“CI CHIAMIAMO ‘MIAO’ A VICENDA. LA COSA CHE PIÙ CI PIACE FARE INSIEME? L’AMORE" – QUEI DUE GATTINI DI ALESSANDRO CECCHI PAONE E SIMONE ANTOLINI PARLANO DEL LORO MATRIMONIO CHE SARA' CELEBRATO IL PROSSIMO 22 DICEMBRE A NAPOLI (OFFICIATO DAL SINDACO GAETANO MANFREDI E DA EMMA BONINO) – “LO AVEVAMO CHIESTO ANCHE A ELLY SCHLEIN, MA ERA INCERTA. I 39 ANNI DI DIFFERENZA? NON CI PESANO" - I PRIMI INCONTRI, LA GELOSIA DI SIMONE ("ALL’INIZIO ALESSANDRO NON ERA PROPRIO UN SANTO”) E LE “CARINERIE” DI CECCHI PAONE: "LA NOTTE LO TOCCO E LO ANNUSO. MI PIACE SENTIRE CHE..."
Estratto dell’articolo di Elvira Serra per il “Corriere della Sera”
[…] Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini si «sposeranno» il 22 dicembre a Napoli nella Sala della Loggia del Castello del Maschio Angioino. A officiare l’unione civile saranno il sindaco Gaetano Manfredi e la leader storica dei Radicali Emma Bonino.
«Lo avevamo chiesto anche alla segretaria del Pd Elly Schlein, ma ha reagito incerta, forse l’abbiamo presa in contropiede», raccontano. Testimone di Alessandro è l’ex moglie, Cristina Navarro; di Simone, sua madre Samantha. […] L’unione sarà in regime di separazione di beni: «Casomai qualcuno pensasse che uno dei due lo fa per interesse». Niente confetti, ma le statuine degli «sposi» fatte dal maestro Ferrigno di San Gregorio Armeno.
Avete 62 e 23 anni. Non vi preoccupano 39 anni di differenza?
Alessandro: «No, ho sempre frequentato partner giovani: mi permettono di riversare su di loro la mia parte protettiva, la mia esperienza. Per contro, prendo entusiasmo e sguardo al futuro».
Simone: «Io arrivavo da una storia con un medico che era sposato con figli e non me lo aveva detto... Di Alessandro mi piace la maturità, che abbia la testa sulle spalle».
Alessandro, cosa l’ha convinta a «sposarsi»?
«La presenza di Melissa: sapere che con Simone avrei davvero formato una famiglia. La bambina ha la sua mamma, naturalmente, ma io ci sarò per tutto ciò che sarà necessario».
[…] Chi è più geloso?
Simone: «Io lo ero e ora non lo sono più. All’inizio Alessandro non era proprio un santo con l’aureola. Ora però so cosa prova per me e mi sento tranquillo».
Alessandro: «Io non lo ero e un po’ lo sono diventato. Lui è talmente bello! Non capivo che quando torna a Fermo, a casa sua, deve occuparsi della bambina, o fa i capelli alla nonna, è preso da mille incombenze e si dimentica di mandarmi il messaggio della buonanotte».
Simone: «Ma io svengo sul divano la sera!».
Come vi chiamate?
Simone: «Miao».
Alessandro: «E nei messaggi mettiamo anche le zampine del gatto».
Chi ha fatto la proposta?
Simone: «È stato Alessandro, alla fine dell’estate, quando abbiamo avuto modo di stare tutti insieme, con mia figlia, mia mamma, la sua ex moglie, tutta la nostra famiglia allargata».
Alessandro: «Già all’ Isola dei famosi gli avevo detto che desideravo che vivessimo insieme. In Honduras abbiamo avuto modo di stare tanto da soli, grazie anche alla complicità degli autori dell’Isola dei famosi. Abbiamo parlato di tutto e abbiamo conosciuto anche le nostre ombre. Quando le accetti non c’è più niente che ti può dividere».
Simone, come ha preso la notizia della vostra unione la madre di sua figlia?
«Diciamo che adesso l’accetta. Con i miei genitori è stato più difficile. Ma l’intervento di Maurizio Costanzo in tv ha sciolto i loro dubbi».
[…] parliamo degli inizi.
Simone: «Eravamo in lockdown e io per la prima volta mi sono messo a guardare la tv generalista. Di Alessandro mi ha colpito la capacità comunicativa. Così gli ho scritto su Instagram».
Alessandro: «Qualche settimana dopo, ero relatore di un convegno a Pescara e gli ho proposto di raggiungermi. Però non sono riuscito a liberarmi in tempo. Temevo che non l’avrei più rivisto, e invece, a maggio, quando sono andato per un altro convegno a Rimini, lui è venuto ed è iniziato tutto».
[…]Simone, quale libro di Alessandro preferisce?
« Codice 5G : un capolavoro».
[…]
La cosa che più vi piace fare insieme?
Alessandro: «Valeria Marini direbbe l’amore...».
Una carineria? «La notte lo tocco e lo annuso: mi piace sentire che c’è».
Simone, non ha paura di essere etichettato come il «marito di»?
«No, perché ognuno fa la sua strada. Io mi occupo dell’azienda agricola di famiglia. Ora stiamo per prendere 400 nuovi capi di bestiame, è piuttosto impegnativo». […]