JACKIE KENNEDY ERA UNA GRANDE SCOPONA - DOPO LA MORTE DI JFK, L’EX FIRST LADY SI E’ DATA MOLTO DA FARE - A PHILIP ROTH NON SI ALZO’: “ERA COME BACIARE UN MONUMENTO NAZIONALE”. MA ANDO’ MEGLIO CON MARLON BRANDO - POI SI SPUPAZZO’ I TRE COGNATI, BOB E TED KENNEDY E PETER LAWFORD, CONIUGATO PAT KENNEDY - E POI PAUL NEWMAN, ONASSIS, WILLIAM HOLDEN E FRANK SINATRA, WARREN BEATTY, GREGORY PECK E UNA LUNGA LISTA - BARBARA COSTA: “JACKIE, CON JOHN KENNEDY VIVO, E POI MORTO, FORSE HA AVUTO ‘STRETTE SIMPATIE’ CON GIANNI AGNELLI. PARE CHE CLINT HILL, SUA GUARDIA DEL CORPO ALLA CASA BIANCA, NON ABBIA SMESSO DI "PROTEGGERLA" NEGLI ANNI SUCCESSIVI. E QUALCHE TOY-BOY…”
Barbara Costa per Dagospia
“John e Paul hanno il pene identico”. Parola di Jackie Kennedy. E Bob? E Ted? Come ce l’avevano? E Peter? E Gregory, William, André, Frank, Warren? E… Gianni? La mia è curiosità storica, nient’altro, se è vero che, dopo Dallas, Jackie ci ha messo il suo giusto tempo, a ritrovarsi, tra pillole e psichiatri, ma poi si è ben consolata! John Kennedy le lascia un patrimonio: 15 milioni di dollari, un fondo fiduciario di +150 mila annui, altri beni, e il di lui fratello Bobby ci aggiunge ogni anno 50 mila dollari di suo. E Jackie con chi se li spende? Se si escludono i pranzi con Robert McNamara, min. della Difesa del marito, il primo è lo scrittore Philip Roth. Vanno ai party, amoreggiano, ma non "concludono".
È lo stesso Roth a riconoscere, nella sua prima autobiografia, che con Jackie vedova Kennedy non gli si è alzato: “Era come baciare un monumento nazionale”. Dopo Roth arriva Marlon, Brando, e a Brando non si ammoscia. Escono fuori a cena in tre, con Lee, la sorella di Jackie a reggere la candela, e più tardi, a casa di lui, è Jackie a fare la prima mossa. Dice Brando: “Me lo ha chiesto lei”.
E questi sono gli incontri ufficiali, perché più di una biografia scrive che Jackie Kennedy trova consolazione tra le braccia del cognato Bob, Kennedy, e del cognato Ted, Kennedy, e del cognato Peter, Lawford, coniugato Pat Kennedy fino al 1966. È un fatto: Jackie e Bob Kennedy passano tante sere, insieme, e più di una vacanza, insieme, ai Caraibi, e a Aspen. Non solo. Quando Bob Kennedy si candida a presidente, Jackie fa campagna elettorale per lui, così: dà appuntamento a Paul Newman. E dove? All’hotel Carlyle di New York. E perché? Per convincerlo a votare Bobby. E come? A letto.
Lo seduce, le va male: Newman vota Humphrey, diretto avversario di Bob. Quando Bob muore ammazzato, Jackie fila a piangere da e "con" Ted, Kennedy, a quanto pare pazzo di lei da sempre ma fattosi da parte vista la consanguinea folla. Per andarsene dagli USA ma più sinceramente attratta da diamanti e milioni, Jackie sposa il magnate Aristotele Onassis. E chi è che per lei tratta gli accordi prematrimoniali?
Ma il cognatino Ted! Anche se ori e denari pattuiti sono bravura di André Meyer, il consulente finanziario di Jackie (e suo amante). Quando Onassis muore, dopo sette anni, rendendola vedova milionaria la seconda volta, chi corre da Jackie? Ma il suo caro (ex) cognato Ted, certo!
Tra un Kennedy e l’altro, Jackie ha storie con William Holden (“si faceva quattro docce al giorno”, e tra loro dura sette giorni), e con Frank Sinatra (roba di una notte, Jackie lo ghosta perché i Kennedy la mettono a parte degli intrallazzi di Sinatra con la mafia), con Warren Beatty, con Gregory Peck, con il regista Mike Nichols, col poeta Robert Lowell (fino a che non lo ricoverano in manicomio), con André Malraux, quand’è ministro della cultura francese (e sposato), con vari ex membri del fu governo Kennedy (gli sposati Arthur M. Schlesinger Jr., Roswell Gilpatric, e Adlai Stevenson, lui divorziato, bisex, contemporaneamente amante di Truman Capote, e che a Jackie scrive accorato: “Sia caritatevole e sopporti questo vecchio… non le darò pace finché non riserverà una sera per me… per le tenere cure del sottoscritto”).
E va detto che Onassis, prima di impalmare Jackie, aveva avuto un flirt con la di lei sorella Lee. E che Jackie, con John Kennedy vivo, e poi morto, forse ha avuto "strette simpatie" con Gianni Agnelli. Pare che Clint Hill, sua guardia del corpo alla Casa Bianca, non abbia smesso di "proteggerla" negli anni successivi. Dopo qualche toy-boy (il giornalista Pete Hamill, lo scrittore Pete Davis), nei primi anni '80 Jackie Kennedy si fa un bel lifting e trova la pace dei sensi accanto a Maurice Tempelsman, basso, tarchiato, calvo, separato ma ricco sfondato. E il gossip che fu ci rimane male: altro che Maurice, per Jackie ve n’era uno soltanto, all’altezza, libero nonché neovedovo. Chi? Ranieri di Monaco!