“ADRIANA! ADRIANA! I SOLDI!” – SYLVESTER STALLONE BATTE CASSA E RECLAMA I SUOI DIRITTI SU “ROCKY” – NEL 1976 L'ATTORE VENNE PAGATO APPENA 75 MILA DOLLARI E IL SUO CONTRATTO NON PREVEDEVA ALCUNA OPZIONE SU TUTTO IL RESTO. L'INTERA SAGA DI OTTO FILM HA INCASSATO QUASI TRE MILIARDI – ADESSO, A 76 ANNI SUONATI, SLY LANCIA UN APPELLO AL PRODUTTORE: “VORREI LASCIARE QUALCOSA di ROCKY AI MIEI FIGLI. È UNA QUESTIONE DOLOROSA CHE MI DIVORA L'ANIMA” – VIDEO
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La storia risale a 46 anni fa. Era il 1976, quando nelle sale americane (e l'anno dopo in tutto il mondo) uscì un film sulla boxe, interpretato da un semisconosciuto attore italoamericano. Il film era Rocky e il protagonista Michael Sylvester Gardenzio Stallone, ma tutti abbiamo imparato a conoscerlo come Sylvester Stallone, o più familiarmente Sly.
Una saga da tre miliardi di dollari
Realizzato in appena ventotto giorni con un budget di 1,1 milioni di dollari, ne incassò al botteghino 225 dando vita ad una fortunatissima serie composta da cinque sequel (Rocky II, Rocky III, Rocky IV, Rocky V e Rocky Balboa) e due spin-off (Creed - Nato per combattere e Creed II).
Complessivamente tutta la saga ha incassato quasi tre miliardi di dollari (per l'esattezza 2.965.471.850), collocandosi al 12esimo posto nella classifica dei più grandi incassi delle saghe del cinema. E quanto entrò nelle tasche di Stallone?
Tre Oscar
L'attore venne pagato 75mila dollari nel 1976 per aver scritto la sceneggiatura e recitato in Rocky, oltre ad ottenere due candidature come miglior attore e miglior sceneggiatore e facendolo diventare il terzo uomo nella storia del cinema dopo Charlie Chaplin e Orson Welles a ricevere la nomination all'Oscar sia come sceneggiatore che come attore per lo stesso film.
Insomma, tanta gloria, mentre il film, oltre agli incassi, ottenne tre statuette: tra cui quello per il miglior film e miglior regia, per la soddisfazione dei produttori Irwin Winkler e Robert Chartoff, del regista John G. Avildsen e dei montatori Richard Halsey e Scott Conrad. Ma non finisce qui.
Al top dei film
Nel 1998 l'American Film Institute ha inserito il primo Rocky al settantottesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al cinquantasettesimo posto.
Nel 2006 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso e nell'agosto 2015 la rivista Rolling Stone lo ha messo al secondo posto della classifica dei migliori film sportivi della storia del cinema.
Stallone batte cassa
Ora Stallone, a 76 anni appena compiuti (li ha festeggiati lo scorso 6 luglio), Stallone ha deciso di riaprire il capitolo legato a immagini, storie e personaggi della saga del leggendario pugile e della successiva serie di Creed.
Al di là dei compensi ricevuti come protagonista, sceneggiatore e regista, l'attore non percepisce nessun introito legato allo sfruttamento del mondo dal lui stesso creato. Stallone ha rivolto un appello pubblico al produttore Irwin Winkler, 93 anni, che da sempre possiede il copyright su Rocky.
L'attore, come detto, all'epoca venne pagato 75mila, oltre a una percentuale sugli incassi che gli fece maturare 2,5 milioni di dollari, una somma niente male, visto che all'epoca era praticamente al verde, e non chiese niente di più perché "c'era una sorta di codice di condotta in questo business a quel tempo e non si andavano a scompigliare le piume della gallina dalle uova d'oro", disse in una intervista di qualche anno fa. Insomma, ha sempre ritenuto di essere stato pagato equamente, ma ora vorrebbe lasciare alla famiglia qualcosa di ciò che ha fatto.
L'appello su Instagram
Su Instagram Sylvester Stallone ha postato ritratto di Irwin Winkler che lo raffigura con il corpo di un serpente e una lingua a forma di spada. Un dipinto creato dallo stesso attore che si diletta da anni nella pittura.
"Un lunsinghiero ritratto del grande produttore di Rocky/Credd, Irwin Winkler, da uno dei più grandi artisti del Paese... - ha scritto Stallone nel post - Poi, dopo aver controllato Rocky per più di 47 anni, e ora Creed, mi piacerebbe davvero ricevere almeno "quel che è rimasto dei miei diritti", prima che vengano passati soltanto ai tuoi figli. Credo che sarebbe un leale gesto da questo 93enne gentiluomo, giusto? È una questione dolorosa che mi divora l'anima, perché vorrei lasciare qualcosa di Rocky ai miei figli, anche se è sempre bello sentire parole dai lealissimi fan".