“COL MIO CAZZO PAGO LE TASSE: COSTRUISCO STRADE E PRODUCO REDDITO” – LA STAR DEL PORNO MAX FELICITAS A “LA ZANZARA": “NELLA VITA, TUTTI NOI OFFRIAMO QUALCOSA PER SOLDI: C’È CHI VENDE LA PROPRIA MENTE, IO OFFRO IL MIO CAZZO, CHE DIFFERENZA FA? GUADAGNO DAI SETTANTA AI CENTOMILA EURO LORDI AL MESE - SONO MALATO DI SESSO. VADO A PROSTITUTE 5 VOLTE A SETTIMANA, SONO FIDANZATO DA 2 ANNI E LA MIA RAGAZZA...” - VIDEO!
Ai microfoni di Radio 24, ospite de La Zanzara, il pornodivo Max Felicitas racconta la sua esperienza da creatore di contenuti amatoriali: “Mi ritengo un anticipatore di Onlyfans. Da cinque anni ho il mio sito personale e sono stato il primo ad autoprodurre filmandomi con il cellulare e poi pubblicando i video. Ho tantissimi abbonati. Ci sono persone normalissime che pagano per vedere cosa pubblico, dal politico allo studente universitario”.
Confessa: “Non ho le caratteristiche fisiche di un pornoattore, la mia forza è la comunicazione: do consigli anche a importanti imprenditori e politici su come comunicare con le persone”. Onlyfans ti ha fregato? “No, anzi, da quando l’ho aperto ricevo più richieste. Sono diventato una sorta di promoter di ragazze, le lancio. Quando ne noto qualcuna che si è appena iscritta, la contatto e cerco di organizzarci qualcosa”.
“Differenza tra il mio sito e Onlyfans? Uso molto di più il sito. Su quello paghi una quota fissa e puoi vedere tutti i video caricati dall’inizio della mia carriera. Sull’altro funziona che ti abboni, vedi poco e niente e ti fai mandare principalmente video privati, pagandoli. E’ una forma di prostituzione 2.0”. E sull’impatto di Onlyfans sul mondo della pornografia, commenta: “Prima fare porno era una cosa lontana dalle persone, solo chi aveva i mezzi poteva farlo. Adesso chiunque può e pure da casa”. Le dimensioni contano? “Oggi non contano più, anzi, se uno è troppo dotato magari la gente lo vede distante da sé, si immedesima poco. E spesso finisce per avere meno successo di uno normalissimo, come posso essere io”.
A chi lo accusa che la prostituzione non sia un lavoro, risponde: “Allora non fatemi pagare le tasse! Pago più tasse io col mio cazzo che lei col suo libro” - rivolgendosi alla scrittrice Annarita Briganti, in collegamento telefonico. “Col mio cazzo - prosegue - costruisco più strade di lei. Produco reddito, do un contributo. Nella vita, tutti noi offriamo qualcosa per soldi: c’è chi vende la propria mente, io offro il mio cazzo, che differenza fa?” E proprio grazie al suo lavoro, Felicitas afferma di riuscire a guadagnare “settanta, centomila euro lordi al mese”.
Vizi? “Ogni tanto vado a prostitute. Sono malato di sesso. Alla qualità preferisco la quantità: vado cinque volte a settimana, oltre a tutto quello che faccio sul web”. “Cosa mi piace della prostituzione? Il fatto di poter scegliere e comandare io, applicando una sorta di sottomissione”. “Sono fidanzato da due anni - continua - e la mia ragazza accetta la mia vita, così come io la sua. Io sono fatto così, e se qualcuno ti ama, ti accetta per quello che sei”.
“Quello che fai distrugge i rapporti sentimentali, la tua compagna dovrebbe lasciarti”, incalza la Briganti. E Felicitas: “Lei è una retrograda, vive nel Medioevo! Le società civili lasciano le persone libere di fare quello che vogliono”. Le piace Giorgia Meloni?: “A me piacciono le persone libere. Il parlamentare che amerò io sarà quello che aprirà le case chiuse. Ad oggi c’è un grosso problema: che uno può liberamente bucarsi, farsi di crack o di eroina davanti a tutti e non rischia nulla, invece se scopa dentro a una macchina e lo beccano rischia 30.000 euro di multa”.