LA GNOCCA E' SENZA TEMPO MA S'E' FROLLATA PURE MONICA BELLUCCI: "SONO UN PO' INVECCHIATA, SO CHE DA ADULTA ALCUNI RUOLI NON FANNO PIU' PER ME, MI PIACE GUARDARE LE COSE CON DISTACCO. MA NON MI SENTO POI MOLTO DIVERSA DALLA RAGAZZA DI CITTÀ DI CASTELLO...” (LA DEBORAH CHE DICEVA: “OH, MA CHE MI STAI A SCIPPA’ ER CULO NEL FILM “I MITICI-COLPO GOBBO A MILANO”) – VIDEO
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Claudia Catalli per “la Stampa” - Estratti
Star internazionale, icona di bellezza mondiale, ma anche donna consapevole di se stessa pronta all'autoironia. Monica Bellucci accompagnata dal suo Tim Burton ha ritirato ieri all'Accademia Tedesca di Roma il suo Globo d'oro alla carriera [...]
È cambiata dalla ragazza del liceo classico di Città di Castello?
«Sono un po' invecchiata, e magari sto più attenta a tante cose, ma non mi sento poi molto diversa da quella Monica lì».
Come ha costruito il suo percorso?
«Nulla è stato freddamente studiato a tavolino, è stata tutta una questione di scelte fatte di istinto e di cuore.
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E ora con Beettlejuice Beetlejuice del suo Tim Burton aprirà l'81ma Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia.
«Una notizia davvero stupenda, ci ha colto di sorpresa e ne siamo tutti molto felici. Tim lo è sicuramente. Del film non posso ancora dire molto, se non che sono contenta di aver potuto vivere quest'esperienza artistica ed essere entrata nel mondo poetico e fantastico di Tim».
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A settembre compie 60 anni. Cos'è l'amore adulto?
«Una questione di energia che va oltre l'età, è l'incontro di due anime».
A 50 anni è stata anche una Bond Girl.
«La più anziana della storia! Ringrazio Mendes, è stato importante, i 50 anni sono un bel passaggio per un'attrice».
Parlando delle sue maestre, chi le viene in mente?
«Silvana Mangano, Anna Magnani, Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Monica Vitti, Lea Massari, Claudia Cardinale, Giulietta Masina. Ho sognato il cinema attraverso gli occhi di queste donne meravigliose».
[...] «[...] Noi italiane abbiamo qualcosa di ancestralmente drammatico che ci distingue nel mondo».
Dando uno sguardo a tutti i film che ha interpretato individua una trama comune?
«[...] ho voluto raccontare delle cose mie attraverso quelle scelte. Ho interpretato spesso donne in universi maschili, che a volte erano vittime di una società dominata dagli uomini [...]».
Come vive, artisticamente parlando, il passare del tempo?
«So che da adulta alcuni ruoli non fanno più per me e mi sta bene, mi piace guardare le cose con più distacco [...] Poi oggi mi sento un cuscino per le nuove generazioni».
Ovvero?
«Mi sembra bello guardare nuove attrici prendere spazio e spiccare il volo. Noi adulte, con la nostra storia e il nostro percorso, possiamo servire a supportare le giovani donne, come le persone giovani di ogni genere».
Vive da tanti anni in Francia, le viene mai voglia di tornare a vivere in Italia?
«Oggi sento che potrei farlo, dopo 40 anni in giro per il mondo. Non ho mai lasciato l'Italia, ho la mia famiglia qui, sono sempre tornata e mi sono sempre sentita italiana ovunque andassI [...]».
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