1. “MI AVETE FATTO VENIRE VOGLIA DI TORNARE IN TV” – IL CICLONE FIORELLO DALLA CARRA’: “LA SVOLTA? L’IMITAZIONE DI RAFFAELLA IN UN VILLAGGIO. AVEVO LA PARRUCCA E CANTAI ‘BALLO BALLO’. MIO PADRE GUARDÒ MIA MADRE E DISSE: "TUO FIGLIO, QUELLO E' TUO FIGLIO..."
2. IL SOGNO DI DIVENTARE CALCIATORE (“NEGLI SPOGLIATOI SOFFRIVO PERCHÉ NON AVEVO PELI SULLE GAMBE”), I VILLAGGI E I PRIMI TOPLESS DELLA STORIA, LA GNOCCA “MOTORE DI TUTTO”, IL RICORDO "TREMENDO" DI SANREMO, LA PAROLACCIA DI HOFFMAN, IL RIMPROVERO DEL VATICANO
3. "NON SONO UN CANTANTE MA CANTO, NON SONO UN BALLERINO MA BALLO. NON SO FAR NIENTE BENE, PERÒ FACCIO UN PO’ DI TUTTO E LO FACCIO A MODO MIO” - VIDEO+FOTO STRACULT
4. LO SHOW FA IL 9,4% DI SHARE. BENE PER RAI3, NON BENISSIMO PER DUE GIGANTI DELLA TV
«L'ho fotografato sul divano, sul letto, in tutti i punti della casa. Mi piaceva l'idea di Mike a casa mia.» @fiorello ricorda #MikeBongiorno#araccontarecominciatu@raffaella #Rai3 pic.twitter.com/rk8DRN9MUw
— Rai3 (@RaiTre) 4 aprile 2019
«L'ho fotografato sul divano, sul letto, in tutti i punti della casa. Mi piaceva l'idea di Mike a casa mia.» @fiorello ricorda #MikeBongiorno#araccontarecominciatu@raffaella #Rai3 pic.twitter.com/rk8DRN9MUw
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«Vi rendete conto? Ho ammanettato la Carrà.» @fiorello#araccontarecominciatu @raffaella pic.twitter.com/kaCd1W6Ag1
— Rai3 (@RaiTre) 4 aprile 2019
. @Fiorello apre #rischiatutto di Fabio Fazio, apre #90Special di Nicola Savino, apre #Sanremo2018 di Claudio Baglioni, apre #araccontarecominciatu di Raffaella Carrà. Specializzato in aperture. L'unica cosa che non gli riesce è aprire il suo show su @RaiUno pic.twitter.com/2duFiJNkEb
— carotelevip (@carotelevip) 3 aprile 2019
Francesco Persili per Dagospia
A raccontare comincia Fiorello. “Avevo 4 anni, facevo Ulisse, mi ricordo che in quella occasione sentii per la prima volta l’applauso e dissi: ‘Che bello’. Quell’emozione l’ho poi cercata per tutta la vita”.
Lo showman siciliano ricorda il suo ‘imprinting artistico’ nella prima puntata del nuovo programma di Raffaella Carrà “A raccontare comincia tu”. “La svolta fu l’imitazione di Raffa. Facevo l’animatore nei villaggi, una sera in platea c’erano anche i miei genitori, allibiti nel vedermi nei panni della Carrà. Avevo la parrucca, le gambe da calciatore e cantai ‘Ballo ballo’. Alla fine dell’esibizione, mio padre guardò mia madre e disse: “Tuo figlio, quello è tuo figlio”.
Rosario prima di diventare Fiorello sognava un futuro da calciatore (“Negli spogliatoi soffrivo perché non avevo peli sulle gambe”) e faceva il “ragazzo di bottega”: “Mi svegliavo alle 3 e mezzo di mattina. Andavo a in giro con l’Ape a ‘’vanniare, a vendere la lattuga, prendevo 300 lire al giorno, ero ricco…." Ho fatto anche il barbiere ("So scopare benissimo per terra", "E su questo non ho dubbi visto il tuo amore per le donne", replica Raffa) e poi il cameriere, “uno dei mestieri più duri. Lì ho imparato a rapportarmi con la gente e ho capito che il sorriso è quello che ti porta avanti”. La svolta fu l’apertura del villaggio di Brucoli, in Sicilia. Il motore che ha sempre spinto tutto? “La gnocca. Si faceva di tutto per andare a lavorare lì. Si vedevano i primi topless della storia”.
