“LEGGEVO CHE L’EDITORE VOLEVA SOSTITUIRMI, MA PIER SILVIO MI MANDAVA I FIORI. NON CAPISCO PERCHÉ TANTO VELENO SU DI ME” – MYRTA MERLINO NON PUÒ SMENTIRE I NUMERI DISASTROSI DI “POMERIGGIO5” E SE LA PRENDE CON CHI LA CRITICA: “CONSIDERO I 2 MILIONI DI PERSONE CHE MI SEGUONO UNA MEDAGLIA, NON ERA SCONTATO. D’URSO ERA DI FAMIGLIA, IO UN’ESTRANEA VENUTA DA UNA RETE DI NICCHIA” – E PER DIMOSTRARE DI NON ESSERE SNOB, DÀ UNA RISPOSTA DA VERA SCIURA, CITANDO LA PARRUCCHIERA…
-Estratto dell’articolo di Silvia Fumarola per “la Repubblica”
«Fare Pomeriggio Cinque è stata una rivoluzione, ho dovuto cambiare radicalmente il modo di fare televisione» racconta Myrta Merlino, «venivo da L’aria che tira su La7, la mia comfort zone. Ma sono sempre stata curiosa del prossimo e anche il pop mi appartiene». Il debutto su Canale 5 a settembre, al posto di Barbara D’Urso, tra le polemiche, è stata la prima novità di questa stagione televisiva. Maglione fucsia come la sciarpona che la avvolge, motto della vita di Karen Blixen: «Per essere felici ci vuole coraggio».
Come vanno le cose?
«Prima pensavo ai critici, adesso al pubblico. Ho un competitor fortissimo, La vita in diretta, che ha una storia e una sola pubblicità contro le mie quattro. Dopo il nero degli spot riparto. Considero i 2 milioni di persone che mi seguono una medaglia; dopo tre mesi e mezzo non era scontato. D’Urso era di famiglia; io un’estranea venuta da una rete di nicchia».
Partiamo dai numeri; il confronto con “La vita in diretta” è in perdita.
«Pomeriggio Cinque è al 15, 16% di share. Leggevo “flop”, l’editore che voleva sostituirmi, con i nomi delle conduttrici pronte a prendere il mio posto. Mentre uscivano queste notizie, mi arrivavano i fiori di Pier Silvio Berlusconi. Perché tanto veleno inutile? Mistero».
Ha mai sentito Barbara D’Urso?
«No. Mi ha chiamato Pier Silvio, il problema tra me e lei non esiste. Escludo che una donna intelligente come Barbara ce l’abbia con me».
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È snob?
«No. Mi sono adattata a un mondo diverso dal mio, ma sono curiosa. La cronaca nera è coinvolgente. Non c’è più una squadra “myrtacentrica”, ma una grande redazione. Mi sono costruita uno zoccolo duro, per Mediaset è un successo, il marketing dice che i giovani sono cresciuti. Se la parrucchiera chiede: “Non ti occupi di quello?”, ci ragiono. Sono in ascolto. Ho mollato le certezze».
[…] Su La7 seguiva la politica. Cosa chiederebbe a Giorgia Meloni?
«Sono stata al concerto al Senato. Mai vista Giorgia cosi magra; è la prima donna a Palazzi Chigi. È fiera e fragile, ha gli occhi puntati addosso e gestisce una vita privata complessa. Ogni giorno ce n’è una e intorno non ha l’Accademia della Crusca. Meloni che racconta cosa prova, frantuma l’immagine granitica e spiega quanto le sia costata la cavalcata gloriosa, sarebbe l’intervista del secolo».
Traslocando a Mediaset si è scoperta più fragile?
«Non sono mai stata così bisognosa di protezione, ho sentito la necessità del sostegno di tutti, a cominciare da quello di Marco (Tardelli, il compagno). Questi tre mesi mi sono valsi tre anni».
Tardelli ha dichiarato a Giancarlo Dotto che non intende sposarsi. Come l’ha presa? (Sorride).
«Avevo quasi 47 anni quando ci siamo messi insieme, lui 61. Siamo due miracolati e siamo innamorati. Leggendo sui siti anch’io sono rimasta un po’ così e gliel’ho detto. Ma lui lo spiega: stiamo benissimo così, mi ama e mi stima, non lo ritiene necessario. Sintetizzato: “Non vuole sposare Myrta”, beh, suona malissimo». […]