“JOVANOTTI? MI STA SULLE BALLE. CANTA È 'UNA LIBIDINE / È UNA RIVOLUZIONE'. ME L’HA FREGATA. LA LIBIDINE L’HO INVENTATA IO…” - JERRY CALA’ SHOW PER LA FESTA DEI 40 ANNI DI "VACANZE DI NATALE", IL MITOLOGICO CINEPANETTONE DI ENRICO VANZINA: "ERAVAMO INGRIFATI. IL 'BILLO' CHE È IN ME SALTA SEMPRE FUORI. PER ME GLI ANNI 80 SONO STATI UN CONTINUO BATTITO DEL CUORE, TANTO CHE MI È ARRIVATO PURE UN INFARTINO” - LA SERATA, A SUON DI “LIBIDINE”, BATTUTE DEL FILM E TORMENTONI ANNI ’80: “NON ROMPETE I COGLIONI CON 'MARACAIBO'..." - VIDEO
-Estratto dell’articolo di Renato Franco per www.corriere.it
[…] Cortina ripiomba negli anni 80 per la celebrazione dei 40 anni di Vacanze di Natale, film cult di Enrico Vanzina. […] Pezzo forte di questi due giorni di celebrazione — difficile chiamarla rievocazione — il concerto di Jerry Calà, il playboy Billo del film[…]. Tavoli che oscillano tra i 250 e i 300 euro, gente che si accalca, […]
Menzione d’onore per Chiara e Roberto, lei con tutina rossa stile Visitors, lui con jeans con risvolto, Timberland e maglione natalizio. Mi sa che non vi hanno avvertito che è saltato tutto, siete gli unici vestiti a tema: […] la prendono con filosofia, lei è pragmatica: «Se riesco a togliermi la tuta vado in bagno». Anche Giorgio l’ha messa giù dura: «Ho addosso tutta roba originale. Si, mi sono vestito come un coglione». […]
Da Roma è venuto perfino apposta un giornalista del New York Times, che si aggira tra lo sbalordito e il rassegnato, lui che aveva a che fare con Biden e Obama, e ora gli tocca questo live musicale per 300 ospiti che assomiglia a una festa di Capodanno anticipata di due settimane.
Titolo dello show — ovvio — una battuta del film: «Non sono bello... piaccio!», che Calà generosamente non si fa pregare di ripetere. Sale sul palco e mette subito le cose in chiaro: «Non rompete i c... con Maracaibo, che la faccio alla fine». Arringa la folla: «Vi ricordate quando si veniva a Cortina in pullman?». Un boato di sì. «Ma che c... ne sapete voi... Ora facciamo la hit parade delle canzoni da torpedone in gita. Io stavo sempre nei posti in fondo: ero l’unico che non slinguava con nessuna ma mi sono rifatto in Vacanze di Natale».
E così attacca con i super classici della musica italiana […] L’intonazione in generale è da rivedere, ma lui ci mette l’anima: «Per me gli anni 80 sono stati un continuo battito del cuore, tanto che mi è arrivato pure un infartino». Musica e parole: «Jovanotti? Mi sta sulle balle. Vi ricordate che canta È una libidine / È una rivoluzione? Me l’ha fregata. La libidine l’ho inventata io». Pure doppia e coi fiocchi. Cosa rimane di quel film? «Il Billo che è in me salta sempre fuori. Non ha mai messo la testa a posto, solo che non si porta il lavoro a casa perché adesso ha moglie e figlio».
Rimpiange i tempi che furono: «Eravamo ingrifati». E si lancia in un accorato appello: «Lo so che siete d’accordo con me: io sono per il ritorno del ciuffettino delle signore». Standing ovation, 300 persone felici, il massimo che la sala poteva contenere, di tutte le età: non solo chi è cresciuto con il film, ma anche chi non era nato, uniti in un karaoke collettivo, grande operazione di marketing del Posta, l’hotel che 40 anni fa negò le riprese all’interno dei suoi spazi:
«Volevano essere pagati, io pensavo fossero loro a dover pagare me», ricorda Aurelio De Laurentiis, produttore di un film che ha scritto l’immaginario collettivo di diverse generazioni con i suoi personaggi scolpiti nella memoria: il «boro pazzesco» Claudio Amendola; il fluido ante-litteram Christian De Sica con la sua famiglia arricchita, pariolini di Frascati; il «cumenda» milanese Guido Nicheli e l’annoiata moglie Stefania Sandrelli. […] Una festa da strapaese riuscitissima. E anche questa celebrazione «se la semo levata dalle palle».
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