“NESSUNO CI DAVA DUE LIRE” - MARA VENIER RACCONTA LA SUA STORIA CON NICOLA CARRARO (E I DIFFICILI INIZI) – GALEOTTA FU UNA CENA ORGANIZZATA DA MELANIA RIZZOLI. “QUANDO L’HO VISTO CON IL BLAZER, MI SONO DETTA: “MA QUESTO È UN CUMENDA, COSA C’ENTRO CON LUI...IO RESTO UNA PESCIVENDOLA” – "LA SUA FAMIGLIA NON APPREZZAVA LA LIAISON CON UNA DONNA DI SPETTACOLO. ALCUNI SUOI AMICI NON MI INVITAVANO A CENA PERCHE’ MI RITENEVANO INADATTA. UNA VACANZA IN SARDEGNA CI MISE IN CRISI. PENSAI: QUI CI DIVIDIAMO, SIAMO TROPPO DIVERSI” - QUANDO LA RAI LA RICHIAMO’ PER “DOMENICA IN” LUI ERA… - VIDEO
Estratto dell’articolo di Maria Volpe per il Corriere della Sera
Lui porta lei in una splendida isola caraibica, quasi deserta, dove vive da tempo. Lei gli chiede: «Cosa hai fatto qui tutti questi anni?». Lui risponde: «Ho letto tutti i libri che non avevo letto». E lei s’innamora perdutamente. Un amore quello tra Mara Venier, conduttrice di grande successo, signora della domenica, grazie alla quindicesima edizione di «Domenica In», (al via il 17 settembre su Rai1) e Nicola Carraro, ricchissimo editore e produttore cinematografico. «Nessuno ci dava due lire - rivela Mara, attesissima ospite, venerdì sera al Festival «Il Tempo delle donne», in Triennale a Milano - tutti pensavano che io fossi innamorata dei suoi soldi e che ci saremmo lasciati prestissimo. Dopo 23 anni di amore e 17 di matrimonio eccoci ancora qui».
Il loro primo incontro è noto, lo hanno raccontato molte volte: cena al ristorante organizzata da Melania Rizzoli, amica carissima di Mara, nonché cugina di Nicola (in quanto moglie di Angelo Rizzoli).
Cosa ricordate di quel 19 settembre 2000?
Venier: «Avevo sempre sentito parlare di questo Nicola, l’avevo idealizzato e quella sera mi ero messa tutta elegante. Volevo fare colpo. Quando l’ho visto entrare, vestito con il blazer, mi sono detta: “Ma questo è un cumenda, cosa c’entro io con lui... “»
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Si frequentano, si piacciono. Ma qualcosa non gira. Mara spezza gli indugi e guardandolo fisso negli occhi gli dice: «Ricordati che io resto una pescivendola».
Perché quella frase?
V. «Lui viene da una famiglia pazzesca (padre Gian Gerolamo Carraro e madre Pinuccia Rizzoli, secondogenita di Angelo Rizzoli, fondatore dell’omonima casa editrice, ndr); io sono sempre stata anarchica, libera, indipendente, famiglia semplice. Volevo essere chiara».
Nicola non si scompone per nulla. Anzi, da quel momento si comincia a fare sul serio. Nonostante Mara all’epoca abbia un fidanzato e nonostante la famiglia Carraro, non apprezzasse la liaison con una donna di spettacolo, la storia continua. Vengono paparazzati mentre si baciano in piazza, in mezzo a Campo dei Fiori. Novella 2000 fa lo scoop. E loro escono allo scoperto. Arriva Natale e Nicola la invita a Turks and Caicos, e lì sull’isola le dice la famosa frase sui libri, quella per cui Mara capitola davvero: «Uno che dice così, è un gran figo».
Tornati a Roma, lei presenta Nicola ufficialmente agli amici.
V. «Tutti erano pazzi di Nicola appena lo hanno conosciuto. Una su tutti, la mia più cara amica a quel tempo, Edwige Fenech, che mi disse: “È l’uomo giusto per te”. Ma non è stato tutto facile: alcuni amici di Nicola mi consideravano inadatta. Non mi invitavano alle cene, perché non ero all’altezza».
Anche la famiglia stretta di suo marito i primi tempi era piuttosto diffidente..
V. «Ho chiesto un appuntamento alla mamma di Nicola e guardandola negli occhi ho detto: “Io sto con suo figlio perché lo amo, non per altro”. Credo che lei abbia capito che non sono quel tipo di donna che si sposa per interesse».
Parliamo di gelosia. Mara è molto legata a Jerry Calà, Renzo Arbore...
C. «Tanto per cominciare non posso essere geloso di una che dice “Ti amo” a chiunque conosca... Ma la verità è che lei non mi ha mai dato motivo di essere geloso e soprattutto trovo folle la gelosia retroattiva. Quanto ai suoi ex, con Arbore c’è grande stima e rispetto; Jerry lo conosco da tanto tempo, quando ancora facevo il produttore cinematografico. Siamo amici».
V. «Io sono stata gelosissima nella mia vita, specialmente delle ragazze coccodè nel programma di Arbore. Ora proprio no, sia perché Nicola non me ne dà motivo, sia perché il nostro rapporto è basato sulla fiducia e su un accordo preciso: ciascuno di noi mantiene i propri spazi».
C. «Ricordo che stavamo insieme da poco e nel 2001 chiesero a Mara di rifare Domenica In. Io non ero tanto contento, volevo trascorrere più tempo con lei. Ma ho capito che per lei era importante. E così abbiamo chiarito che ciascuno di noi avrebbe sempre mantenuto i propri spazi: io avrei trascorso i mesi invernali a Santo Domingo per questioni di salute e lei avrebbe lavorato nei tempi e nei modi che desiderava».
«Domenica In» ha rotto spesso i piani nella vostra vita...
«Sì, nel 2018 ero a Santo Domingo e mi è arrivata una videochiamata dove Mara mi annunciava che la Rai - dopo un esilio forzato - l’aveva richiamata e la rivoleva a Domenica In. Ero molto perplesso, ma lei mi ha convinto. Ho capito che quel ritorno per lei era una rivincita».
V. «La Rai mi aveva mandato via perché ero troppo vecchia. È stata una grande mortificazione, una ferita profonda. E la rivincita è stata fortissima.
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Qualche crisi c’è stata?
V. «Il vero momento duro nella nostra storia è stata una vacanza in Sardegna. Una brutta estate, liti continue. Quando siamo tornati, ho detto: “Qui ci dividiamo. Siamo troppo diversi”. Ma dopo tre giorni mi ha chiamato un suo amico per dirmi che Nicola stava male, sono corsa da lui e ci siamo dimenticati di tutto».
C. «Ma non è stata una grande crisi! È stato solo un momento un po’ difficile, un’estate storta..»
V. «No no caro mio, è stata una crisi. La verità è che quando io mi diverto molto, lui non si diverte. A me piace andare alle feste con tanto casino, divertirmi anche con gente improbabile, fare tardi. Lui non ama queste cose e diventa molto snob. E allora gli dico “Quando fai il Rizzoli mi stai proprio antipatico”».
C. «Serate impossibili...». Preferisco quando facciamo cene di amici a casa. Mara cucina per tutti e lava pure i piatti. Ultimamente vengono spesso Alberto Matano e il marito e anche Diaco e il marito. Ma io a un certo punto ormai ho imparato: do la buonanotte e vado a letto. Fanno troppo tardi a cantare».
L’aspetto più bello dell’altro?
V. «Lui mi dà consigli su tutto: vita privata e carriera. Senza lui sono persa».
C. «Stare con Mara è come avere la televisione senza pagare il canone».