“PERO' IL GOSSIP ESISTE, ECCOME” - IL NUOVO LIBRO DI FILIPPO CECCARELLI: ‘’IL VERO E DECISIVO CONTRIBUTO OPERATIVO E PER CERTI VERSI LA LEGITTIMAZIONE DI UN GENERE CHE SI RITENEVA INFERIORE, SE NON SPREGEVOLE, SI DEVE A UN PERSONAGGIO PIU? DI TANTI ALL’ALTEZZA DEI TEMPI COME ROBERTO D’AGOSTINO. NON A CASO LO STESSO GIORNALISTA CHE INTUI? LE NOVITA? E ANCHE LO SPASSO DELLA VICENDA DI MARK CALTAGIRONE RIVELO? IL NUOVO PESO DELL’INESISTENTE SULL’ESISTENTE – COSA, OCCORRE RICONOSCERLO, NON DA POCO - SENZA DAGOSPIA, IN QUESTO TEMPO SUDICIO E SFARZOSO, HO LA NETTA IMPRESSIONE CHE LE GIORNATE DI TANTI SAREBBERO STATE PIU? TRISTI, GRIGIE E NOIOSE”

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Filippo Ceccarelli

Filippo Ceccarelli – “Lì dentro – Gli italiani nei social”  Feltrinelli - Estratto

 

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Pero il gossip esiste, eccome. E sarebbe anche ora che gli uomini e le donne della politica smettessero di scomodarlo solo per sminuire, banalizzare, liquidare o respingere accuse. Se e divenuto egemonico, troppo facile incolpare ancora una volta il tramonto delle ideologie, l’esaurirsi delle relative culture politiche e delle narrazioni collettive.

 

Tanto meno pare esaustivo abbinare il primato del gossip all’avvento della democrazia del pubblico che ha reso i governanti simili agli attori o ai personaggi della mondanita o dello sport. Nemmeno la sociologia, d’altra parte, che ha decretato la  fine della distinzione tra sfera pubblica o privata, riesce a spiegare da sola il dilagare di intimita strategiche e insidie pruriginose di cui i social si sono fatti il principale motore.

fabio fazio veronica oliva novella 2000

 

Per quel poco che riesco a capire, da trent’anni a questa parte i settimanali che si dicevano “da parrucchieri” hanno cominciato a dare notizie e a mostrare immagini che del potere spiegavano piu delle noiosissime relazioni dei congressi o degli atti parlamentari. “Leggiamo ‘Micromega’ e ‘Novella2000’,” rivendico un giorno Barbara Palombelli per spiegare come stesse cambiando il mestiere del giornalista politico.

GRILLO NUDO SU NOVELLA 2000

 

Posso aggiungere che man mano che cessavano le pubblicazioni dell’“Avanti!”, del “Popolo”, della “Voce repubblicana”, del “Secolo d’Italia”, della “Padania” e infine dell’“Unita”, mi parve conveniente sostituire i defunti quotidiani di partito con “EvaTremila”, “Visto”, “Diva e donna” e “Chi”.

 

SILVIO BERLUSCONI - CHI

Quest’ultimo, soprattutto, divenne un indispensabile strumento allorche, ritornato al comando dopo le elezioni del 2001, il Signore di Arcore avverti la necessita di imporre un modello estetico regale e cortigiano affidandolo a dispositivi di consacrazione patinata che illustravano ogni aspetto della personalita del sovrano, dalla salute ai parenti, dagli amici alle passioni e cosi via.

 

massimo cacciari in dolce compagnia di Valeria Leoni

L’unico inconveniente, se vogliamo, era che i colleghi della redazione politica spesso e volentieri si attivavano per amichevoli razzie: a suo modo la prova che nulla meglio del gossip, o novellistica rediviva che fosse, illuminava le glorie e le magagne della nuova aristocrazia del potere, comparto che oggi i social sorvegliano a vista con perenne cicaleccio e modalita car- cerarie tipo Panopticon.

 

Ormai vent’anni or sono, durante una conferenza stampa con il premier danese, l’allora presidente del Consiglio sperimento addirittura una inedita forma di auto-gossip uscendosene a freddo su una ipotetica diceria che coinvolgeva il  filosofo Cacciari e l’allora signora Berlusconi, Veronica, “povera donna” sospiro.

GIANCARLO ELISABETTA TULLIANI - LABOCCETTA - GIANFRANCO FINI

 

Inutile dire che nella sopraggiunta stagione del bunga bunga, della family Bossi, delle trans di Marrazzo, dei massaggi della Cricca e delle vicissitudini coniugali di Fini, proprio quei rotocalchi prepararono il terreno al rigoglioso sbocciare dei social.

 

In contemporanea apparvero anche i primi studi accademici sul gossip nell’ambito della comunicazione politica, realizzati dal Dipartimento dell’Universita di Perugia su incoraggiamento del professore, oggi emerito, Paolo Mancini e continuati da Marco Mazzoni.

Dago Pamela Prati

 

Ma il vero e decisivo contributo operativo e per certi versi la legittimazione di un genere che si riteneva inferiore, se non spregevole, si deve a un personaggio piu di tanti all’altezza dei tempi come Roberto D’Agostino. Non a caso lo stesso giornalista che intui le novita e anche lo spasso della vicenda di Mark Caltagirone rivelo il nuovo peso dell’inesistente sull’esistente – cosa, occorre riconoscerlo, non da poco. Senza Dagospia, in questo tempo sudicio e sfarzoso, ho la netta impressione che le giornate di tanti, oltre alle mie bislacche ricerche, sarebbero state piu tristi, grigie e noiose.

filippo ceccarelli foto di bacco
beppe grillo al mare da novella 2000
massimo cacciari evelina manna
MASSIMO CACCIARI E ZAMPARINI
pamela prati mark caltagirone
massimo cacciari in dolce compagnia di Valeria Leoni
BERLUSCONI RUBY BUNGA BUNGA
bunga bunga pix
piero marrazzo
bunga bunga presidente cover
RUBY XXXarticle D A D DC x
MARIA ELENA BOSCHI DA NOVELLA 2000