIPLINARE CONTRO VANNACCI NATO DALLA PUBBLICAZIONE DEL SUO SECONDO LIBRO! L’EURODEPUTATO LEGHISTA RISCHIA DI ESSERE DEGRADATO DA GENERALE A SOLDATO SEMPLICE, “MILITARE DI ULTIMA CLASSE” – VANNACCIONE RISPONDE: “NON HO VIOLATO I REGOLAMENTI” - L’EX INCURSORE E’ STATO GIÀ SOSPESO PER 11 MESI LO SCORSO FEBBRAIO DALLE FORZE ARMATE PER “CARENZA DI SENSO DI RESPONSABILITÀ” IN RELAZIONE A...
-Matteo Pucciarelli per “la Repubblica” - Estratti
«Sono sereno e convinto della correttezza delle mie azioni e risponderò nelle sedi opportune». È questa la replica del generale Roberto Vannacci, europarlamentare eletto da indipendente nelle file della Lega, in relazione al nuovo procedimento disciplinare nato dalla pubblicazione del suo secondo libro, Il coraggio vince.
E confermando così quanto scritto ieri da Repubblica , cioè che il militare in aspettativa — come anticipato sempre dal nostro giornale il 30 marzo — ha un nuovo fascicolo aperto con l’esercito. La novità è che gli esiti di questa ulteriore istruttoria sono ormai vicini e il rischio maggiore che corre Vannacci è la rimozione dal grado di generale, retrocedendo quindi a soldato semplice, “militare di ultima classe”.
L’ex incursore, già sospeso per 11 mesi lo scorso febbraio dalle forze armate per “carenza di senso di responsabilità”, poi sbarcato in politica, è difeso dall’avvocato Giorgio Carta, il quale parlando con l’ Agi spiega che «Vannacci confida che la correttezza e l’integrità che da sempre contraddistinguono il suo operato saranno nuovamente riconosciute». Bisogna ricordare che la prima sanzione ricevuta da Vannacci era di poco sotto al massimo previsto per questo provvedimento dalla giustizia militare, cioè 12 mesi. Ciò per dire che la condotta del generale fu considerata già assai grave al primo giro dai comandi militari: ovvero l’aver scritto un libro dai contenuti controversi se non offensivi verso svariate categorie, politicamente molto orientati, tra l’altro senza chiedere formale autorizzazione per la pubblicazioni ai superiori.
Comportamento che fu lesivo per “il prestigio e la reputazione dell’amministrazione di appartenenza”. Ma il già comandante della Folgore non solo non rientrò nei ranghi, per così dire, ma fece il bis con il secondo libro, uscito in libreria il 12 marzo e che doveva (come poi fu) fare da volano per la sua campagna elettorale.
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