“IO, PER LAVORARE, NUN L’HO MAI DATA. MAI INGINOCCHIATA NEANCHE PER PREGARE, FIGURIAMOCI DAVANTI A REGISTI O PRODUTTORI” – AMORI E BOLLORI DI CHIARA FRANCINI: "FREDERICK È L’UOMO MIGLIORE CHE ABBIA INCONTRATO, CI CORRISPONDIAMO, NON ABBIAMO BISOGNO DI SPOSARCI. UN FIGLIO? CI PROVIAMO MA NON LO SO SE LO VOGLIO DAVVERO. NON CREDO ALLE DONNE CHE SI DICONO SICURE DI VOLERNE, NON CI CREDO CHE NON ABBIANO PAURA COME ME DI ESSERE MADRI DI MERDA…"
-Da Oggi
OGGI, in edicola da domani, pubblica un’intervista all’attrice Chiara Francini alla vigilia della sua tournée teatrale con un monologo autobiografico «su me ma in fondo sulle donne. Noi ci sentiamo sbagliate, tutte, sempre. Perché quando nasciamo poppiamo un bipolarismo che ci vuole sante o maddalene, corpi o teste, attrici minus habens o intellettuali grigioline, madri frustrate o carrieriste destinate a una triste solitudine priva di affetti».
E racconta di come da sempre abbia cercato di imporsi per non essere solo un bel corpo: «Fin dall’università andavo a fare gli esami struccata, coda bassa, lupetto e pantaloni del mi’ babbo. Non avrei potuto accettare di prendere un voto alto per ragioni diverse dalla preparazione». Compromessi per far carriera? «Io, per lavorare, ‘un l’ho mai data. Mai inginocchiata neanche per pregare, figuriamoci davanti a registi o produttori».
Poi parla del fidanzato («Frederick è l’uomo migliore che abbia incontrato, ci corrispondiamo, non abbiamo bisogno di sposarci») e del loro tentativo di avere un figlio: «È che io non lo so se lo voglio davvero, un figlio. Non credo alle donne che si dicono sicure di volerne, non ci credo che non abbiano paura come me di essere madri di merda… Sarei in grado di non essere uno di quei genitori che spacciano per libertà lasciata ai figli l’abdicazione al proprio ruolo di guida? Un genitore ti ama, per forza. La differenza la fa quello che è in grado di fare per renderti felice. E io mica lo so se sono capace… Quindi ci provo ma sarà il mio corpo a decidere».