GOVERNO CHE CAMBIA, MINOLI CHE RICICCIA - TRAVAGLIO: “A OGNI CAMBIO DI STAGIONE, CI TOCCA L’INEVITABILE ‘CANDIDATURA MINOLI ALLA RAI’. È LUI A CANDIDARSI DA SOLO. HA DETTO CHE QUESTA MELONI È UN PORTENTO MA VITTIMA DI ‘ATTACCHI STRUMENTALI’ DA UNA ‘STAMPA IN CRISI’ E ORMAI ‘SENZA CREDIBILITÀ’. FORTUNA CHE C’È LUI, CREDIBILISSIMO. DA CRAXIANO DIVENNE, NELL’ORDINE: MARTELLIANO, BERLUSCONIANO, VELTRONIANO, PRODIANO, MONTIANO E RENZIANO…”

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Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”

 

GIOVANNI MINOLI A UN GIORNO DA PECORA

Come a ogni cambio di stagione, ci tocca l’inevitabile “candidatura Minoli alla Rai”. “Spunta”, “avanza”, “se ne parla” sulle migliori gazzette: tutti eufemismi per non dire che è lui a candidarsi da solo. Ieri s’è pure fatto intervistare da Senaldi su Libero per dire che questa Meloni è un portento […] Soprattutto se nominerà lui presidente della Rai.

 

Purtroppo è vittima di “attacchi strumentali” da una “stampa in crisi” e ormai “senza credibilità”. Fortuna che c’è lui, credibilissimo da quando nel 1987 “intervistò” Craxi per uno spot elettorale al supermarket col garofano rosso all’occhiello. […] Poi da craxiano divenne, nell’ordine: martelliano, berlusconiano, veltroniano, prodiano, montiano e renziano.

giovanni minoli la storia siamo noi

 

Nel 2018, coi gialloverdi, si scoprì sovranista (“se sovranismo significa tornare a produrre programmi in azienda, non mi dispiace”). E siccome il M5S aveva nominato dg Salini, flautò: “Sono contento, è competente e perbene. Ma la Rai è una balena spiaggiata, può salvarsi solo se trova un potentissimo rimorchiatore”.

 

giovanni minoli mixer vent'anni di televisione 1

Tipo lui. Purtroppo non fu rimorchiato, anche perché è in pensione da 13 anni e ha un contenzioso con la Rai. Di recente era riuscito a convincerla che la gente non vede l’ora di riciucciarsi Mixer. Risultato: dal 3 al 2,5 al 2% di share. Ma il bello è che trova sempre qualcuno che ci casca. Tipo Cairo, che gli affidò un Faccia a faccia su La7, dove lui lanciò un’intervista a Matilde Bernabei […] Purtroppo si scordò di precisare che quel prodigio di donna era la moglie dell’ultimo giornalista credibile rimasto su piazza: lui.

matilde bernabei giovanni minoli