“HO BACIATO DONNE, TOCCATO DONNE, MA NON MI PIACE LA VAGINA” – BIANCA BALTI A “BELVE” SVELA SENZA FILTRI I SUOI ISTINTI SESSUALI: “IO PREGO SEMPRE IL MIO DIO DI ALLEVIARMI DA QUESTA ATTRAZIONE VERSO IL PENE, PERCHE’ È UNA PIAGA, FAREI A MENO DEGLI UOMINI SE NON FOSSE PER QUELLA COSA...” – LA MODELLA RACCONTA POI LA DIPENDENZA DALLE DROGHE E LO STUPRO SUBITO: “ERO A UN RAVE, IN STATO DI EBBREZZA, NON ERO LUCIDA. QUEL RAGAZZO MI PIACEVA MA DA UN BACIO SI È PASSATI ALLA VIOLENZA...” – VIDEO
BIANCA BALTI A BELVE
Anticipazione da “Belve”
Torna Belve, il programma ideato e condotto da Francesca Fagnani, finalmente in prima serata il martedì su Rai2. Un ciclo di puntate dedicate a donne (e uomini) indomabili, ambiziosi, forti, non necessariamente da amare, ma che non si potrà fare a meno di ascoltare.
Tra gli ospiti della puntata, Bianca Balti, top model di primo piano (“sono ancora sul podio delle prime tre in Italia”), che si racconta a Belve senza filtri a partire dagli inizi della sua carriera: “Subito dopo le prime sfilate, 18 anni fa, mi hanno offerto un contratto di un milione di euro, ma ho detto di no perché ho capito che potevo ottenere di meglio”, e incalzata dalla Fagnani sul contratto che l’ha soddisfatta di più economicamente, la Balti risponde: “lo spot di Dolce&Gabbana sul gozzetto, sia dal punto di vista professionale che economico”.
Si parla anche di maternità, e quando la Fagnani chiede perché la figlia Matilde abbia deciso di vivere con il padre, la Balti risponde: “Al tempo mi stavo trasferendo a Los Angeles. Era l’ennesimo trasloco e quindi lei ha deciso di andare a vivere con il padre. Solo di recente mi ha confessato che lo aveva fatto perché voleva un po’ di stabilità”. E quando la Fagnani chiede se ne ha sofferto, risponde: “Ne ho sofferto tantissimo. Però poi ti abitui anche alle cose più brutte e grazie al cielo c’è la tecnologia”.
Quando il tema si fa più leggero e la Fagnani le chiede se abbia mai avuto esperienze sessuali con altre donne, la Balti divertita confessa: “Ho baciato donne, toccato donne, ma…”.