“MIO PADRE NON HA MAI AVUTO DUBBI NEL DIRE CHE MONTANELLI ERA IL PIÙ BRAVO” – FATE LEGGERE A TRAVAGLIO IL POST SU FACEBOOK DI STEFANO MIGNANEGO, CHE RACCONTA LA VERITÀ SUL RAPPORTO TRA IL PADRE, PIERO OTTONE, E INDRO: “NEI SUOI DIARI MONTANELLI DICE CHE MIO PADRE GLI AVREBBE ANNUNCIATO IN LACRIME IL LICENZIAMENTO DAL CORRIERE, COME DECISIONE ESCLUSIVA DELLA PROPRIETÀ. NON ERA COSÌ: PIANSERO ENTRAMBI, MIO PADRE ERA COMMOSSO NEL VEDERE MONTANELLI AFFRANTO” - “IN OCCASIONE DELL'ATTENTATO, MIO PADRE E LEVI NON DECISERO DI OMETTERE IL NOME DI MONTANELLI DALLA PRIMA PAGINA DI CORRIERE E STAMPA. QUEL GIORNO MIO PADRE…”
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Dal profilo Facebook di Stefano Mignanego
DI NUOVO SU MONTANELLI E MIO PADRE
Oggi Travaglio sul Fatto racconta Montanelli.
Ci sono alcuni passaggi, tratti dai diari di Montanelli, che riguardano mio padre. Tutti molto interessanti, ma non so se pienamente fedeli al reale accadimento dei fatti.
Provo pertanto a ricostruire, offrendo la versione dell'altra parte, quella di mio padre, raccolta nelle tante chiacchierate fatte in casa, in famiglia.
1) Nei suoi diari Montanelli dice che mio padre gli avrebbe annunciato in lacrime il licenziamento dal Corriere, come decisione esclusiva della proprietà. Non era così: la decisione era anche sua, e piansero entrambi, mio padre era commosso nel vedere Montanelli affranto.
2) Mio padre non ha mai accusato Levi di "atto sleale" a seguito dell'assunzione di Montanelli alla Stampa.
Una cosa del genere sarebbe stata lontana anni luce dal suo modo di fare e pensare: basti ricordare che quando mio padre lasciò la direzione del Corriere, propose come suo successore proprio Montanelli (Montanelli stesso lo afferma nei suoi diari).
3) In occasione dell'attentato, mio padre e Levi non decisero di omettere il nome di Montanelli dalla prima pagina di Corriere e Stampa. Quel giorno mio padre non era a Milano, la prima pagina venne disegnata da altri, lui chiese di far intervistare Montanelli da Enzo Biagi, e così fu fatto. Lo spazio che gli venne dedicato fu di tutto rispetto (qui allego la pagina dell'epoca).
Montanelli è stato un gigante del giornalismo italiano, mio padre non ha mai avuto dubbi nel dire, anche pubblicamente, che era il più bravo. Ma aveva un carattere difficile e rapporti complicati con i direttori di turno. Era però sempre e comunque un gigante.
Mio padre ha fatto un Corriere di rottura, apprezzato, ammirato e discusso. Che gran peccato gli sia mancato il gigante a bordo.