LA GIUSTIZIA PROLETARIA PUÒ ATTENDERE – FRANCESCO GUCCINI IN FINALE AL CAMPIELLO, IL PREMIO LETTERARIO DEGLI INDUSTRIALI VENETI, QUELLI ‘BORGHESI ANCORA POCHI MESI’. GLI MANCA SOLO UNA CANDIDATURA PER ‘FORZA ITALIA’ – FORZA FRANCESCO, VISTI GLI ALTRI FINALISTI PUOI ANCHE FARCELA
-
DAGOREPORT
Ma se tu avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi, avresti scritto romanzi? Va beh, Francesco, ammetti che - anche questa volta - ti sei sbagliato, accetta il crucifige e così sia. Ma ti capiamo: nell’interminabile attesa che trionfi la Giustizia proletaria sei finito nella rete del Premio letterario degli industriali veneti, proprio il loro, quello dei padroni, degli imprenditori “prenditori”, dei capitalisti pago e pretendo, dei “faso tuto mi”, dei signori degli “schei”, quelli da abbattere, quelli “borghesi ancora pochi mesi”…
Guccini in finale al Campiello ha compiuto la sua rivoluzione umana: dalla bomba proletaria che illuminava l'aria alla Liala del Novecento, come lor compagni chiamavano Giorgio Bassani quando vinse il Campiello. Oppure come Alberto Bevilacqua, autore “d’intrattenimento” e del borghese “Corriere della Sera” - e scusate se per trovare uno scrittore dobbiamo andare indietro, ma negli ultimi anni al Campiello hanno premiato Michela Murgia e Paola Mastrocola…
Ecco, se un collegamento si può fare è proprio con (la) Murgia: lei pubblica “Accabadora” e il nostro capotreno pubblica “Tralummescuro” (Giunti). Non si capisce né un titolo né l’altro. Un tempo mangiapreti, domani (la) Murgia parlerà su Raiplay della “Lettera di San Paolo a Filomene” e lui scrive di quando a Pàvana c’erano il parroco, il medico condotto e gli artigiani intenti a battere il ferro. Manca solo la donzelletta che vien dalla campagna in sul calar del sole – quel sole, un tempo sorgente, della Rivoluzione socialista.
Ei fu, Guccini il rivoluzionario: fu vera gloria? Alla fine, anche lui si è preso una giovane compagna “in tarda età” ed è andato in finale al Premio degli industriali: gli manca solo una candidatura per Forza Italia a Bologna. Dai, tanto di romanzi Mondadori non ce ne sono in finale, forse gli editor hanno presentato quelli sbagliati, potrai passare all’editore di Saviano. Forza Francesco, visti gli altri finalisti - Sandro Frizziero “Sommersione” (Fazi), Patrizia Cavalli “Con passi giapponesi” (Einaudi), Remo Rapino, “Vita morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” (minimum fax) e Ade Zeno, “L’incanto del pesce luna” (Bollati Boringhieri) - puoi farcela. Tanto Dio è morto, la Letteratura non se la passa bene e un lontanissimo domani, su Wikipedia, sarai ricordato come vincitore del borghese Premio Campiello.