TRA IL “DIRE” E IL FARE – SI È DIMESSO STEFANO PISTILLI, AMMINISTRATORE UNICO DELL’AGENZIA “DIRE”. LA TESTATA È ALLE PRESE CON UN FERMO AMMINISTRATIVO DA PARTE DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E UN CONGELAMENTO DEI CONTRIBUTI PER I SERVIZI GIORNALISTICI DA PALAZZO CHIGI, CHE HA PORTATO ALLA DECISIONE DI SOSPENDERE 17 DIPENDENTI...
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(ANSA) - "Caro direttore, la presente per informarla di aver preannunciato all'editore la mia volontà di rassegnare le dimissioni dall'incarico a me assegnato". Lo scrive in una nota Stefano Pistilli, amministratore unico della Dire, secondo quanto si legge sul sito della stessa agenzia.
La testata è alle prese con un fermo amministrativo da parte del ministero dell'Istruzione e un congelamento dei contributi per i servizi giornalisti resi a Palazzo Chigi. Da qui la decisione dell'editore di sospendere 17 dipendenti, arrivata dopo i licenziamenti (11 ad ora, dopo 3 reintegri).
"La ragione principale che mi spinge a fare questa scelta è il senso di responsabilità nei confronti dell'agenzia Dire - sottolinea Pistilli - che vive un momento molto delicato, e ritengo sia nell'interesse superiore della società che non vi siano distrazioni né perdite di tempo prezioso per rispondere su fatti infondati e inesistenti di cui mi occuperò a tempo debito.
Tutta l'azienda deve concentrarsi perché in tempi rapidi siano chiariti gli equivoci che mettono a rischio il futuro occupazionale da cui dipendono 120 famiglie e il pluralismo dell'informazione". "Resta inteso - chiude Pistilli - che la mia disponibilità rimarrà invariata e metterò a disposizione tutte le mie competenze qualora fosse necessario".