GIORGIA MELONI NON POTRÀ CONTINUARE A PARLARE DI MIGRANTI E GIUDICI PER MOLTO TEMPO – LO SPREAD SALE ANCORA E SUPERA I 200 PUNTI BASE, ARRIVANDO A 201,4. IL RENDIMENTO DEL DECENNALE ITALIANO CORRE E SFIORA IL 5% - LA MELONI NEL FRATTEMPO È A GRANADA E CONTINUA A PARLARE SOLO DEL DOSSIER MIGRANTI. MA INCOMBONO APPUNTAMENTI NON RINVIABILI: L’APPROVAZIONE DELLA MANOVRA, IL GIUDIZIO DELLE AGENZIE DI RATING (CHE IERI HANNO INCONTRATO GIORGETTI) E IL VOTO SUL MES…

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SPREAD SETTEMBRE - OTTOBRE 2023 SPREAD SETTEMBRE - OTTOBRE 2023

1. LO SPREAD BTP-BUND OLTRE 201 PUNTI, RENDIMENTO AL 4,9%

(ANSA) - Lo spread fra Btp e Bund sale e, in avvio di giornata, supera i 200 punti toccati alla vigilia e si porta a 201,4. Corre al 4,9% il rendimento del decennale italiano dal 4,88% della chiusura di ieri.

 

2. DAI MIGRANTI ALL’ECONOMIA, CAMBIO DI SCENA E DI TONI

Estratto dell’articolo di Lina Palmerini per “il Sole 24 Ore”

 

Il vertice di Granada con il lavoro diplomatico di Meloni per mettere in primo piano il dossier migrazioni, tiene banco ma durerà ancora poco. Nel senso che certamente resterà una priorità […] ma il calendario mette in agenda altri temi di più difficile gestione. Parliamo della legge di bilancio, innanzitutto.

 

GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI

Tra dieci giorni sarà approvata, poi inviata a Bruxelles per superare l’esame e sarà oggetto dell’analisi dei mercati, quindi, c’è da immaginare un cambio di scena in arrivo. Le avvisaglie ci sono già con quel numerino dello spread che torna ad affacciarsi su quota 200 o i rendimenti sui titoli di Stato che sfiorano il 5 per cento.

 

[…] sono tre i macigni che pesano: le previsioni di crescita che potrebbero essere ritoccate al ribasso per l’incertezza dovuta a svariati fattori; l’ambizioso piano di privatizzazioni da 20 miliardi in tre anni; il peso del debito con il suo carico – crescente – di interessi che arriveranno a sfondare i 100 miliardi all’anno nel 2026.

 

GIORGIA MELONI MEME BY VUKIC GIORGIA MELONI MEME BY VUKIC

Il quadro non è per niente rassicurante ma è quello con cui deve fare i conti Meloni che adesso ha la responsabilità di farsene carico. E di cui si fa carico Giorgetti che ieri ha incontrato le agenzie di rating confermando la solidità dei piani italiani […].

 

[…] mentre sull’immigrazione si può fare largo uso di propaganda e messaggi politici anche allarmanti per entrare in connessione con l’opinione pubblica, sulla gestione della finanza il terreno è assai minato. Basterebbe una dichiarazione fuori tiro, una preoccupazione detta male per creare fibrillazione visto che l’Italia resta un Paese con oltre 2.800 miliardi di debito, si prepara a un ennesimo scostamento di bilancio di 23,5 miliardi e ha previsioni di crescita intorno all’1% che potrebbero essere riviste al ribasso.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti

In sostanza, il quadro finanziario è come quello elettrico dove certi fili vanno toccati con delicatezza o addirittura non toccati affatto. Soprattutto perché stavolta i primi a pagare sarebbero gli italiani, due volte. Come contribuenti e come risparmiatori […]. Ecco, anche tutti i rumors sui governi tecnici che talvolta sembrano alimentati ad arte dalla maggioranza sarebbe meglio archiviarli. Come ha detto l’ex ministro Tremonti «non c’è un grande complotto ma un grande debito».

 

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