“IL MIKE BONGIORNO DELLA FICTION, OLTRE A UN SANTINO, SEMBRA UN MASSMEDIOLOGO QUALUNQUE” – ALDO GRASSO DEMOLISCE LA MINISERIE IN DUE PUNTATE “MIKE”, ANDATA IN ONDA SU RAI1: “LA RETORICA DEL FLASHBACK, CHE IN RAI ANDREBBE VIETATA PER ALMENO VENT’ANNI, PORTA FATALMENTE CON SÉ LO STIGMA DELL’AGIOGRAFIA. L’OBIETTIVO È TRASFORMARE MIKE IN VENERATO MAESTRO, RIVALUTATO ANCHE A SINISTRA, E SPACCIARCI UN MIKE TEORICO…” – VIDEO

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Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

 

claudio gioè mike bongiorno serie

Ho scritto così tanto di Mike Bongiorno che fatico a trovare altre parole per un esercizio di critica su «Mike» (Rai1), la fiction in due puntate che racconta la vita di Mike Bongiorno a cento anni dalla sua nascita e a settanta dalla prima trasmissione televisiva italiana che lo ha visto protagonista («Arrivi e partenze»). [...]

 

Devo fare uno sforzo molto grande per cancellare l’immagine di Mike, la persona e il personaggio, che mi sono costruito negli anni, e accettare quella molto diversa proposta dal regista Giuseppe Bonito e dallo sceneggiatore Salvatore De Mola. L’espediente narrativo per raccontare la sua vita è un’intervista con un giornalista televisivo molto supponente alla ricerca del «risvolto umano» («Mike a cuore aperto»).

 

Ora la retorica del flashback, che in Rai andrebbe vietata per almeno vent’anni, porta fatalmente con sé lo stigma dell’agiografia, tanto che buona parte della fiction sembra fatta apposta per rispondere a chi, in vita, l’ha accusato di essere l’ideale dell’uomo medio, di esibire la mediocrità come unica virtù, di non vergognarsi di essere ignorante.

 

claudio gioe' interpreta mike bongiorno in mike.

Mike ha studiato, ha fatto esperienze professionali a New York, ha partecipato persino alla Resistenza, lo si sappia! La parte più interessante è il rapporto con Vittorio Veltroni, anche perché inizia a Superga, sotto la lapide degli Invincibili.

 

Invece di proseguire su questa strada, e raccontarci con più esattezza filologica la nascita dei programmi, la fiction ha due grandi preoccupazioni. Trasformare Mike in venerato maestro, rivalutato anche a sinistra (l’intervistatore pentito rivela di essere stato un partigiano garibaldino) e spacciarci un Mike teorico, uno che vuol far crescere la cultura del Paese attraverso i quiz, come fosse un massmediologo qualunque.

aldo grasso

claudio gioe' interpreta mike bongiorno in mike.
claudio gioe' interpreta mike bongiorno in mike
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claudio gioe' interpreta mike bongiorno in mike
claudio gioe' interpreta mike bongiorno in mike