“LA BELLEZZA? NON SIAMO IPOCRITI, CERTAMENTE AIUTA” – ELENA SOFIA RICCI AI “LUNATICI”: “PER ESSERE UNA DONNA DELLA MIA ETÀ ME LA CAVO. VIVA SANREMO! LA VITTORIA DI MAHMOOD LO SCORSO ANNO? FACEVO PARTE DELLA GIURIA DI QUALITÀ. SIAMO STATI CROCIFISSI, INSULTATI E USATI COME CAPRO ESPIATORIO” - “NESSUNO SI ERA MESSO D’ACCORDO, ABBIAMO VOTATO SECONDO COSCIENZA, CAPENDO QUALCOSA DI MUSICA…”
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Elena Sofia Ricci è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.
L'attrice ha raccontato alcune cose di se: "Io sono sempre stata su un palcoscenico. Vengo dalla danza e dalla musica. Ho iniziato a studiare danza a Firenze a 3 anni. Ho fatto danza classica e moderna per sedici anni. Poi ho suonato la chitarra classica. Non ho fatto altro che esibirmi. In realtà non son fare nient'altro. Sono nata su un palcoscenico".
Sulla bellezza: "Non siamo ipocriti, la bellezza chiaramente aiuta. Per essere una donna della mia età, me la cavo. Aiuta la bellezza ma ovviamente non basta. A un certo punto sfiorisce, se non hai lavorato sulla bellezza interiore, che è decisamente più importante, non fai strada. E poi non sembra, ma il lavoro sulla parte più profonda di te, traspare anche nella parte esteriore.
Lavorare sulla propria anima con onestà e profondità produce effetti anche sul corpo. Io mi sono presa cura di tutto, curo il mio corpo, non fumo, faccio ginnastica, sono una salutista, ho cura del dono che mi è stato fatto dai miei genitori, ma mi sono occupata anche molto della mia anima".
Sul momento che stanno attraversando le donne: "Tema complesso. La parità ancora non c'è. Non c'è sulla carta, sugli scranni del potere, nei ruoli importanti. Certamente le cose sono migliorate. Ma è dal punto di vista emotivo che ancora bisogna lavorare. Dal punto di vista razionale riusciamo a dire che dobbiamo essere alla pari, ma dal punto di vista emotivo non ne siamo capaci. Delle volte la donna ha comunque bisogno del maschio alfa".
Sulla vittoria di Mahmood nello scorso festival di Sanremo: "Facevo parte della giuria di qualità del Festival. Siamo stati crocifissi per la vittoria di Mahmood, siamo stati usati come capro espiatorio. Noi avevamo dato dei voti a tutti i cantanti in maniera assolutamente libera, nessuno si era messo d'accordo su nulla, nessuno di noi otto poveri cristi sapeva cosa accadeva dietro alle quinte, non sapevamo quali fossero gli orientamenti delle altre giurie. Abbiamo votato tutti secondo coscienza, capendo qualcosa di musica. Io ho suonato e studiato chitarra classica per otto anni e mi sono sentita offendere e trattare da ignorante.
Abbiamo votato secondo il nostro gusto,nessuno di noi immaginava mai che Mahmood sarebbe potuto arrivare tra i primi tre. Quando lo abbiamo visto sul podio ognuno di noi ha votato secondo il proprio gusto. Noi contavamo il venti percento, ci sono arrivati insulti e offese bruttissime. Non abbiamo ritenuto di dover fare nessun intervento, convinti che tanto la storia avrebbe decretato il vincitore.
Zucchero e Vasco Rossi arrivarono ultimi. Mahmood ha sfiorato la vittoria all'Eurofestival, possibile che fossimo proprio così ignoranti? Evidentemente avevamo sentito qualche aspetto di novità. Detto questo, la Bertè è straordinaria e ha fatto la storia della musica italiana, se non arrivò sul podio non è stata certo colpa nostra. Noi non ci mettemmo d'accordo, abbiamo votato e basta.
Solo dopo ci siamo accorti che tutti e otto avevamo votato Mahmood, ragazzo originale che ha portato una ventata di novità. Mia Martini e Renato Zero sono arrivati secondi con dei veri capolavori, nessuno dei due si è di dire nulla. Ma di che parliamo? Fu veramente una cosa esagerata. Comunque, viva Sanremo, un grande in bocca al lupo ad Amadeus".