“LEGGENDO L’INCIPIT DEL PEZZO DI CASTALDO DEDUCO CHE SENZA I MANESKIN GLI STONES NON AVREBBERO SUONATO A SAN SIRO PER FESTEGGIARE I 60 ANNI DAL LORO DEBUTTO” – LA RISPOSTA DI MOLENDINI AL GIORNALISTA DI “REPUBBLICA”: "RICORDO CHE LA PREMIATA DITTA ROLLING STONES NON SI È MAI TIRATA INDIETRO NEL PROPORSI IN TOUR E CONCERTI, ANCHE SENZA I MANESKIN - MA C’È ANCHE UN ALTRO PASSAGGIO CHE MI HA COLPITO…"

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IL ROCK DEL NONNO TORNA IN ITALIA - GLI STONES, A 60 ANNI ESATTI DAL LORO DEBUTTO, SUONERANNO A SAN SIRO IL 21 GIUGNO - IN ESTATE SONO IN ARRIVO UNA SERIE DI LEGGENDE PRONTE PER LA CASA DI RIPOSO: A GIUGNO, ELTON JOHN, KISS, CHEMICAL BROTHERS E PEARL JAM - TRA GLI ITALIANI IL NEO SETTANTENNE VASCO ROSSI E IL 55ENNE JOVANOTTI. PER FORTUNA CI SONO I MANESKIN CON LA NINFETTA VICTORIA DE ANGELIS…

 

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/rock-nonno-torna-italia-stones-60-anni-esatti-loro-303092.htm

 

 

LA REPLICA DI MOLENDINI

Marco Molendini per Dagospia

 

Caro Roberto,

 

marco molendini gino castaldo

avevo già letto stamattina il pezzo di Gino Castaldo che tu hai ripreso. E francamente sono rimasto sorpreso dal suo incipit secondo cui “quegli impudenti ragazzi romani hanno rimesso in circolo nel mondo l'ammuffita linfa del rock”. E per questo motivo i Rolling Stones, anzi “per rispondere a loro”, i Rolling Stones avrebbero “raccolto la sfida” e quindi “tornano in scena a 60 anni esatti dal loro debutto che, con una formazione diversa da quella classica, avvenne il 2 luglio 1962 al Marquee di Londra”. Ora devo dedurre che, senza i Maneskin e la necessità di dare loro una risposta, Jagger e soci non avrebbero festeggiato il loro anniversario?

maneskin ai brit 2022 6

 

Ricordo, però, che la premiata ditta Rolling Stones non si è  si  mai tirata indietro nel proporsi in tour e concerti, anche senza i Maneskin. E non posso non pensare al fatto che la loro azienda macina fatturati astronomici difficilmente condizionabili dalla circostanza che sia apparso in giro un gruppo che ha vinto X Factor e Sanremo, è stato ospite d’apertura di un loro concerto, e che sostanzialmente ricicla modi, costumi, atteggiamenti che il rock è abituato a consumare da svariati decenni.

 

Ma c’è un altro passaggio dell’articolo di Repubblica che mi ha colpito per la misura (eccessiva), quando si scrive che “i Måneskin sono impegnati in una missione che fino a pochi anni fa sembrava impossibile: dimostrare che il rock può avere senso in un mondo giovanile che da anni parla una lingua totalmente differente”. 

 

gino castaldo

Non c’è dubbio che i ragazzi romani abbiano raggiunto un successo che va largamente al di là di ogni possibile previsione, ma che il rock, evidentemente in difficoltà, sia affidato al loro avvento per parlare ai giovani mi sembra quantomeno sbrigativo. A meno che non se ne faccia un problema esclusivamente anagrafico (e ghettizzante), secondo il quale i giovani devono ascoltare solo i giovani. Ma questo è un criterio che appartiene a un’epoca in cui anche Gino e io eravamo giovani.

 

 

ROLLING STONES

Allora, però, quella generazione, la nostra, contestando e sognando la rivoluzione, voleva far sentire la sua voce per affermarsi e pretendere il diritto di dire la propria opinione sui fatti del mondo, sui quali aveva una visione diversa dagli adulti dominanti. Oggi viviamo una stagione di semplificazioni tali per cui esser giovani diventa un valore solo in quanto tale.

maneskin ai brit 2022 7
mick jagger
i maneskin aprono il concerto dei rolling stones 6
i maneskin aprono il concerto dei rolling stones 7
i maneskin aprono il concerto dei rolling stones 8
marco molendini foto di bacco