“ANDREA HA VISSUTO DI INCHIESTE E RIVELAZIONI, MA NON CI ASPETTIAMO RIVELAZIONI SULLA SUA MORTE” – ENRICO MENTANA SUL CASO DI ANDREA PURGATORI: “LUI SAPEVA DI LOTTARE CONTRO UN MALE PERICOLOSISSIMO, MA NON SI PROSPETTAVA IL RISCHIO IMMEDIATO...” – A UCCIDERE IL GIORNALISTA SAREBBE STATA UN’INFEZIONE CONTRATTA QUANDO IL SUO CORPO ERA STREMATO DALLE CURE FORSE SBAGLIATE – SECONDO IL RADIOLOGO GUALDI (INDAGATO INSIEME A UN SUO COLLABORATORE) IL TUMORE AL POLMONE SI ERA DIFFUSO ALLA TESTA, MA IN UNA TAC SUCCESSIVA...

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1.ENRICO MENTANA “SAPEVA DI LOTTARE CONTRO UN MALE GRAVE ORA SI FACCIA LUCE”

Estratto dell’articolo di Giulia Santerini per “la Repubblica”

 

enrico mentana foto di bacco

«Lui sapeva che lottava contro un male pericolosissimo, il tumore al polmone, che doveva riguardarsi, che doveva affrontare delle cure. Non si prospettava il rischio immediato che si è purtroppo concretizzato. Ma su questo dobbiamo stare due passi indietro».

 

Il direttore del Tg La7 Enrico Mentana ricorda l’amico e il collega Andrea Purgatori a Metropolis, il webtalk del gruppo Gedi: «L’ho incontrato nel 1978, lo conosco benissimo, non riesco a non usare il presente. Ci provo, vuole sapere chi è stato davvero?». […]

 

C’è un’inchiesta sulla sua morte. Lo ha seguito negli ultimi mesi?

«Tra coetanei ci si dicono tante cose, ma sono ricordi personali. Andrea era un uomo solare, stava combattendo contro una malattia terribile senza esibizionismo. È vero che lui ha vissuto di inchieste e rivelazioni, ma non ci aspettiamo inchieste e rivelazioni qui, se non quelle tra buona e mala sanità.

ANDREA PURGATORI - GREENPEACE

 

Non siamo i suoi familiari né i suoi medici. È legittimo che la famiglia avanzi un sospetto ed è giusto che si faccia chiarezza per via giudiziaria. E questo passa attraverso un’autopsia, quando si ipotizza negligenza nelle cure si procede così».

 

Quali negligenze?

«Si sta discutendo se quelle nel cervello di Andrea invece di essere delle metastasi fossero delle ischemie. Ovvio che in questo caso le cure avrebbero dovuto essere diverse. Ma qui mi fermo, non sono cose di cui possiamo parlare noi». […]

 

2.LITE TRA MEDICI SULLA MALATTIA DI PURGATORI. A UCCIDERLO FORSE UN’INFEZIONE: ERA STREMATO DA CURE ERRATE

Estratto dell’articolo di Andrea Ossino e Giuseppe Scarpa per “la Repubblica”

 

A uccidere Andrea Purgatori potrebbe essere stata un’infezione contratta quando il suo corpo era ormai stremato da cure che si sospetta siano state errate, perché errata, è il timore, sarebbe stata la diagnosi comunicata al giornalista dai medici della Casa di cura Pio XI, a Roma.

enrico mentana

 

È qui che il dottor Gianfranco Gualdi e un suo collaboratore, adesso indagati, avrebbero diagnosticato un tumore ai polmoni con metastasi al cervello. I magistrati romani indagano dopo aver ricevuto la denuncia dei familiari del giornalista. L’indagine, in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo, tuttavia non verte sull’infezione che Purgatori avrebbe contratto ma sulle cause che hanno indebolito il corpo del giornalista, debilitando le sue difese immunitarie. […]

 

I carabinieri del Nas, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e dal pm Giorgio Orano, sono al lavoro per ricostruire un calvario durato poco più di due mesi, dal 24 aprile al 19 luglio, dalla prima visita fino al giorno in cui Purgatori è morto.

 

ANDREA PURGATORI IN SENATO IL 6 GIUGNO 2023

Un compito difficile da ricostruire attraverso le cartelle cliniche da acquisire in diverse strutture ospedaliere: la Pio XI, dove lavora Gualdi, Villa Margherita, dove Purgatori è stato sottoposto a una Tac e a una biopsia e anche due ospedali pubblici: il San Pietro e l’Umberto I.

 

Le strutture sanitarie non sono coinvolte nelle indagini, ma vengono citate nella denuncia depositata dalla famiglia Purgatori. Si tratta di un documento in cui sono racchiusi i fatti che iniziano il 24 aprile scorso, quando i medici della clinica Villa Margherita effettuano una tac e una biopsia.

 

ANDREA PURGATORI

Il responso convince il giornalista a bussare alla porta di una nota clinica romana, un’eccellenza in tema di sanità, la Pio XI. È qui che il dottor Gualdi e un suo collaboratore avrebbero spiegato che occorreva iniziare un percorso di radioterapia a causa di alcune metastasi riscontrate al cervello.

 

Dunque i cicli ad alto dosaggio. E le rassicurazioni dei medici della Pio XI sul buon andamento della terapia.  Il corpo di Purgatori però diceva altro. Il giornalista non stava bene. Quindi una nuova visita dei medici di Villa Margherita e un nuovo responso: le metastasi al cervello non ci sono. La diagnosi merita di essere approfondita. Così Purgatori si rivolge a un docente della Sapienza secondo cui le metastasi al cervello non ci sarebbero mai state. […]

andrea purgatori alla camera ardente di gianni mina in campidoglio
ANDREA PURGATORI - L'ARIA CHE TIRA
andrea purgatori
andrea purgatori atlantide
andrea purgatori foto di bacco (1)