“GIÀ AVEVO DEI DUBBI, DOPO QUESTA SERA SI SONO MOLTIPLICATI” – GILETTI OSPITA BUZZI A "NON È L'ARENA" E GIÀ RIPENSA ALLA CANDIDATURA - L’EX RAS DELLE COOPERATIVE: “FORMIGLI ME VOLEVA PAGÀ MA VADO GRATIS DA GILETTI, CHE MI HA CORTEGGIATO. QUANDO TE SCOPI UNA DONNA PRIMA LA DEVI CORTEGGIA. PRIMA DI INCULARMI BACIAMI SUL COLLO, CHE FAI MI INCULI A FREDDO?" – "SE NON AVESSI FATTO LA GARA CON CARMINATI AVREI PERSO L'APPALTO. NELL’EPOCA MARINO TUTTI CI CHIEDEVANO QUALCOSA. PER ESEMPIO ASSUMERE UNA…” – LO SCONTRO CON SABELLA: "UTILIZZAVO LO STESSO METODO DEL CSM"
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1 – SALVATORE BUZZI: “FORMIGLI ME VOLEVA PAGA' MA IO VADO GRATIS DA GILETTI”
Estratto dell'articolo di Salvatore Merlo per "il Foglio" - da "Anteprima. La spremuta di giornali di Giorgio Dell'Arti"
Buzzi (Mafia capitale) va in televisione a pagamento, 2.000 euro da Discovery, poi ne ha rifiutati 500 da Formigli. Da Giletti però è andato gratis. «Ma come fa Giletti a ottenere gratis quello che Formigli non è riuscito ad avere per 500 euro?
Perché Giletti è un uomo libero. È uno che se La7 gli rompe le scatole prende e se ne va a Mediaset. Non è uno legato a catena come Formigli. Non so se me stai a capi’. E poi io con Giletti ci ho parlato. Giletti mi ha corteggiato. Quando te scopi una donna prima la devi corteggia’. Ecco un’altra metafora mia: “Prima di incularmi baciami sul collo, che fai mi inculi a freddo?”. Giletti mi ha convinto».
2 – "SE NON AVESSI FATTO LA GARA CON MASSIMO CARMINATI AVREI PERSO L'APPALTO". LE RIVELAZIONI DI BUZZI
“Se non avessi fatto la gara con Massimo Carminati avrei perso l’appalto. Carminati nel 2011 era una persona rispettabilissima con conoscenze importanti. Io con Carminati sono andato a pranzo insieme a molti politici mai con criminali”. Lo ha detto Salvatore Buzzi intervenendo a ’Non è l’Arenà su La7.
“Ho conosciuto Carminati tramite Riccardo Mancini, ad di Eur Spa dove dal 2000 la ’29 giugno’ faceva la manutenzione. Lui era l’unico non ostile alla nostra cooperativa - aggiunge - Mi viene presentato Carminati, che nel 2011 era una persona che aveva finito di scontare una pena per furto, me lo presentano come una persona inserita che voleva lavorare. Con lui abbiamo gestito due affari, all’Eur e al campo nomadi”.
3 – MASSIMO GILETTI A NON È L'ARENA, L'AVVOCATO DI BUZZI LO PROVOCA: "E LEI VORREBBE FARE IL SINDACO DI ROMA?". GELO IN DIRETTA: "DOPO STASERA, MOLTI DUBBI"
"Già avevo dei dubbi, dopo questa sera si sono moltiplicati". Massimo Giletti, a Non è l'Arena, gela le speranze di chi nel centrodestra lo vorrebbe candidare a sindaco di Roma nel 2021. La puntata è in gran parte dedicata allo scandalo Mafia Capitale, con lo scoop dell'ospitata a Salvatore Buzzi, condannato a 18 anni in appello per corruzione.
In studio c'è anche Alfonso Sabella, magistrato ed ex assessore nella giunta di Virginia Raggi, che accusa: "A Roma c'erano più organizzazioni che hanno piegato gli interessi pubblici ad interessi privati. I funzionari spesso sono corrotti, o incapaci".
Una giungla di malaffare che impressiona, al di là di processi e sentenze. L'avvocato di Buzzi, ex re delle cooperative romane, a questo punto pungola Giletti: "E lei vorrebbe fare il sindaco...". Giletti sorride amaro, aspetta qualche secondo, poi lascia intendere che al momento è "più no che sì". Matteo Salvini e Giorgia Meloni riusciranno a fargli cambiare idea?
4 – SALVATORE BUZZI A NON È L'ARENA: "ALL'EPOCA DI MARINO TUTTI CI CHIEDEVANO FAVORI, TUTTI". "QUELLA RAGAZZA ERA L'AMANTE?"
"Tutti ci chiedevano qualcosa". Salvatore Buzzi, ospite di Massimo Giletti a Non è l'Arena, dice la sua verità su Mafia Capitale e imbarazza il Pd, come temuto da molti a sinistra all'annuncio dello scoop di La7.
L'ex ras delle cooperative romane spiega cosa accadeva nel 2014, con sindaco Ignazio Marino dopo l'esperienza di Gianni Alemanno: "Ci chiedevano favori? Nell'epoca Marino, il consiglio comunale era pessimo: tutti ci chiedevano qualcosa, in consiglio comunale, tutti!". "Tipo?", chiede Giletti. "Per esempio, assumere una ragazza". "Un'amante?", suggerisce il padrone di casa: "Questo non lo so, diciamo una ragazza...". Così andavano le cose all'epoca del sindaco "marziano", fatto cadere peraltro in maniera ben poco trasparente sull'onda di scandali mediatici e interni al Pd.