1. “LAVORARE CON COSTANZO? PRIMA ME FACCIO FRATE” - L'ALTRA SERA CICCIOBAFFO NON HA RESISTITO AL "COCCODRILLO", LACRIME COMPRESE, DI GIGI PROIETTI ALL'INIZIO DEL SUO SHOW 2. OVVIAMENTE COSTANZO HA TRALASCIATO DI RICORDARE QUANDO GLI SCIPPO', ALEMANNO SINDACO, IL TEATRO BRANCACCIO, NEL 2007 - L'IRA DI PROIETTI: "NON È STATO CARINO SCOPRIRE CHE PRENDEVA IL MIO POSTO APPENA 48 ORE DOPO L'INCONTRO PER METTERE IN CARTELLONE IL SUO SPETTACOLO. NESSUNO PRETENDE DA COSTANZO UNA CARINERIA, MA MI ASPETTAVO COME MINIMO UNA TELEFONATA, E INVECE NIENTE" - "E' STATO UN GOLPINO ALL'AMATRICIANA" - VIDEO
Mariano Sabatini su Facebook
Il senso di Costanzo per l'amicizia... L'altra sera l'anchorman non ha resistito al "coccodrillo" - con annesse lacrime - di Gigi Proietti in apertura del suo show su Canale5. Ha tenuto a ricordare, senza tema di smentita ora, la sua grande amicizia, addirittura sostenuta dalla vicinanza di pianerottolo, con l'attore romano appena scomparso.
Costanzo ha tralasciato però di rinfrescare la memoria del pubblico in seguito al cambio della guardia (obbligato) alla direzione del teatro Brancaccio, nel 2007. «Non reciterò mai i miei spettacoli sotto la direzione artistica di Costanzo, me faccio frate, prima» ha dichiarato ironico Proietti.
«Non reciterò mai i miei spettacoli sotto la direzione artistica di Costanzo, me faccio frate, prima» ha dichiarato ironico Proietti (fonte Repubblica). «Se lo facessi le mie figlie non mi guarderebbero più in faccia» ha aggiunto l´attore. «Non è stato carino scoprire che prendeva il mio posto appena 48 ore dopo l´incontro per mettere in cartellone il suo spettacolo. Nessuno pretende da Costanzo una carineria, ma mi aspettavo come minimo una telefonata, e invece niente.
E dire che un tempo eravamo amici. È stato un golpino all´amatriciana. Ho saputo che Costanzo ha detto di non aver avuto il tempo per farmi una chiamata e che magari "ce lo diremo in un´altra vita". Beh, trovo molto offensiva questa dichiarazione, devo confessare che quando l´ho letta ho fatto gli scongiuri e mi sono pure toccato. Non so lui, ma io le cose preferisco dirle in questa, di vita». Sul pianerottolo Gigi gli avrebbe fatto lo sgambetto, altroché amicizia!
BRANCACCIO, PROIETTI ATTACCA: «MI HANNO SCIPPATO»
«E' chiaro che io non mi metto a lavorare sotto la direzione artistica di Costanzo, me faccio frate, prima!». Trascinato da quel «dolore e stupore» che lo ha colto ieri quando ha appreso, a sorpresa, la notizia della sua sostituzione alla direzione del teatro di via Merulana con Maurizio Costanzo, Gigi Proietti si lascia andare.
«A me personalmente mi provocano dei danni enormi - aggiunge - io avevo due spettacoli in produzione al Brancaccio». Il popolare attore, parlando a RadioCittaFutura, è netto nelle sue affermazioni: «Qui non ci sono né complotti né nient'altro: è successo che un proprietario non vuole avere più contatti col Comune perché c'avrà altri interessi economici. Qualcuno gli ha offerto di più e lui ha dato a Costanzo la direzione artistica».
Quindi Proietti torna ad attaccare Costanzo: ««Il nemico vero, in quest'operazione del Brancaccio, del Teatro a Roma, del comune di Roma e di Gigi Proietti, è Costanzo. Io ho coraggio di dire la mia opinione e dico che se qualcuno mi avesse detto in quel teatro c'è la direzione artistica di Costanzo, siccome devono rinnovare il contratto perché non la prendi tu? Io ne sarei stato onorato, ma avrei rifiutato o, quantomeno, avrei fatto una telefonata, prima. Per cui il nemico, in senso metaforico (ma mica tanto metaforico), l'avversario culturale di questa situazione è Costanzo».
«Sta di fatto - continua l'attore - che io non farò più il mio spettacolo che avevo già messo in cartellone, se la cosa rimane in questi termini. E invece del mio spettacolo ci sarà il suo spettacolo, che sarà sicuramente bellissimo, piacerà molto al pubblico, con Platinette e Calissano! Sul fatto che cambierà la cifra estetica non ci sono dubbi e non voglio dire se in meglio o in peggio».
«Non ho padrini politici e ogni volta devo ricominciare sempre da capo e da solo...Ma vorrei tanto leggere l'opinione di chi segue la mia attività da anni, che credo potrebbe esprimersi su ciò che sta accadendo nei nostri teatri». Così Gigi Proietti aveva già commentato stamani il passaggio della direzione artistica del Teatro Brancaccio a Maurizio Costanzo, che si insedierà al suo posto il 1 agosto.
«Non solo nessuno mi ha detto niente, ma sono dispiaciuto, stupefatto e addolorato - aggiunge - Ho fatto tanto e sono contento dei risultati raggiunti. Se ora qualcuno mi dice "vattene" e ha il potere di dirmelo, me ne vado, mica posso incatenarmi al Brancaccio. È la vecchia storia del cuculo: quando viene adocchiato un nido fatto bene, ci si mette qualcun altro».
Poi aggiunge: «Ci tengo a dire che nessuno si azzardi a affermare che c'è responsabilità del sindaco. Il sindaco è quello che insiste più di tutti perché io resti al Brancaccio e vuole che si faccia di tutto perché io ci resti, perché sennò qui strumentalizziamo politicamente pure i cessi pubblici. Che nessuno mi tocchi il Sindaco. È una dichiarazione di voto, quasi, la mia».
Direttore artistico del Brancaccio fino a fine luglio, Proietti aveva già preparato il prossimo cartellone: «La stagione mi è stata scippata. Per quanto mi riguarda, non potrò far altro che avvertire le compagnie che il cartellone 2007-2008 non mi riguarda più». Oltre a dire che una cosa simile gli era già successa anni fa, quando chiusero il suo laboratorio teatrale («dal quale sono usciti tanti nuovi talenti del palcoscenico»),
Proietti ricorda di aver fatto «nascere ex novo anche il Brancaccino, il ridotto del teatro che non esisteva prima». Da tre anni, inoltre, è anche direttore del Globe Theatre, palcoscenico elisabettiano nel cuore di Villa Borghese: «un'altra scommessa vinta, abbiamo sempre il tutto esaurito». In cartellone al teatro romano per la prossima stagione era già previsto anche uno spettacolo di Costanzo, "A un passo dal cielo", scritto con Vaime.