Facchino di cucina (“Ma lì feci danni inenarrabili, buttai la stracciatella per 1500 persone”), poi ragazzo che preparava i caffè bar (“Facevo l’imitazione delle voci di “Tutto il calcio” mentre lavavo le tazzine”), infine il palco. Avevo il mio pubblico, ‘L’Espresso’ mi fece un articolo da sconosciuto. C’è una mia foto vestito da Rambo…". L’incontro decisivo con il fratello di Jovanotti, Bernardo Cherubini: ”Lavorava nel mio stesso villaggio. Faceva l’istruttore di tiro con l’arco. Mi disse: mio fratello è stato appena preso da Claudio Cecchetto, andiamo a Milano, è pieno di donne. Lorenzo aveva appena fatto ‘Gimme Five’. Cecchetto mi vede non sul palco ma nella vita e mi vuole a 'Radio Deejay'".
La radio è sempre stata nel suo destino. “Mio padre era radiomarconista e telegrafista della Guardia di Finanza, il suo nome era Loto 1, mi piaceva stare in sala radio con lui. Poi venne la maratona record su 'Radio Marte', tre giorni e due notti in diretta. Dalla gavetta al fenomeno karaoke quando diventò il codino più famoso d’Italia insieme a Roberto Baggio. Piazze piene e peana, paragoni d’azzardo. "Il nuovo Corrado".
Dopo un titolo forzatissimo “Basta Corrida, oggi ci sono io col karaoke”, chiamai Corrado per dirgli che non avevo mai pronunciato quelle parole: “Sappi che sei solo all’inizio – replicò - vedrai quante te ne capiteranno…”. Gliene ne sono capitate di tutti i colori. Con Céline Dion, in diretta, ha improvvisato ‘Grande Grande Grande’, ha duettato con Liza Minnelli sulle note rivedute e s-corrette di ‘New York New York’: "I wanna be a part of it, Augusta Augusta!”, si è divertito con Dustin Hoffman che sparò una parolaccia in diretta su Rai1 (“Non mi rompere il ca**o”), si è beccato il rimprovero del Vaticano per l’imitazione di padre Georg, è diventato amico di Mike Bongiorno che, al tempo degli spot, gli telefonava spesso la sera: "Allora domani da cosa ci travestiamo? Si divertiva come un pazzo”. Show ed emozioni indimenticabili si legano nel ricordo di Franchino Tuzio e Bibi Ballandi, l’uomo che gli "ha aperto le porte" del varietà. “Una volta gli dissi che non volevo ripetere lo stesso spettacolo e lui mi rispose: "La messa è da 2000 anni che è sempre così, ed è sempre pieno di gente".
Sanremo gli fa tornare in mente la morte del padre (“Fu tremendo, ero al Festival, lui era a ballare con mia madre, andò a prendere le sigarette in macchina e morì lì…’), l’amore con Susanna è quello che “capita una volta nella vita”, il viaggio in macchina con Raffaella Carrà verso il Teatro delle Vittorie, nel finale della trasmissione, è il ritorno di Ulisse a Itaca. “Che ci facevo sul palco in ginocchio? Forse ringraziavo Dio per quello che mi aveva regalato in quel momento: avere il Delle Vittorie e la scritta Fiorello così… Il sogno di una vita”.
A raccontare non si finisce più: “Non sono un cantante ma canto, non sono un ballerino ma ballo, non so fare l’attore ma atto. Lo sai che vuol dire? Che non so far niente bene, però faccio un po’ di tutto e lo faccio a modo mio”. Sipario e tweet finale di Fiorello che è tutto un (nuovo) programma: “Mi avete fatto venire voglia di tornare in tv”