“CI SONO MOMENTI IN CUI MI SENTO UN CESSO” - PILAR FOGLIATI: “NON SONO UNA DI QUELLE CHE PARLANO MALE DELLA BELLEZZA, ESSERE UNA BELLA RAGAZZA AIUTA TANTISSIMO, ALMENO PER AVERE I PRIMI ACCESSI. NOI MILLENNIALS CONTINUIAMO A RIPETERCI CHE I BOOMERS HANNO AVUTO TUTTO, LA POSSIBILITÀ DI COMPRARSI LA CASA, IL BOOM ECONOMICO, PERÒ NOI SIAMO QUELLI CHE HANNO POTUTO GODERE DEI BENEFICI DELLA LIBERTÀ, SENZA DOVER LOTTARE. MOLESTIE? NON MI È MAI SUCCESSO DI SENTIRMI A DISAGIO, DI DOVER DARE UN CEFFONE”
-Estratto dell’articolo di Fulvia Caprara per “la Stampa”
Fisionomia irregolare, pelle diafana, occhi enormi e un innato senso comico che la rende subito unica […] Pilar Fogliati […]
[…] «[…] Trovo che, per la generazione dei trentenni, il matrimonio sia diventato davvero un passo difficile, più cresce l'individualismo tipico della nostra fascia d'età e meno è forte la propensione al sacrificio, alla scelta di sposarsi. […]».
Ha 30 anni. Cosa pensa dei millennials?
«Siamo dei pessimisti impauriti, ossessionati da tutto, a iniziare dalla consapevolezza secondo cui per avere qualcosa domani bisogna sacrificarsi oggi. La spinta di un Paese deve venire dai giovani, ma dei giovani impauriti non possono spingere niente, e quindi si fanno spingere da quelli più grandi. Mi fido molto, invece, della generazione Z, trovo che sia fatta da persone piene di positiva arroganza, quella che noi trentenni non abbiamo, e che è molto vincente».
Ce l'ha anche lei con i boomers?
«Noi millennials continuiamo a ripeterci che i boomers hanno avuto tutto, la possibilità di comprarsi la casa, il boom economico, però noi siamo quelli che hanno potuto godere dei benefici della libertà, senza dover lottare. Mia nonna non poteva scegliere che mestiere fare, io sono attrice, faccio quello che voglio, però è anche vero che, ai suoi tempi, c'era una positività che noi non abbiamo respirato».
[…] Che rapporto ha con la sua bellezza?
«Ho molte insicurezze, ci sono momenti in cui mi sento […] un cesso. Non sono una di quelle che parlano male della bellezza, essere una bella ragazza aiuta tantissimo, almeno per avere i primi accessi, quindi è una cosa importante». […]
Le è mai capitato di dover mettere a posto qualcuno che magari ci provava?
«No. Non mi è mai successo di sentirmi a disagio, di dover dare un ceffone. Secondo me il percorso normale esiste, quello in cui si fa il provino, non si da il proprio numero di telefono, ci si rivolge a un'agenzia, insomma la semplice via della professionalità[…]