“NON MI VERGOGNO DI ESSERE UOMO. LE RESPONSABILITA’ SONO SEMPRE INDIVIDUALI” - ANGELO MELLONE, DIRETTORE DAYTIME RAI, REPLICA ALLE TURBOFEMMINISTE CHE HANNO MESSO IN RELAZIONE IL FEMMINICIDIO DI GIULIA CECCHETTIN CON LA "CULTURA PATRIARCALE" – “QUESTO ORRORE CHIEDE ALLEANZE EDUCATIVE, NON VENDETTE, INCENDI, GUERRE FRA SESSI, LETTURE IDEOLOGICHE DELLE TRAGEDIE…”

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Dall’account Facebook di Angelo Mellone

ANGELO MELLONE

 

Io sono uomo e sono padre. Non ho mai alzato un dito contro una donna. A mia figlia insegno che un rapporto sentimentale deve essere vero, vissuto, empatico, non deve portare dolore, non deve portare costrizione, men che mai deve tollerare violenza, anche solo accennata, che se accade qualcosa di pericoloso o potenzialmente pericoloso bisogna aprirsi, raccontare, reagire, anche denunciare. A mia figlia più piccola spiegherò le stesse cose.

 

proteste femministe sul patriarcato

A mio figlio spiego ogni giorno che quello che vede sui social non è la realtà, che un rapporto chiede durata, rispetto, buona affettività, che il maschio non deve mai usare la forza, che la gelosia - ovunque si annidi, da qualsiasi luogo dell'anima provenga - è un virus micidiale che distrugge prima te e poi l'altro. Ai miei figli cerco di insegnare il rispetto dell'altro, il rispetto delle istituzioni, il rispetto dei professori, il rispetto verso gli amici.

 

Non vorrei mai trovarmi nei panni del padre di Giulia, non so come reagirei di fronte a questo orrore, e mi stupisco di come quest'uomo riesca a trovare parole così misurate nella sua condizione.

 

Non vorrei mai essere il fratello di Giulia, per la stessa ragione. Ma questo orrore chiede alleanze educative, non chiede vendette, incendi, guerre fra sessi, letture ideologiche delle tragedie. Le responsabilità sono sempre individuali.

federico palmaroli angelo mellone foto di bacco

E no, io non mi vergogno di essere uomo.

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